Il bond di Fineco conquista gli investitori esteri
Il subordinato emesso da FinecoBank conquista soprattutto gli investitori esteri e conferma il buon momento che sta vivendo la carta italiana, con gli operatori sempre più a caccia di rendimenti. È di ieri sera la comunicazione ufficiale della banca (uscita di recente dal gruppo UniCredit che ha ceduto la partecipazione residua) ha portato a termine il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Additional Tier 1 da 300 milioni di euro, con una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875% rispetto a una guidance iniziale del 6,5 per cento. “Il restringimento rispetto alla guidance iniziale è uno dei più rilevanti mai avvenuti per questa tipologia di strumenti, grazie a una domanda complessiva pari a 9 volte l’offerta”, spiega il gruppo guidato da Alessandro Foti.
L’emissione, a cui S&P Global Ratings ha assegnato lo scorso 8 luglio un rating pari a ‘BB-’, ha registrato un volume di ordini pari a euro 2,7 miliardi, permettendole di sfruttare le favorevoli condizioni di mercato. Si tratta di bond perpetuo, rimborsabile a discrezione dell’emittente, che ha una cedola al 5,875% e una prima call dopo 5 anni, a dicembre 2024.
Ad avere aderito al collocamento sono investitori istituzionali, soprattutto asset manager (circa 69% del totale) e banche/private banks (15%). L’emissione è stata collocata principalmente a investitori istituzionali esteri, in particolar modo provenienti dal Regno Unito/Irlanda (35%), Francia (13%), Svizzera (12%), US Offshore (9%) e anche dall’Italia (15%). L’emissione è finalizzata a mantenere il leverage ratio sopra la soglia del 3% (limite regolatorio dal 28 giugno 2021) anche a seguito dell`uscita dal gruppo Unicredit e di proseguire nella diversificazione del portafoglio investimenti.
Dopo una partenza in territorio positivo, FinecoBank scivola in rosso a PIazza Affari: il titolo sta cedendo lo 0,29% a 10,24 euro. Gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione hold e limato dell’1% il target price di Fineco a 9,4 euro. In particolare, scrivono, incorporiamo l’impatto dell’At 1 e una dinamica del margine di interesse più prudente per il calo della curva dei rendimenti. Adesso, la sim si attende un margine d’interesse piatto per l’esercizio 2020 da precedente +7%.
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