Notizie Indici e quotazioni Intermonte: valutazioni interessanti per Mid/Small Cap italiane

Intermonte: valutazioni interessanti per Mid/Small Cap italiane

22 Giugno 2023 15:44

Le aziende a piccola e a media capitalizzazione del mercato soffrono di problematiche legate alla liquidità, ma nel complesso mostrano valutazioni interessanti, in particolare quelle appartenenti al settore della tecnologia. Sono queste le principali considerazioni che emergono dal report mensile di giugno sull’andamento del segmento italiano delle mid-small cap realizzato da Intermonte Sim.

Le Mid/Small italiane sottoperformano il mercato

A livello di performance, prendendo in considerazione i prezzi al 19 giugno, il mercato azionario italiano (indice FTSE Italia All share) è rimasto sostanzialmente invariato nell’ultimo mese (+0,7%), consolidando il rialzo da inizio anno al 16,1%.

Performance più deludenti per l’indice FTSE Italia Mid-Cap e per il FTSE Italia Small Caps, rispettivamente in calo dello 0,5% e del 2,1% nell’ultimo mese, con una sottoperformance rispetto al mercato da inizio anno del 6,3% per le Mid (9,8%) e del 17,3% per le Small (-1,2%).

In Europa, l’indice MSCI Europe ha perso lo 0,7% nel mese ed è salito dell’8,9% nel 2023, mentre l’MSCI Europe Small Caps è sceso dello 0,8% nell’ultimo mese, sostanzialmente in linea con le mid-cap italiane, e aumentato del 5,3% da inizio anno.

Un problema di liquidità per le Pmi

Come sottolineato da Intermonte, la liquidità delle large cap nell’ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 9% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre è in calo del 10% su base annua.

Molto più preoccupante il quadro per le Mid/Small cap: da inizio anno la liquidità per le prime è scesa del 25,5% su base tendenziale, mentre per le small cap è calata addirittura del 33,6%.

L’ultimo periodo è stato caratterizzato da un periodo di flussi contenuti e mancanza di nuove quotazioni. Sulla scarsa liquidità del segmento pesano anche i consistenti deflussi dai fondi PIR che, in media, rappresentano circa il 10% del flottante di questo segmento.

Secondo i dati di Assogestioni sul primo trimestre 2023, nei primi mesi dell’anno i PIR ordinari hanno registrato deflussi per 779 milioni di euro, mentre i PIR alternativi hanno registrato afflussi per 58 milioni di euro.

Pressoché invariate le stime su Mid e Small Cap

Dall’inizio del 2023, spiegano gli analisti, “abbiamo attuato una revisione al rialzo del +8,1% delle nostre stime sugli EPS del 2023, mentre la revisione è stata più contenuta (+5,1%) sugli EPS per il 2024”

Nel dettaglio, le stime per quanto riguarda il Ftse Mib sono state alzate dell’8,7%, quelle sulle Mid cap coperte da Intermonte del 2% mentre le previsioni sull’EPS delle small cap sotto copertura della Sim sono state riviste al ribasso del 10,4%.

“Concentrandoci sulla nostra copertura mid/small cap, dal 1° gennaio 2023 abbiamo aumentato gli EPS 2023 di appena lo 0,7%”, affermano gli analisti. In particolare, “nell’ultimo mese abbiamo migliorato le previsioni sugli EPS per la nostra copertura FTSE MIB (+3,9%/+2,6% sul 2023/24), mentre abbiamo lasciato invariate le stime per la nostra copertura mid/small cap.

Valutazioni in miglioramento

Confrontando la performance da inizio anno con le variazioni delle stime per l’esercizio 2023 di cui sopra, emerge come rispetto alle stime i titoli del FTSE MIB abbiano “registrato un re-rating dell’8,3% su base annua (la stessa metrica era +6,4% un mese fa); le mid-cap si sono rivalutate del 7,8%, mentre le small cap del 9,2%.” Il re-rating è calcolato come differenza tra la performance di borsa da inizio anno e la variazione delle stime sull’EPS.

Su base P/E, aggiungono gli analisti, “il nostro panel è scambiato con un premio del 42% rispetto alle large cap, ben al di sopra del premio medio storico (17%), ma al di sotto del livello di un mese fa (47%).”

Focus sul settore IT

“La preferenza per i titoli esposti alla trasformazione digitale ha finalmente segnato un recupero, sostenuto da multipli valutativi interessanti, da una lieve riduzione dei tassi di interesse italiani e da un diffuso dibattito sulle potenzialità inespresse dell’intelligenza artificiale”, sostengono da Intermonte.

“Guardando al futuro, le valutazioni di alcuni settori, come l’IT, rimangono allettanti e prevediamo che i risultati del secondo trimestre forniscano una conferma della bontà delle nostre stime.”

Gli analisti della Sim concludono con l’auspicio che “alcune iniziative possano contribuire a migliorare la situazione dopo un periodo di flussi contenuti e mancanza di nuove quotazioni”.