Irlanda: raccolti 3 miliardi di euro con l’IPO di Allied Irish Banks
Dall’Irlanda arriva la terza più grande IPO bancaria europea dalla crisi finanziaria. L’esecutivo irlandese ha raccolto 3 miliardi di euro dalla vendita del 25% di Allied Irish Banks, salvata tramite l’acquisto del 99,9% del capitale. Tra il 2009 e il 2010, l’esecutivo dell’isola ha iniettato 21 miliardi di euro nelle casse dell’istituto.
Nel primo step del processo che porterà lo Stato ad uscire dal capitale, sono state collocate 679 milioni di azioni a 4,40 euro l’una. Tramite l’esercizio dell’opzione di “Over-allotment”, i sottoscrittori potranno acquistare entro 30 giorni altre 102 milioni di azioni. Nel complesso, l’istituto è stato valutato 11,9 miliardi.
Bank of America Merrill Lynch, Davy e Deutsche Bank hanno ricoperto il ruolo di co-coordinatori dell’offerta mentre Rothschild ha rappresentato l’advisor finanziario del governo.
“Il completamento dell’IPO –ha commentato il Ministro delle Finanze irlandese Paschal Donohoe – rappresenta una pietra miliare”. “L’offerta è stata accolta molto positivamente con una domanda elevata e diversificata” e rappresenta “una solida base per il recupero da parte dello Stato del denaro investito in AIB”. In caso di esercizio dell’ “Over-allotment”, l’esecutivo resterà titolare di circa il 71% del capitale.
“Sono entusiasta che la vendita della prima parte della quota sia stata un successo”, ha rilevato il Chief Executive di AIB, Bernard Byrne. “Si tratta di un’operazione epocale per la banca e porta il totale dei fondi pagati allo stato a quasi 10 miliardi”.
L’istituto ha chiuso gli ultimi tre esercizi in utile e tramite una combinazione di commissioni, interessi, dividendi, rimborsi e altri tipi di pagamenti, finora ha versato allo Stato circa 6,8 miliardi di euro.