Intesa prosegue il piano di buyback, termini e finalità del piano
Procede a ritmo spedito il programma di acquisto di azioni proprie di Intesa Sanpaolo, avviato lo scorso 3 giugno e destinato a terminare entro il 25 ottobre. Il buyback, che ha ottenuto il via libera dell’assemblea dei soci e della Bce, è finalizzato all’annullamento delle azioni. Una strategia utilizzata da diverse società, in affiancamento al dividendo, per aumentare la redistribuzione di valore agli azionisti.
Intesa detiene azioni proprie pari allo 0,92% del capitale
Secondo quanto comunicato dall’intermediario terzo Goldman Sachs International, incaricato dell’esecuzione del programma in piena indipendenza, al 21 giugno Intesa detiene in proprio lo 0,92% del capitale sociale.
Gli acquisti fin qui realizzati sono stati effettuati ad un prezzo medio di 3,4761 euro, per un controvalore totale di quasi 582 milioni di euro.
Il piano prevede un esborso complessivo massimo di 1,7 miliardi di euro e un numero di azioni non superiore a 1 miliardo.
I termini del piano di buyback di Intesa
Altre caratteristiche del programma riguardano il corrispettivo minimo, non inferiore al prezzo di riferimento della seduta precedente diminuito del 10%, e quello massimo, non superiore al riferimento della giornata precedente aumentato del 10%.
In ogni caso, il prezzo non potrà superare il più elevato tra quello dell’ultima operazione indipendente e quello corrente dell’offerta in acquisto indipendente più elevata nel mercato.
Fra gli altri standard fissati, il numero massimo di azioni acquistato giornalmente, non superiore al 25% del volume medio giornaliero di aprile 2024, pari a 80,3 milioni di titoli.
Gli acquisti potranno avvenire in una o più volte e verranno sospesi durante l’esecuzione del programma di buyback a servizio dei piani di incentivazione dei dipendenti, prevedibilmente a settembre.
Azioni proprie saranno annullate al termine del piano di buyback
Il piano prevede di annullare le azioni rilevate sul mercato entro il 25 ottobre 2024. L’annullamento delle azioni proprie acquistate, ha spiegato Intesa, verrà realizzato senza riduzione nominale del capitale sociale e potrà essere eseguito anche con più atti in via frazionata, prima che sia stato completato il programma di acquisto.
Annullare le azioni acquistate consentirà di ridurre il numero di azioni in circolazione, aumentando dunque il valore della singola azione. Questa pratica viene utilizzata sempre più spesso dalle aziende e consente loro di restituire valore agli azionisti, utilizzando la liquidità in eccesso.
Un caso particolarmente frequente nel settore bancario, che ha visto i margini di interesse e gli utili moltiplicarsi negli ultimi trimestri, grazie ai rialzi dei tassi di interesse.
Ricordiamo che a maggio Intesa ha distribuito dividendi per 2,8 miliardi di euro, come saldo dell’esercizio 2023. I risultati del primo trimestre hanno confermato la banca guidata da Messina come “leader europeo per redditività elevata e sostenibile”.