Il 2023 è un buon momento per investire: ecco i cinque motivi
Se statisticamente è molto raro che un investitore possa andare incontro a diversi periodi così negativi nel corso della propria vita, la buona notizia è che ci sono numerosi motivi per poter guardare al futuro con grande ottimismo. Così Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm secondo cui per la maggior parte delle asset class i rendimenti a dieci anni sono i migliori dell’ultimo decennio, ed è quindi un momento favorevole per chi ha un approccio di lungo termine agli investimenti.
Cinque motivi per investire oggi
Il premio al rischio resta significativo, sia per le azioni sia per le obbligazioni. “Riteniamo che nei prossimi dieci anni gli investimenti sui mercati finanziari offriranno un vantaggio rispetto agli strumenti liquidi” sostiene Flax il quale resta fedele all’approccio diversificato e multi-asset e continua a credere che investire sia il modo migliore per proteggere gli interessi finanziari.
L’Asset Allocation Strategica è il momento per focalizzarsi sul lungo termine e capire cosa aspettarsi dai mercati finanziari nei prossimi 10 anni. Analizzando i dati disponibili, Moneyfarm ritiene ci siano almeno 5 motivi per rimanere fiduciosi in un sistema economico e finanziario che ha dimostrato di essere in grado di evolversi, adattarsi e prosperare.
Il primo, “la spinta all’innovazione tecnologica non si è esaurita. Molto si è parlato della crisi delle Big Tech e del settore Growth, in un mondo di tassi più alti, dove gli investimenti sono più costosi e quindi più rari. Vediamo ottime prospettive e crediamo non ci siano mai state tante industrie o tecnologie innovative con un così alto potenziale di impatto e di crescita, che possono generare rendimenti per gli investitori. Per questo abbiamo deciso di supportare questo trend con il lancio della prima gamma di portafogli tematici”.
Secondo, “il premio al rischio resta significativo, sia per quanto riguarda l’azionario, sia per quanto riguarda l’obbligazionario, e l’approccio multi-asset resta, a nostro avviso, da prediligere”. Terzo, “ è troppo presto per dichiarare la fine della “grande moderazione”. Sembra che i mercati abbiano più fiducia nella capacità delle banche centrali di controllare l’inflazione. Riteniamo che l’aumento dei prezzi potrà tornare sotto controllo e che la prospettiva di un nuovo periodo di stabilità economica sia concreta. Crediamo che un livello di inflazione più elevato di quello che abbiamo visto negli ultimi anni, soprattutto in Europa, non sia necessariamente un male, a patto che si prendano le giuste contromisure per proteggere i risparmi degli investitori”. Quarto, “la transizione “green” non ha perso slancio e la sfida per salvare il pianeta sarà un catalizzatore di investimenti, idee e risorse nei prossimi 10 anni. Investire vuol dire anche partecipare a questa sfida con i propri risparmi”. Infine, “per la maggior parte delle asset class i rendimenti a dieci anni sono i migliori dell’ultimo decennio, ed è quindi un momento favorevole per chi ha un approccio a lungo termine” conclude Flax.