Intesa Sanpaolo scatta ai massimi a 5 mesi in scia a trimestrale oltre attese
Reazione positiva di Intesa Sanpaolo ai conti trimestrali. Nel dettaglio, il gruppo guidato da Carlo Messina ha registrato 930 milioni di euro di utile netto trimestrale e €4,37 miliardi di utile netto nei primi 9 mesi; entrambi i dati migliori delle stime degli analisti raccolte da Bloomberg.
Il titolo Intesa è arrivato a segnare +2,2% in area 2,012 euro, livelli che non vedeva da 5 mesi. Dai minimi annui di luglio (1,58 euro) il titolo è già risalito di oltre il 27%.
Utile oltre le attese
Nel 3° trimestre ha registrato un utile netto pari a 930 milioni di euro, un dato migliore delle stime di Bloomberg ferme a quota 821,1 milioni, con un margine d’interesse che si è attestato a quota 2,39 miliardi di euro meglio delle stime degli analisti di €2,18 miliardi. Battono le attese anche i ricavi trimestrali pari a 5,02 miliardi di euro (stime Bloomberg a 4,94 miliardi di euro). Nei primi nove mesi il gruppo ha registrato un utile netto contabile pari a 3,28 miliardi di euro, un risultato pienamente in linea con l’obiettivo del piano 2022-2025 di oltre 5 miliardi per l’anno in corso.
Alla luce dei risultati pienamente in linea con il piano, la banca ha confermato la Guidance e la politica di distribuzione dei dividendi. In tal senso è stato approvato un dividendo provvisorio 1.4 mld di euro sugli utili del 2022.
Bassa esposizione alla Russia
Nel commentare i risultati al 30 settembre l’Ad Carlo Messina ha sottolineato come il gruppo da lui guidato abbia ridotto di circa il 65% la sua esposizione verso la Russia, “pari ora allo 0,3% degli impieghi alla clientela del Gruppo”. La banca può ora “essere considerata una banca a esposizione zero verso la Russia”
Confermato il Piano al 2025
Intesa presentando i risultati trimestrali ha confermato “l’obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025 e il 70% di dividend payout in ogni anno del Piano”.
Costi ridotti grazie anche a banca digitale
Intesa Sanpaolo continua ad investire sulle leve della crescita e in particolare in tecnologia, mentre i costi sono diminuiti ulteriormente del 1,8% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno con un livello di cost/income pari al 49,4%, che colloca Intesa “a livelli di vertice tra le maggiori banche europee”. La società inoltre fa sapere che l’avvio della nuova banca digitale, Isybank, potrà dare un significativo contributo al miglioramento della struttura dei costi.
Intesa ha ottenuto un ulteriore miglioramento della qualità dell’attivo grazie a una riduzione dei crediti deteriorati lordi di 3,9 miliardi di euro rispetto a fine 2021 e a flussi di crediti deteriorati ai minimi storici.
Infine, Intesa si conferma essere una banca solida con un CET1 ratio (Common Equity Tier 1) a regime al 12,4%.