Ima e Gima TT si fondono per essere più attrattive in Borsa
I consigli di amministrazione di Ima e Gima TT hanno approvato all’unanimità il progetto di fusione per incorporazione della controllata Gima TT nella controllante Ima. La notizia, annunciata ieri a mercati chiusi, ha avuto un effetto opposto sui titoli delle società bolognesi: Gima TT segna un rialzo del 5,3% a 8,15 euro, mentre Ima cede il 2,2% a 72 euro.
Tornando all’operazione, il rapporto di cambio, si nelle nella nota, è stato determinato nella misura di 11,4 azioni ordinarie Ima da 0,52 euro nominali per ogni 100 azioni ordinarie di Gima TT. Non sono previsti conguagli in denaro. Il rapporto implica un premio dell’8,5% sul prezzo di chiusura delle azioni di Gima TT alla data di ieri e del 6,8% sul prezzo medio ponderato del mese precedente alla data di ieri, tenuto conto del prezzo di chiusura delle azioni di Ima (sempre alla data di ieri) e pari a 73,65 euro.
In conseguenza della fusione, tutte le azioni ordinarie di Gima TT verranno annullate e concambiate con azioni ordinarie di Ima, fatta eccezione per le azioni ordinarie di Gima TT di proprietà di Ima alla data di perfezionamento della fusione, le quali verranno annullate senza concambio. Pertanto, la fusione determinerà, alla data di perfezionamento della stessa, l’estinzione di Gima TT.
Per servire il concambio, Ima procederà all’aumento del proprio capitale sociale per massimi nominali 2.081.417,52 euro, mediante emissione di massime 4.002.726 nuove azioni ordinarie del valore nominale di 0,52 euro ciascuna, in applicazione del rapporto di cambio.
I motivi e le tempostiche della fusione
Dalla nota, si legge, fra i motivi della fusione rientrano:
- la necessità di aumentare il flottante in termini percentuali ed assoluti, per far sì che i titoli siano più liquidi e quindi facilmente negoziabili, con benefico a favore delle azioni di Gima TT che hanno subito una progressiva diminuzione di valore ed un aumento della volatilità dei prezzi.
- ridurre i costi operativi legati a due società quotate e semplificare struttura partecipativa con gli assetti di governance
- permettere al management di concentrarsi totalmente alla gestione operativa della divisione tabacco, lasciando in secondo piano le divisioni “no core”.
Per quanto riguarda le tempistiche, le assemblee straordinarie dei soci per l’approvazione del progetto di fusione si riuniranno entro il 31 agosto 2019, previa pubblicazione delle informative previste dalla normativa. L’operazione di fusione si perfezionerà così al più tardi entro la fine del corrente anno.
La view di Equita
“Ci aspettiamo l’ok dalle assemblee di Ima (dove Sofima ha il 57%) e Gima TT (in cui Ima ha il 60%) previste entro il 31 agosto. Al termine dell’operazione, ai prezzi correnti, Ima avrà una capitalizzazione di 3,1 miliardi di euro e un flottante del 48,5%” dicono gli analisti di Equita.
In termini valutativi, incorporando i concambi annunciati, la Sim arriva “a un target price di Ima di 76 euro praticamente identico al precedente e a un target price di Gima TT di 8,7 euro (calcolato in base al concambio annunciato ieri)”.
Equita ritiene “l’opportunità interessante per l’azionista Gima TT in quanto in questa fase a nostro avviso il profilo di crescita di Ima gode di maggiore visibilità e di valutazioni più contenute. Il concambio – continuano gli esperti – offre un premio rispetto ai prezzi di ieri e alla nostra valutazione, con multipli riconosciuti a Gima TT (19-14x EV/Ebit 2019-20, 28-20x PE 2019-20) superiori a quelli di Ima (16-13x EV/Ebit, 23-19xPE)”.
La Sim precisa infine che “la fusione avviene a valutazioni di Gima TT inferiori a quelle espresse meno di due anni fa in Ipo ma con prospettive di mercato cambiate rispetto ad allora. Non ci aspettiamo modifiche al dividendo di Ima, atteso in moderata crescita (2,05 euro per azione nel 2019)”.