Notizie Notizie Mondo Inflazione e gli altri market mover della settimana dal 10 al 14 marzo 2025

Inflazione e gli altri market mover della settimana dal 10 al 14 marzo 2025

10 Marzo 2025 10:50

Dagli Stati Uniti alla Cina, l’inflazione è la protagonista della settimana appena iniziata. I dati sui prezzi di febbraio per la seconda economia mondiale sono stati più deboli del previsto. In particolar modo, l’indice dei prezzi al consumo sono scesi dello 0,7% su base annua rispetto all’aumento dello 0,5% registrato a gennaio (consensus a -0,4%), con il dato core che esclude cibo ed energia che scivola in deflazione per la prima volta in quattro anni.

Guardando agli Stati Uniti invece, l’indice dei prezzi al consumo relativi al mese di febbraio – in uscita mercoledì prossimo alle 13:30 ora italiana – è tra gli appuntamenti macroeconomici più importanti della settimana appena iniziata, con il consensus di mercato che si attende un lieve rallentamento sia della componente generale sia di quella core.

“I dati sull’inflazione domineranno il calendario economico di questa settimana”, ha dichiarato Bill Adams, capo economista di Comerica Bank, citato da CNBC. Gli  esperti di MPS Capital Services sostengono che, dagli ultimi sondaggi ISM si è registrato un aumento della componente “prezzi pagati”, così come i prezzi dell’energia sono rimasti molto elevati a febbraio, per cui non è da escludere una possibile sorpresa al rialzo.

In questo scenario si aggiungono le parole del presidente Donald Trump che rispondendo ad una domanda di Fox News sulla possibilità di una recessione, ha affermato che l’economia sta attraversando “un periodo di transizione”.

Tra gli altri eventi macro da monitorare, in Giappone verrà pubblicato il dato sui salari relativi al mese di febbraio, che dovrebbero registrare un deciso rallentamento, allentando così le pressioni sulla Bank of Japan, nel continuare con il rialzo dei tassi che, secondo le attese dovrebbe essere di 25 punti base.

Il calendario della settimana dal 10 al 14 marzo 2025

Lato mercati, le piazze europee sono incerte dopo aver chiuso la precedente in territorio negativo, a conclusione di una settimana segnata da una politica altalenante sui dazi statunitensi, dall’ultimo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea e dai dati chiave sull’occupazione statunitense, che hanno mostrato che le buste paga non agricole – le non-farm payrolls –  sono aumentate meno del previsto, di 151.000 unità a febbraio.

Questa settimana ci saranno ulteriori azioni geopolitiche in occasione di un incontro tra i funzionari statunitensi e le loro controparti ucraine in Arabia Saudita. Gli Stati Uniti hanno dichiarato che l’incontro, che si terrà martedì a Gedda, consentirà di valutare se l’Ucraina è disposta a fare concessioni significative per raggiungere un accordo di pace con la Russia per porre fine alla guerra.

Lunedì 10 marzo 2025

Pochi dati attesi per oggi, oltre che all’inflazione cinese, in calendario in Italia abbiamo i prezzi alla produzione e per l’Unione Europea l’indice Sentix.

Martedì 11 marzo 2025

Dagli USA, è atteso il sondaggio NFIB relativo alle piccole imprese, che al suo interno offre interessanti indicazioni sulle prospettive di inflazione e mercato del lavoro, ricordano gli esperti di MPS Capital Services.

Mercoledì 12 marzo 2025

L’inflazione Usa è il market mover della settimana. Sotto la lente le banche centrali: si attendono le riunioni degli istituti di Canada e Polonia, con il primo che potrebbe seguire la Bce e tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, mentre il secondo dovrebbe mantenerli invariati. Focus sugli interventi da parte di numerosi membri Bce, tra cui la Presidente Lagarde ed il capoeconomista Philip Lane, alla conferenza che si terrà a Francoforte con gli investitori in cerca di indizi su una possibile pausa nel ciclo dei tagli ad aprile.

Giovedì 13 marzo 2025

Negli USA sono attesi i prezzi alla produzione, nel quale vi sono alcune componenti (prezzi aerei, servizi sanitari ecc.) rientrano nel calcolo del Pce, la misura di inflazione preferita dalla Fed. Dagli USA è attesa anche la consueta pubblicazione delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Venerdì 14 marzo 2025

Carrellata di dati macro a fine settimana con la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan negli USA che nell’ultima pubblicazione ha visto un deciso aumento delle aspettative d’inflazione.

In zona euro è attesa l’inflazione della Germania, della Francia e della Spagna fino alla produzione industriale dell’Italia e Regno Unito. Occhio anche al Pil UK per il mese di gennaio.