Italia malata di spread, l’allarme di Visco. E la Grecia ora è meno rischiosa
Giornata di fuoco sui mercati e l’Italia finisce nella centrifuga dei mercati. In attesa della risposta di Giovanni Tria alla lettera dell’UE, sui mercati si continua a puntare contro il belpaese con Btp in controtendenza rispetto alla corsa degli altri titoi di Stato con rendimenti ai nuovi minimi per Bund, Oat e Bonos.
Il rischio paese, espresso dall’andamento dello spread, è quello di cui parla Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, nelle sue Considerazioni finali, rimane la spina nel fianco del sistema bancario italiano. Senza dimenticare che, oltre alla tensione presente sul mercato dei titoli di stato, c’è anche la pesante eredità della crisi economica, i cui effetti non sono stati ancora riassorbiti del tutto.
Il governatore di Bankitalia ha sottolineato oggi che l’aumento dell’incidenza del debito sul Pil potrebbe superare quello indicato nei programmi del governo (pari a quasi mezzo punto percentuale), che scontano incassi da privatizzazioni per circa 18 miliardi (un punto percentuale del Pil). Così il governatore di Bankitalia, ricorda che un rallentamento più significativo dell’economia potrebbe far salire il debito pubblico al di sopra dei livelli previsti dal governo e auspica una strategia rigorosa nella gestione dei conti pubblici perchè “con il deficit non si cresce”, e punta sulla necessità che si dia spazio non a sussidi ma a stimoli produttivi.
Sorpasso Italia-Grecia per scadenze a 5 anni
Intanto oggi si consuma il temuto sorpasso della Grecia ai danni dell’Italia sul fronte spread, sulla scadenza a 5 anni. Il tasso del Btp a 5 anni sul secondario rende meno di quello greco. A 10 anni invece la distanza si è ridotta notevolmente oggi con spread Italia-Grecia ridottosi a solo 20 punti base.
Lo spread Btp-Bund ha toccato un nuovo picco a 294 punti base oggi con la salita dei rendimenti dei Btp su tutto l’arco della curva, mentre scendono i rendimenti degli altri titoli di Stato. Spicca in particolare lo scatto del tasso del BTP a 2 anni che ha raggiunto lo 0,76%, livello più alto dallo scorso novembre e unico tra i biennali dei maggiori paesi europei a segnare un rendimento positivo.
I rendimenti di realtà quali Spagna e Portogallo viaggiano sui minimi storici e oggi il BTP a due anni segna un tasso che è superiore a quello del Bonos spagnolo a 10 anni (0,72%).
Le tensioni sull’Italia, che oggi dovrà rispondere ali rilievi contenuti nella lettera Ue, hanno spinto lo spread fino a 294 punti base, livello più alto da inizio anno. Il Btp decennale italiano rende il 2,7%, quasi 4 volte quello del Bonos spagnolo (0,71%).