I tre titoli di oggi a Piazza Affari: vola Nexi, sotto la lente Tim e Stellantis
Seduta all’insegna della cautela per Piazza Affari che dopo un avvio positivo sta limando i rialzi. Adesso l’indice Ftse Mib mostra un modesto rialzo dello 0,2% a 28.532,32 punti in una giornata affollata di dati macro, soprattutto americani. Sono, infatti, attesi i numeri sul mercato del lavoro americano di ottobre che verranno diffusi, come di consueto, il primo venerdì del mese. Da seguire anche l’indice Ism servizi.
Tra le storie di giornata a Piazza Affari torna in primo piano Nexi, sotto la lente anche Tim e Stellantis.
Nexi, nuovi rumors su Silver Lake accendono titolo
Maglia rosa sul Ftse Mib per Nexi che sale di oltre il 5%, sovraperformando il Ftse Mib. A scaldare il titolo, che sta recuperando terreno dopo aver toccato i minimi storici la scorsa settimana in scia all’allarme utili di Worldline, sono ancora una volta le indiscrezioni di un potenziale interesse questo giro da parte di Silver Lake. In particolare, secondo i rumors del Corriere, Silver Lake avrebbe dato mandato a Morgan Stanley di valutare un potenziale investimento nella società di pagamenti italiana. Silver Lake potrebbe aver avviato trattative con Hellman & Friedman, che detiene circa il 20% di Nexi. Tra i fondi interessati ci sarebbero Blackstone e Brookfield. In ogni caso, un’eventuale offerta non sarebbe imminente, secondo quanto riferito dalla fonte.
Intanto è di ieri la notizia che Payments Canada, organizzazione responsabile dell’infrastruttura di liquidazione e regolamento dei pagamenti in Canada, ha scelto Nexi per rafforzare ulteriormente la resilienza di Lynx, il sistema di pagamento canadese ad alto valore. Da ieri, si legge in una nota, Payments Canada utilizza la soluzione RTGS Extreme Contingency Solution (RECS) di Nexi, appositamente progettata per garantire l’affidabilità e la resilienza del sistema Lynx. Infatti, grazie a questa tecnologia, l’organizzazione sarà in grado di operare anche in caso di interruzioni o problemi improvvisi.
Tim, partono oggi le riunioni clou: al vaglio l’offerta KKR
Parte oggi nel pomeriggio la prima delle riunioni del consiglio di amministrazione di Tim (titolo cede oltre 1% nell’attesa di novità), chiamato a pronunciarsi sull’offerta vincolante per NetCo (vincolante fino al prossimo 8 novembre) e su quella non vincolante su Sparkle presentate ufficialmente lo scorso 15 ottobre. Una vera e propria maratona, come è stata definita dal Sole 24 Ore oggi, che valuterà “l’informativa sulle offerte presentate dal fondo Usa e la discussione su quale organo societario debba essere competente a deliberare sul tema”.
“Attendiamo le decisioni del CdA in merito all’operazione. Continuiamo a ritenere che concrete alternative all’offerta vincolante di KKR sulla rete ad oggi non siano emerse e che l’operazione per Tim possa essere essenziale per risolvere il tema dell’eccesso di leva e migliorare la generazione di cassa del gruppo, permettendo di monetizzare l’asset rete su valori adeguati”, segnalano gli analisti di Equita.
Non dovrebbe, invece, essere discusso il piano alternativo “TimValue” presentato ufficialmente una settimana e che vede tra i promotori Alessandro Barnaba e Stefano Siragusa. Un’alternativa che non prevede la vendita bensì la cessione di altri asset, tra cui quelli brasiliani.
Stellantis e le immatricolazioni in Italia
Sale Stellantis che avanza di oltre l’1% all’indomani dei dati sulle immatricolazioni in Italia per il mese di ottobre. Nel dettaglio, il big europeo dell’auto ha chiuso il mese passato con 44.158 auto immatricolate, registrando una crescita del 15,7% rispetto a un anno fa, con una quota di mercato del 31,7% contro il 32,9%. Il saldo dei primi 10 mesi dell’anno mostra 431.844 vetture vendute, con un incremento del 10,1% e quota di mercato che passa dal 35,9% al 32,8%.
I dati di mercato sono coerenti con la stima dei volumi di mercato per l’esercizio 2023 di Stellantis per Enlarged Europe recentemente alzata da +7% su base annua a +10% e nord America alzata da +5% a +8% sempre su base annua. Gli analisti di Equita ribadiscono, come evidenziato di recente: “abbiamo confermato le stime per l’intero 2023 ritenendo riteniamo che l’impatto negativo degli scioperi negli Stati Uniti possa essere compensato dal miglior andamento dei volumi a livello globale“.
Stato di salute del mercato italiano
Tornando al mercato italiano dell’auto, nel complesso ad ottobre è cresciuto al ritmo di circa il 20%, con 139.052 autovetture immatricolate in Itala nel mese di ottobre, mentre nel periodo gennaio-ottobre la crescita è stata al 20,52% rispetto al gennaio-ottobre 2022.
“Proiettando quest’ultimo risultato sull’intero anno si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.586.626 vetture. Questo dato non è molto dissimile da quello ottenuto con la stessa proiezione negli ultimi mesi e questo significa che, al di là degli effetti stagionali, il mercato italiano dell’auto ha iniziato un recupero abbastanza sostenuto nell’agosto 2022 che ha interessato anche la prima parte del 2023 per entrare poi in una situazione di stallo che verosimilmente ci dovrebbe portare a chiudere quest’anno con poco meno di 1.600.000 immatricolazioni”, segnalano dal Centro Studi Promotor avvertendo però che si tratta di “un livello inferiore del 17,2% rispetto a quello del 2019, cioè dell’anno che ha preceduto la pandemia e tutte le disgrazie che l’hanno seguita, e che non era certo elevato in quanto ancora al di sotto di ben il 23% rispetto al volume di immatricolazioni registrato prima della grande crisi innescata dal fallimento di Lehmann Brothers nel 2008”.