Intesa Sanpaolo non delude: utile oltre il miliardo, confermato impegno su dividendo
Ancora un trimestre solido per Intesa Sanpaolo. La banca guidata da Carlo Messina segna nel terzo trimestre un utile netto pari a 1.044 milioni di euro rispetto a 1.216 milioni nel secondo trimestre 2019 e agli 833 milioni del terzo trimestre 2018. Nel confronto su base annua i profitti segnano un balzo del 25%. Battuto il consensus Bloomberg che era fermo a 944 milioni.
A Piazza Affari il titolo ha reagito bene ai conti e segna un rialzo dell’1,6% a 2,34 euro.
Mai così bene dal 2008
Considerando i primi 9 mesi dell’anno, l’utile è di 3.310 milioni, +9,9% rispetto a 3.012 milioni nei primi nove mesi 2018 e pari all’82% dell’utile netto di 4.050 milioni registrato nell’intero 2018. “In un contesto più complesso del previsto, Intesa Sanpaolo conferma la capacità di raggiungere risultati importanti, in linea con l’obiettivo di un utile netto superiore a quello del 2018. Confermiamo, allo stesso tempo, un pay out ratio dell’80% e siamo pertanto in linea con l’impegno di premiare ancora una volta i nostri azionisti con un significativo dividendo cash”. Così il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, a commento dei conti del terzo trimestre 2019. L’utile netto dei primi nove mesi dell’anno risulta pari a 3,31 miliardi di euro, è il miglior risultato per i primi nove mesi dal 2008.
Il ceo di Intesa Sanpaolo rimarca come i tassi di interesse bassi “sono favorevoli alla nostra attività di Wealth Management, così come lo spread in calo”. “La divisione del gruppo dedicata all’asset management – prosegue Messina – sta lavorando intensamente per convertire in risparmio gestito i circa 240 miliardi di risparmi degli italiani presenti nei nostri conti sotto forma di risparmio amministrato e depositi a vista. I primi risultati positivi sono già visibili nel terzo trimestre e le prospettive sono ancora più positive”.
Il risultato corrente lordo segna un aumento dell’8% rispetto ai primi nove mesi 2018; Il risultato della gestione operativa in crescita dello 0,9% rispetto ai primi nove mesi 2018; i costi operativi in diminuzione del 2,5% rispetto ai primi nove mesi 2018; Il cost/income è al 49,8% nei primi nove mesi 2019, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee.
Crediti deteriorati scendono ancora
Continua la riduzione dei crediti deteriorati: al lordo delle rettifiche di valore sono scesi di circa 5 miliardi di euro nei primi nove mesi 2019, di circa 33 miliardi dal settembre 2015 (di circa 19 miliardi escludendo la cessione dei crediti in sofferenza a Intrum perfezionata nel quarto trimestre del 2018 e quella dei crediti classificati come inadempienze probabili firmata con Prelios nel terzo trimestre 2019) e di circa 20 miliardi dal dicembre 2017 (di circa 7 miliardi escludendo le operazioni Intrum e Prelios) realizzando nei primi 21 mesi del Piano di Impresa 2018-2021 già l’80% dell’obiettivo di riduzione previsto per l’intero quadriennio. Lo stock di crediti deteriorati – che nel terzo trimestre 2019 non include più i crediti classificati come inadempienze probabili oggetto di cessione a Prelios, contabilizzati nella voce attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione (circa 2,7 miliardi di euro al lordo delle rettifiche e 1,7 miliardi al netto) – scende a settembre 2019, rispetto a dicembre 2018, del 13,3% al lordo delle rettifiche di valore e del 13,9% al netto; l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a settembre 2019 è pari al 7,6% al lordo delle rettifiche di valore e al 3,6% al netto;
CET 1 ratio sale al 14,2%
Coefficienti patrimoniali su livelli superiori ai requisiti normativi per Intesa Sanpaolo. Al 30 settembre 2019, tenendo conto di 2.648 milioni di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi, il Common Equity Tier 1 ratio proforma a regime della banca risulta pari al 14,2% e il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2019 e il Danish compromise (per cui gli investimenti assicurativi vengono trattati
come attivi ponderati per il rischio anziché dedotti dal capitale) al 14%, rispetto a un requisito SREP da rispettare nel 2019 pari rispettivamente al 9,35% e all’8,96%.
Confermato obiettivo utile 2019 in crescita e payout all’80%
Il Gruppo Intesa Sanpaolo si aspetta per l’intero 2019 un aumento del risultato netto rispetto al 2018, conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio. Lo rimarca la bancal, confermando quindi l’obiettivo di crescita dei profitti per il 2019. La politica di dividendi per l’esercizio 2019 prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all’80% del risultato netto.