Intesa Sanpaolo non delude: utile 2018 oltre i 4 miliardi, CET1 si rafforza nonostante spread
Niente sorprese dai conti di Intesa Sanpaolo che centra le attese degli analisti con utile trimestrale poco sopra il miliardo (1,038 MLD) che consente di raggiungere un totale 2018 di oltre 4 miliardi, miglior riscontro dal 2007 a livello pro forma (lo scorso anno l’utile era stato gonfiato dal contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall’acquisizione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Il gruppo bancario guidato da Carlo Messina ha riportato un utile netto di 1.038 milioni di euro nel quarto trimestre 2018, rispetto agli 833 milioni del terzo trimestre 2018 e ai 1.428 milioni del quarto trimestre 2017. Il consensus Bloomberg era fermo a 1,01 miliardi. Considerando l’intero 2018 l’utile netto è poco oltre quota 4 miliardi (4.050 milioni) rispetto ai 3.816 milioni del 2017.
Il risultato corrente lordo 2018 è in aumento dell’11% rispetto al 2017; Il risultato della gestione operativa in crescita del 4,8% rispetto al 2017; i proventi operativi netti in aumento dello 0,2% rispetto al 2017, a fronte di un flusso netto di attività finanziarie della clientela nel 2018 verso un’allocazione contraddistinta dal contenimento dell’esposizione alla marcata volatilità dei mercati finanziari, con una raccolta netta di risparmio gestito pari a circa 8 miliardi di euro e una raccolta a vista delle famiglie cresciuta di circa 11 miliardi.
Il cost/income risulta al 53% e Intesa sottolinea come sia tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee; i costi operativi risultano in diminuzione del 3,6% rispetto al 2017.
Stock crediti deteriorati già del 29,9%
Lo stock di crediti deteriorati del gruppo Intesa Sanpaolo è sceso del 29,9% nel 2018. A fine dicembre 2018 risulta realizzato già il 61% dell’obiettivo di riduzione previsto nel Piano di Impresa per il 2018-2021; l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a dicembre 2018 è pari all’8,8% al lordo delle rettifiche di valore e al 4,2% al netto.
La riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, è di circa 16 miliardi di euro nel 2018 e di circa 29 miliardi dal settembre 2015, rispettivamente di circa 5 miliardi e circa 18 miliardi escludendo la cessione dei crediti in sofferenza a Intrum perfezionata nel quarto trimestre del 2018.
A fine 2018 Intesa Sanpaolo presenta un Cet 1 pro-forma 2018 a regime al 13,6% evidenziando un eccesso di 430 punti base rispetto a quanto richiesto dal Regolatore, nonostante l’impatto negativo di circa 30 punti base derivante dalla riduzione del valore dei titoli di stato in portafoglio.
Dividendo di 19,7 centesimi
Intesa Sanpaolo ha proposto per il 2018 dividendi cash per 3,449 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 3,419 miliardi del 2017 e pari all’85% di payout ratio indicato nel Piano di Impresa per il 2018. Il Consiglio di
Amministrazione riunitosi oggi ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea ordinaria la distribuzione di 19,7 centesimi di euro per azione. Tale distribuzione, se approvata dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 22 maggio 2019 (con stacco cedole il 20 maggio e record date il 21 maggio).
Rapportando l’importo unitario al prezzo di riferimento dell’azione registrato lo scorso 4 febbraio, risulterebbe un rendimento (dividend yield) pari al 10%.
Utile 2019 visto in aumento, dividend payout dell’80%
Il gruppo Intesa Sanpaolo si attende per il 2019 un aumento del risultato netto rispetto al 2018, conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio. La politica di dividendi per l’esercizio 2019 prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all’80% del risultato netto (rispetto all’85% applicato per il 2018).