Notizie Notizie Italia Italia sorvegliata speciale: Btp sotto osservazione in vista prossime scadenze tra giudizi agenzie di rating e Bruxelles

Italia sorvegliata speciale: Btp sotto osservazione in vista prossime scadenze tra giudizi agenzie di rating e Bruxelles

9 Ottobre 2018 11:19

Se ieri il monito arrivato da Bruxelles aveva messo all’angolo gli asset italiani, con il Ftse Mib che ha chiuso sotto la soglia di 20 mila punti e lo spread Btp-Bund che è tornato ad impennarsi (con il rendimento del Btp decennale oltre la soglia del 3,5%, tornando su livelli che non vedeva dal febbraio 2014), oggi va in scena un tentativo di rimbalzo sia per i Btp sia per Piazza Affari che si sta tuttavia via via spegnendo. Ieri la Commissione europea ha espresso un primo parere sui nuovi obiettivi di bilancio fissati dalla nota di aggiornamento del Def, ritenuti una “deviazione significativa” dal percorso di aggiustamento raccomandato all’Italia e questo rappresenta “una fonte di grave preoccupazione”. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco sta risalendo e in questo momento viaggia verso quota 305 punti base. Torna a salire anche il rendimento del decennale italiano al 3,61%. Intanto è iniziato il valzer di audizioni sul Def, dopo il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si attende quella di Bankitalia, Istat e Corte de Conti (Clicca Qui per seguire gli interventi).

Il primo a parlare è stato il numero uno del Tesoro che innanzitutto invitato ad “abbassare i toni” con Bruxelles, rivendicando sulla manovra un atteggiamento “coraggioso” ma non “irresponsabile”. “I risultati di crescita non hanno consentito nel passato decennio di diminuire il debito pubblico che è al contrario costantemente aumentato anche in rapporto al Pil. A questo punto il governo si è posto l’obiettivo di ridurre sensibilmente, entro i primi due anni di legislatura, il divario di crescita con l’Eurozona e in tal modo conseguire una prima diminuzione significativa del rapporto Debito/pil nell’arco del prossimo triennio“. Nello scenario attuale europeo, il ministro spiega che l’Italia si trova in una situazione di “ritardo nella crescita dell’economia e dell’occupazione, un ritardo non più accettabile a dieci anni dalla crisi”. Tria ha aggiunto: “La Commissione europea ha espresso preoccupazione circa la modifica del percorso programmatico. Ora si apre una fase di confronto costruttivo con la Commissione che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del governo delineata dalla manovra. Sono d’accordo con il Presidente della Camera, sulla necessità di abbassare i toni”.

I prossimi step
L’Italia rimane sotto i riflettori per quattro eventi chiave: la nota di aggiornamento al Def presentata dal Governo; la presentazione del disegno di legge di bilancio in Parlamento a metà ottobre; gli annunci sul rating al debito italiano da parte di S&P e Moody’s nella seconda metà di ottobre e infine la revisione del bilancio 2019 da parte della Commissione Europea ai primi di novembre.
“Ci sono diversi segnali della preoccupazione da parte degli investitori sulla sostenibilità del debito italiano, specialmente in un contesto nel quale la Bce sta riducendo gradualmente le misure di stimolo”, commenta Marcela Meirelles, managing director Fixed Income di TCW. “Non ci aspettiamo che l’Italia perda lo status di investment grade nel prossimo anno – afferma l’esperto -. Tuttavia, il segnale dato dalle ultime elezioni è chiaro e gli investitori non lo dimenticheranno facilmente: al Governo ora c’è una coalizione con un atteggiamento critico verso le riforme e l’Eurozona. La Lega e il Movimento 5 Stelle condividono un approccio populista, ma hanno poco in comune per quanto riguarda le priorità politiche. È possibile che il mercato sia rassicurato dalla prospettiva che il disaccordo porterà all’inazione e quindi al mantenimento dello status quo dal punto di vista fiscale. Il rischio d’altra parte è che questa fragile alleanza possa sfaldarsi e riportare gli italiani alle elezioni, ritardando ulteriormente riforme economiche di cui c’è molto bisogno”.