Intesa Sanpaolo al vertice in Europa per capitalizzazione, sui massimi dal 2008
Le azioni Intesa Sanpaolo toccano un nuovo massimo da inizio anno e rivedono livelli inesplorati dal 2008, confermando l’ottima performance del titolo. Ieri la banca guidata da Carlo Messina ha anche raggiunto la vetta in Europa per capitalizzazione di mercato, aspettando i risultati in uscita il 31 ottobre.
Intesa al top in UE per market cap
Stamani il titolo Intesa Sanpaolo ha superato i 3,88 euro per la prima volta da 16 anni, stabilendo un nuovo picco nel 2024 e portando il guadagno da inizio anno a ridosso del 47%, una delle performance migliori di tutto il Ftse Mib. Intesa è anche una delle più apprezzate dagli analisti, con un totale di 21 raccomandazioni “buy”, 5 “hold” e nessun “sell” (consensus Bloomberg) e un target price medio di 4,38 euro, che implica un rialzo potenziale del 13% rispetto alle quotazioni attuali.
Ma non solo; ieri la banca, con un rialzo dell’1,10% a 3,85 euro in borsa, ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 70,39 miliardi di euro, piazzandosi davanti a tutti gli altri istituti di credito europei. Alle sue spalle la spagnola Banco Santander con €70,27 miliardi, la francese Bnp Paribas con €70,02 miliardi, la connazionale Unicredit con €65,48 miliardi e l’altra spagnola BBVA con €53,2 miliardi. Più indietro le tedesche, con Deutsche Bank tredicesima a €31,97 miliardi, mentre Commerzbank, nel mirino di Unicredit, si colloca al ventunesimo posto con €19,71 miliardi.
Banche alla ricerca di M&A, Intesa punta su crescita interna
Diverse banche stanno cercando di realizzare operazioni di crescita esterna per ottenere sinergie e migliorare il proprio posizionamento sul mercato. Come accennato, Unicredit ha acquistato una partecipazione del 9% in Commerzbank (21% tenendo conto degli swap aperti con Barclays e Bofa) e sta aspettando l’autorizzazione della Bce per superare la soglia del 10% e salire fino al 29,9%.
In Spagna, BBVA ha lanciato un’opa ostile da €12 miliardi su Banco Sabadell (dal valore di mercato di circa €10 miliardi), anche se l’analisi dell’operazione potrebbe durare fino al primo trimestre del 2025.
E Intesa? Per il momento, il presidente Gian Maria Gros-Pietro ha spostato il focus sulla crescita interna, pur non escludendo eventuali M&A paneuropee in futuro. Un’acquisizione in Italia, invece, verrebbe probabilmente osteggiata dalle autorità antitrust, viste le già ampie quote di mercato della banca guidata da Messina dopo l’acquisizione nel 2020 di Ubi Banca.
Trimestrale in uscita il 31 ottobre, le attese degli analisti
Tra meno di tre settimane Intesa Sanpaolo sarà sotto i riflettori di Piazza Affari per la pubblicazione dei risultati trimestrali al 30 settembre, che verranno approvati il 31 ottobre.
Nei primi sei mesi dell’anno, l’utile della banca ha raggiunto i 4,766 miliardi di euro e le previsioni del management indicano un target oltre gli €8,5 miliardi per il full year 2024.
Secondo il consensus di Bloomberg, nel terzo trimestre i ricavi totali della banca sono previsti in aumento del 3% a 6,57 miliardi di euro, con un margine di interesse stimato a €3,86 miliardi e commissioni nette per €2,24 miliardi (più proventi assicurativi per circa €400 milioni), mentre l’utile netto dovrebbe crescere del 18% a 2,25 miliardi.
Dal lato patrimoniale, il CET1 ratio è atteso al 13,78%, in miglioramento di 28 punti base rispetto al 30 giugno.