Italia: i consumi non decollano. Segno meno per le vendite al dettaglio a luglio
Ancora indicazioni negative dalle vendite al dettaglio. “I saldi estivi partiti proprio a luglio si sono rivelati un flop e non hanno fatto registrare alcun incremento delle vendite al dettaglio”, ha commentato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
Nel mese di luglio le vendite al dettaglio hanno segnato un calo, rispetto al mese precedente, dello 0,2% sia in valore sia in volume. Deluse le attese degli analisti, orientati per un aumento dello 0,4%. Secondo quanto precisato dall’Istituto nazionale di statistica, le vendite di beni alimentari registrano un aumento dello 0,1% in valore e una flessione di pari entità in volume; le vendite di beni non alimentari registrano un -0,3% sia in valore sia in volume.
“Chi riponeva speranze nei saldi di fine stagione è rimasto deluso, perché gli sconti stagionali oramai non attirano più i consumatori e rappresentano una formula obsoleta che va abbandonata in favore di saldi liberi tutto l’anno”, prosegue Rienzi – Ancora una volta dall’Istat arriva la conferma del fatto che la spesa delle famiglie non cresce come dovrebbe, e i consumi registrano dati altalenanti ancora insufficienti ai fini della ripresa”.
Rispetto a luglio 2016, le vendite al dettaglio restano stazionarie in valore e diminuiscono dello 0,4% in volume. Per i prodotti alimentari si rileva una crescita dello 0,2% (-0,7% in volume) mentre nel caso di quelli non alimentari è rilevato una riduzione dello 0,1% (-0,2%).
“L’alimentare in controtendenza all’andamento generale tiene con un aumento un aumento rispetto al mese precedente (+0,1%) e all’anno precedente (+0,2%), ma cambia il carrello della spesa”, rileva la Coldiretti. “L’anomalia climatica ha influenzato comportamenti e consumi con gli Italiani che sono usciti meno da casa, hanno cucinato meno e hanno aumentato gli acquisti di cibi pronti e rinfrescanti oltre che di bibite e frutta che ha fatto registrare nel 2017 il record degli acquisti degli ultimi 17 anni”.
A livello di canale distributivo, la grande distribuzione in un anno ha guadagnato un +0,3% mentre le imprese operanti su piccole superfici segnano un -0,2%.