Intesa Sanpaolo, trimestrale il 31/10: attese su utili, ricavi e Nii. Con tagli tassi “nubi in arrivo” sul settore
La stagione degli utili entra nel vivo a Piazza Affari delle principali banche italiane. A dare il via ufficiale alla “la reporting season” sarà Intesa Sanpaolo che comunicherà al mercato i conti del terzo trimestre il prossimo 31 ottobre, mentre l’ultima sarà Mediobanca il prossimo 11 novembre.
Nel complesso, gli analisti si attendono “un set di risultati decenti”, anche se avvertono da Deutsche Bank che lo slancio degli utili potrebbe deteriorarsi, con la maggior parte delle banche che potrebbe segnalare cali su base annua del NII (ovvero net interest income, reddito netto da interessi).
Sulla stessa lunghezza d’onda le indicazioni arrivate anche da Morgan Stanley che a inizio ottobre ha bocciato le banche europee da “attractive” a “in-line”, citando proprio la debolezza dei dati macro e il calo dei tassi delle banche centrali che pesano sul reddito netto da interessi (NII).
Le attese degli analisti per il terzo trimestre
I numeri di Intesa Sanpaolo saranno diffusi a metà giornata, con la conference call con la comunità finanziaria prevista attorno alle 15. Sarà un primo importante assaggio in vista della pubblicazione dei risultati finanziari delle altre big bank del Ftse Mib la prossima settimana (tra il 6 e il 7 novembre).
In attesa dei conti, il consensus delle stime raccolte da Bloomberg prevede per Intesa Sanpaolo ricavi a +3% a 6,58 miliardi nel terzo trimestre proprio in scia alla flessione del NII. L’utile netto rettificato è invece atteso a quota a 2,24 mld. Il rapporto cost/income potrebbe essere appena superiore al 40% nel trimestre chiuso al 30 settembre, anche se è previsto un picco nel quarto trimestre.
Nelle scorse settimane anche gli analisti di Banca Akros, che confermano la raccomandazione buy e il target price di 4,20 euro, si soffermano sulla trimestrale della banca guidata da Carlo Messina, indicando “un altro solido trimestre“.
Nel dettaglio, le attese sono di un utile netto in rialzo del 18% a 2,25 miliardi grazie “a minori rettifiche di valore su crediti e solide performance operative”. La situazione patrimoniale è attesa ancora solida, con un Cet1 ratio in miglioramento di 20 pb su base trimestrale al 13,7%. E ancora, secondo le attrese di Akros, i ricavi totali sono visti in crescita del 3,4% a 6,6 miliardi alla luce dell’indebolimento del margine di interesse a 3,86 miliardi dopo il primo taglio dei tassi da parte della Bce nel mese di giugno. “Compensato dalle commissioni nette, attese in crescita del 6,3% a 2,22 miliardi e i proventi assicurativi pari a 0,4 miliardi”.
Se si guarda al dato dei primi 9 mesi dell’anno, l’utile netto dovrebbe raggiungere i 7 miliardi di euro, a soli 1,5 miliardi di euro dal target minimo di 8,5 miliardi di euro per l’intero anno.
View analisti, posizionati ancora sul buy
View positiva da parte degli analisti, con una prevalenza di rating positivi su Intesa Sanpaolo (21 “buy”: 80,8%, 5 “neutral”: 19,2% e nessun “sell”) con prezzo obiettivo a 4,41 euro (si tratta di un potenziale upside di circa il 13,4%).
Intesa Sanpaolo, tra i migliori 10 titoli del Ftse Mib da inizio anno con un rialzo di oltre il 47%, ha una capitalizzazione di mercato superiore ai 71 miliardi (tenendo il passo delle big europee Bnp Paribas e Santander, sorpassate solo brevemente alcune settimane fa).