Intesa Sanpaolo convince tutti e vola ai massimi dal 2015, fioccano i buy. Domani tocca a Unicredit
Strappo al rialzo di Intesa Sanpaolo che sfrutta l’onda lunga dell’effetto dei conti 2017 oltre le attese e del nuovo piano strategico 2018-2021. Il titolo segna un progresso di oltre il 3% e ha toccato i nuovi massimi da dicembre 2015 a quota 3,215 euro. Da inizio anno il titolo segna un rialzo di oltre il 15% che porta il saldo a 12 mesi a quasi +50%.
Gli analisti vedono rosa
Oggi gli analisti di Banca Akros hanno alzato la raccomandazione sulla banca ad accumulate. View positiva anche da parte di Credit Suisse che reitera il rating outperform con prezzo obiettivo passato da 3,4 a 3,6 euro (valutazione nello scenario migliore è di 4,7 euro). La banca d’affari elvetica ha alzato le stime su utili e dividendi per i prossimi tre anni. Rating buy da parte di Citigroup che vede il titolo a 3,5 euro ritenendo che la banca guidata da Carlo Messina si meriti una valutazione a premio rispetto ai competitor bancari.
Il quarto trimestre del 2017 ha visto la banca guidata da Carlo Messina quasi raddoppiare l’utile. Il piano 2018-2021 vede rendimento del capitale largamente superiore al costo del capitale. Il rote è atteso al 14,6%, il roe al 12,4% e il risultato netto a 6 miliardi nel 2021. Il payout ratio all’85% per il 2018, 80% per il 2019, 75% per il 2020 e 70% per il 2021. Il common equity tier 1 ratio pro-forma a regime sarà pari al 13,1% nel 2021 includendo gli impatti regolamentari, anche di basilea IV. L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti a clientela totali nel 2021 dovrebbe raggiungere il 6% al lordo delle rettifiche e al 2,9% al netto. Il management prevede un calo dei costi nel 2021 vs 2017 e un cost/income ratio al 45,4% nel 2021.
Domani tocca a Unicredit
Domani sarà il turno dell’altra big bancaria, Unicredit. Il consensus degli analisti stima che Unicredit chiuderà il 2017 con un utile netto di 5,2 miliardi di euro, tenendo conto della plusvalenza legata alla cessione di Pioneer pari a 2,1 miliardi (fonte: sito istituzionale UniCredit). Il margine di intermediazione è atteso a 19,4 miliardi, mentre il risultato di gestione a 5,3 miliardi.