Intesa Sanpaolo a prova di shock macro, per Equita è la più affidabile tra le banche
Giornata positiva per il settore bancario con Bper in prima fila a +12% grazie alla revisione dei termini dell’accordo vincolante collegato all’OPS lanciata da Intesa Sanpaolo su UBI Banca, sulla cessione di un ramo d’azienda costituito da un insieme di filiali (tra le 400 e 500 filiali) del gruppo risultante dall’operazione Intesa-UBI.
Si muove in positivo anche Intesa Sanpaolo (+2,5% a 1,46 euro). Dai top del 19 febbraio il titolo è arrivato a cedere circa il 50%, sostanzialmente in linea con il tracollo del settore, prima della risalita degli ultimi giorni.
La revisione dei termini dell’accordo tra Intesa e Bper è indicativa dell’intenzione delle parti di procedere nell’operazione nonostante il peggioramento del contesto di mercato.
In un contesto di stress Intesa è resiliente il doppio rispetto ai peers
Ieri intanto gli analisti di Equita hanno promosso il titolo Intesa a Buy con prezzo obiettivo a 2,4 euro. L’upgrade, rimarca Equita, è per flight to quality e resilienza 2 volte sopra la media dei peers. “Grazie a un’efficienza superiore alla media – rimarca la sim milanese – Intesa è la banca che è in grado di assorbire uno shock macro più avverso prima di incidere sui coefficienti patrimoniali”. Secondo Equita i prossimi mesi richiedono di dare la priorità a player con capacità superiori alla media di assorbire gli shock esterni e Intesa vanta anche una visibilità relativamente superiore alla media sulla strategia dei dividendi a medio termine.
Quattro motivi per dire Buy
La view positiva di Equita sulla maggiore banca italiana è supportata da quattro elementi in particolare:
1 – Intesa Sanpaolo è la banca che, in base ai calcoli della sim milanese, è maggiormente resiliente a shock esterni in quanto può assorbire – a parità di altre condizioni – un aumento di 4 volte nel default rate medio dei prossimi anni (da 1% a 4,8%) rispetto a 3x della media delle altre banche;
2 – grazie al controllo di tutte le fabbriche prodotto, Intesa Sanpaolo è in grado di internalizzare tutta la marginalità dei business ed ha quindi maggior resilienza in termini di ricavi e reddito operativo;
3 – negli anni il management ha dimostrato un ottimo track-record in termini di remunerazione degli azionisti distribuendo 20 mld di euro di dividendi cumulati negli ultimi 10 anni;
4 – una volta che lo shock esterno sarà riassorbito, il posizionamento competitivo della banca guidata da Carlo Messina migliorerà ulteriormente in termini assoluti e relativi grazie all’acquisizione di UBI Banca.