Inflazione, energia e tech: ecco come sarà il 2023
L’inflazione è destinata a permanere per i paesi occidentali a un livello medio superiore a quello intorno al 2% dei decenni precedenti, implicando la continuazione da parte delle banche centrali delle manovre per il contenimento. Così Antonio De Negri, CEO, Smart Bank secondo cui “a febbraio la FED possa attuare un ulteriore rialzo di 50 bps per un livello terminale del 2023 del 5,1%, e che allo stesso modo la BCE possa aumentare entro fine 2023 di 150 bps, con un livello terminale del tasso al 3,5%”.
Il settore energetico, continua l’analista, rimarrà al centro dell’attenzione per l’anno prossimo.
“Il conflitto in Ucraina, con la conseguente riduzione dell’offerta – ha spiegato De Negri nel suo commento – ha rivelato la reale dipendenza dei paesi occidentali dall’energia russa e dal nucleare, con gli effetti di rallentare gli obiettivi di transizione energetica in corso”.
Di conseguenza, “seguiamo con attenzione la possibilità di pressioni al rialzo, data la scarsità di offerta rispetto alla domanda, nel breve e medio termine, sui prezzi delle materie prime necessarie alla transizione energetica come rame, nickel e cobalto“.
“Per quanto riguarda la crisi della supremazia dei titoli dell’old tech americano nel 2022 – continua il ceo di Smart Bank – se è improbabile che alcune aziende del gruppo riescano a invertire l’attuale tendenza negativa della redditività, per altre invece è possibile si attui il passaggio da motori di crescita a società mature di qualità”.
Dunque, “pensiamo che tale trasformazione possa suggerire un cambiamento in corso nell’evoluzione del settore tecnologico verso un più ampio campo di applicazione, ad esempio per la diffusione della robotica e dell’automazione, per le piattaforme energetiche e di trasporto alternative, per quanto riguarda le scienze della vita e le biotecnologie, così come per il campo delle applicazioni in vista del miglioramento dell’efficienza energetica e delle risorse”.
Con l’occasione l’esperto ipotizza “che nuovi campioni di crescita possano emergere dal gruppo di aziende che riescono a portare la rivoluzione digitale nel mondo fisico”.
“Tra queste segnala Biogen (BBIB), un’azienda di biotecnologie fondata dai premi Nobel Walter Gilbert e Philip Sharp e focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo di trattamenti specifici di malattie neurologiche e neurodegenerative come la sclerosi multipla e l’atrofia spinale”.
Non solo.
“Seguiamo per lo stesso settore Signify Health (SGFY), azienda dell’health care tech fornitrice di una piattaforma sanitaria che sfrutta l’analisi avanzata per offrire piani di pagamento alle terapie e che ha tra i suoi principali clienti il Medicare Program del governo americano”.
“Nella distribuzione, invece focus è sulla multinazionale tedesca Kion Group (KGX), specializzata nella produzione di attrezzatture per l’automazione di magazzini”.