Il rischio può essere dietro l’angolo (Wall Street Italia)
Il rischio è dietro l’angolo. Che si tratti del sistema bancario dell’Eurozona, dell’azionario Usa o della nuova moneta virtuale (il Bitcoin), il timore che il 2018 possa portare allo scoppio di una bolla sulle valutazioni di una fra le diverse asset class a rischio è elevato. Eppure, scorrendo gli outlook diffusi dalle diverse case d’investimento, la visione d’insieme sull’economia globale rimane positiva.
Questo mese il magazine Wall Street Italia (edito da Brown Editore) ha interpellato alcuni fra i più blasonati gestori del panorama dell’asset management globale che hanno confidato di non essere spaventati dall’attuale scenario e hanno smontato uno a uno gli spauracchi dei mercati. Qui di seguito un estratto dell’intervista pubblicata nel numero di gennaio di Wall Street Italia attualmente in edicola.
Per Alessandro Tentori di Axa Im gli istituti di credito europei godranno dell’”allentamento monetario prospettico da parte della Banca centrale europea, che porterà giovamento alla loro redditività”. Il credo di Tentori è condiviso da Longchamp di Ethenea, che lo estende a tutto il mondo azionario statunitense dove vede “fondamentali ancora favorevoli e previsioni sugli utili costruttive”.
Nessun timore neanche per quanto riguarda il comparto dei titoli di Stato. L’inflazione dovrebbe mantenersi nella “comfort zone” delle banche centrali e l’obbligazionario “rimarrà intrappolato in un mondo di bassa volatilità e bassi rendimenti anche nei prossimi dodici mesi”, ha chiosato Andrew Mulliner di Janus Henderson.
Dove si nasconde l’insidia allora? La rubrica di questo mese si conclude con una riflessione sul tema del momento, il Bitcoin, definito da Salvatore Gaziano di SoldiExpert, “il futuro delle bolle” come la new economy a inizio millennio. Se sarà la celebre criptovaluta a segnare i destini dei mercati anche nel 2018 sarà solo il tempo a dirlo.