Intesa: aumentano utili, guidance e dividendi, titolo in rialzo
Intesa Sanpaolo ha riportato un set di risultati ampiamente positivi, battendo le stime degli analisti e aumentando le proiezioni per l’esercizio in corso. La banca guidata da Carlo Messina raddoppia l’acconto sul dividendo 2023, rispetto al 2022, e conferma una remunerazione degli azionisti a livelli top in Europa.
Raddoppia l’utile netto nel 3° trimestre
Nel periodo luglio-settembre 2023 Intesa ha registrato un utile netto di 1,9 miliardi, sostanzialmente raddoppiato (+99%) rispetto al terzo trimestre 2022 e al di sopra degli 1,74 miliardi del consensus.
L’aumento del margine di interesse (+60% a 3,81 miliardi, vs stima 3,59 miliardi), grazie anche ai rialzi dei tassi della Bce, spinge i ricavi in crescita del 27%, permettendo di compensare la flessione delle commissioni (-2,7% a 2,1 miliardi, in linea con le stime).
Gli accantonamenti per perdite su crediti (Loan loss provision, LPP) si attestano a 357 milioni, in diminuzione del 28% e sotto i 451 milioni previsti. Inferiore alle attese anche il rapporto Cost/Income (41,6% vs 43,2%) mentre l’Npl ratio si fissa al 2,4% (stima 2,38%).
Dal lato patrimoniale, il CET1 ratio a regime è pari al 13,6%, a fronte del 13,7% previsto.
Intesa conferma l’accantonamento di circa 2 miliardi di euro in riserve aggiuntive, per rafforzare il capitale, in alternativa al pagamento della tassa sugli extraprofitti introdotta dal governo.
Nei nove mesi al 30 settembre 2023, il Gruppo registra un utile netto in crescita dell’85,3% a 6,1 miliardi, rispetto a 3,3 miliardi dello stesso periodo del 2022. Secondo l’Ad Messina, Messina i dati del periodo gennaio-settembre sono “i migliori di sempre”.
Migliorano stime su margine di interesse e utile 2023
Alla luce dei risultati migliori delle attese, Intesa ha deciso di innalzare ulteriormente le proiezioni sul margine di interesse (Net Interest Income, NIII) e sull’utile netto per l’intero 2023.
In particolare, il NII è previsto ora ben oltre i 14 miliardi di euro, mentre il risultato netto supererà i 7,5 miliardi. Le precedenti previsioni erano rispettivamente pari a oltre 13,5 miliardi e al di sopra dei 7 miliardi.
Per entrambi gli indicatori è inoltre previsto un miglioramento nel 2024 e nel 2025, a conferma delle prospettive positive anche nel medio termine.
Intesa raddoppia l’acconto sui dividendi
La banca ha deciso di aumentare ulteriormente la distribuzione di valore agli azionisti. Innanzitutto, è confermato il payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Imprea.
In aggiunta a questo, il Cda ha deliberato un acconto dividendi cash da distribuire a valere sui risultati del 2023 pari a circa 2,6 miliardi di euro, in distribuzione a novembre, oltre a un ulteriore distribuzione per il 2023 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, nei primi giorni di febbraio 2024. Infine, sarà possibile un eventuale distribuzione aggiuntiva per il 2024 e il 2025. “Abbiamo chiaramente capitale in eccesso e distribuzioni addizionali agli azionisti saranno valutate anno per anno”, ha affermato l’ad Messina.
Da notare che l’acconto dividendi per azione è quasi raddoppiato, passando da 7,38 centesimi del 2022 a 14,40 del 2023, corrispondente ad un dividend yield del 5,7% (tenendo come riferimento il prezzo delle azioni registrato ieri).
Messina: “Profittabilità sostenibile, clienti soddisfatti di isybank”
“La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield”, ha rimarcato l’Amministratore Delegato, Carlo Messina.
I dati diffusi oggi dimostrano “la capacità di proseguire nello sviluppo di una banca dalla profittabilità elevata e sostenibile, promotrice del più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, impegnata nel disegnare le nuove strategie di leader europeo. Ne traggono e ne trarranno rilevante beneficio tutti gli stakeholders”. Nei nove mesi, “il credito a medio e lungo termine erogato in Italia sfiora i 30 miliardi e le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficoltà alla normale operatività sono 2.800 nei nove mesi, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro”.
Messina ha parlato anche di isybank, specificando che la migrazione di correntisti da Intesa Sanpaolo ha riguardato al momento 300.000 clienti e che l’indice di soddisfazione è “assai elevato”.
Titolo in rialzo a Piazza Affari dopo i conti
Gli utili sopra le attese, il miglioramento della guidance e l’incremento della distribuzione di valore agli azionisti spingono le azioni in rialzo (+2,1% a 2,578 euro) a Piazza Affari. Da inizio anno Intesa ha guadagnato il 24%, meno di altri peer come Unicredit (+75%) o Banco Bpm (+46%) ma più del 21% messo a segno dal Ftse Mib.
Al momento, i suggerimenti degli analisti sul titolo si suddividono fra 24 Buy, 4 Hold e 1 Sell, con un target price medio di 3,32 euro e un rendimento potenziale implicito intorno al 29%.