Intesa Sanpaolo lavora a partnership con Prelios sugli Utp
Non era un mistero che Intesa Sanpaolo fosse al lavoro su varie opzioni strategiche riguardanti i crediti classificati come inadempienze probabili (UTP – Unlikely To Pay). In tale ottica ha firmato un accordo non vincolante con Prelios, cui ha concesso un periodo di negoziazione esclusiva per la possibile costituzione di una partnership strategica finalizzata all’ottimizzazione della gestione delle posizioni UTP.
L’accordo dovrebbe riguardare un pacchetto di UTP da 10 miliardi di euro. Gli incagli, secondo quanto riporta oggi Il Messaggero, riguarderebbero sia Upt immobiliari che posizioni incagloiate riferite ad aziende che comunque continuano la loro attività ordinaria.
“L’eventuale perfezionamento di tali opzioni e in particolare della predetta partnership con Prelios – rimarca Intesa in unan nota – avverrà nel rispetto degli obiettivi e delle previsioni di natura economica e patrimoniale del Gruppo già resi noti al mercato per l’esercizio 2019 e per il Piano di Impresa 2018-2021 e non influenzerà la partnership strategica riguardante i crediti in sofferenza già perfezionata con Intrum“.
Le indiscrezioni stampa parlano di un’esclusiva di tali negoziati fino al 30 giugno. In caso di cessione dei 10 mld di UTP Intesa Sanpaolo andrebbe praticamente ad azzerare gli incagli, visto che, nel bilancio 2018 ammontavano a 9,1 miliardi. L’operazione replicherebbe nella dimensione quellla realizzata con Intrum nel 2018 sugli NPL e conferma l’impegno delle banche a vendere NPE alla luce delle richieste Bce di portare il coverage al 100% nel 2024. Secondo quanto calcolato da Equita nelle scorse settimane, con questa operazione l’NPE ratio di Intesa scenderebbe dall’8,8% al 6,6%.