I tre titoli di oggi a Piazza Affari: Saipem, Prysmian e Tim
Tra i titoli in evidenza nella seduta odierna a Piazza Affari ne spiccano due in particolare: Prysmian e Saipem. La prima ha presentato gli obiettivi al 2027 in occasione del Capital Markets Day, mentre la seconda beneficia di un maxi-contratto da 4,1 miliardi di dollari con Adnoc (la Abu Dhabi National Oil Company). Ma c’è anche un’altra società sotto i riflettori: si tratta di Tim, nel giorno dell’incontro tra il Mef e l’azionista di maggioranza, Vivendi. Analizziamo più nello specifico ognuna di queste tre situazioni.
- Prysmian annuncia i target al 2027
- Analisti positivi sul nuovo piano di Prysmian
- Focus su riduzione debito, M&A e Dividendi
- Prysmian svetta a Piazza Affari
- Saipem festeggia il nuovo contratto
- Analisti fiduciosi su Saipem
- Tim frenata dal nodo rete nel giorno del vertice governo-Vivendi
- I punti chiave dell’incontro su NetCo
- Tim riduce i guadagni da inizio anno
Prysmian annuncia i target al 2027
La società dei cavi ha svelato oggi la strategia “Connect, to lead”, che punta a consolidare la posizione del Gruppo e a cogliere le opportunità offerte dagli attuali trend di mercato, diventando un fornitore globale di sistemi di cablaggio capace di guidare la transizione energetica e la trasformazione digitale.
I nuovi target al 2027 indicano:
- un Ebitda adjusted di €2 miliardi (più o meno €100 milioni), in crescita rispetto agli €1,49 miliardi del 2022;
- Free cash flow tra €900 milioni e €1 miliardo, in aumento rispetto ai €559 milioni del 2022;
- Capex a €2,7 miliardi nel periodo 2023-2027, con l’espansione selettiva della capacità;
- ROCE al 25-28%, in aumento rispetto al 20,1% del 2022.
Per quest’anno è previsto un Ebitda rettificato intorno a 1,625 miliardi, mentre nel 2025 si prevede un valore medio di 1,775 miliardi (più o meno 75 milioni).
Alla luce delle opportunità create dal mercato, Prysmian riorganizzerà le proprie attività in quattro nuovi segmenti, rispetto ai tre attualmente esistenti: Renewable Transmission, Power Grid, Electrification e Digital Solutions.
Analisti positivi sul nuovo piano di Prysmian
Gli obiettivi hanno riscosso giudizi positivi da parte degli analisti. Per Citigroup, i target al 2025 sembrano superiori alle aspettative e la guidance sull’Ebitda adjusted 2023 è lievemente al di sopra del consensus, nonostante un rallentamento atteso nel secondo semestre. La banca esprime apprezzamento per la nuova struttura divisionale e, malgrado la normalizzazione dei prezzi, prevede un calo solo temporaneo grazie alla crescita strutturale.
Per Mediobanca, l’obiettivo al 2025 è superiore alle stime (+6,5% rispetto al consensus) e le prospettive di Ebitda e free cash flow al 2027 implicano un’accelerazione nel biennio 2026-27. Anche Equita pone l’accento sui dati attesi per il 2025, aggiungendo che i target al 2027 sono “ambiziosi”.
Focus su riduzione debito, M&A e Dividendi
Nel corso della presentazione, il Cfo Francesco Facchini ha aperto a possibili operazioni di M&A per “rafforzare il portafoglio di prodotto e approfittare di opportunità di alta crescita dei propri business e di ampliamento geografico”.
Il direttore finanziario ha chiarito che un importo tra il 55 e il 60% del free cash flow cumulato di 3,2 miliardi circa sarà impiegato per la crescita esterna e il riacquisto di azioni proprie. Il 30-35% sarà utilizzato per ridurre il debito e il rimanente 10% verrà distribuito sotto forma di dividendi.
Prysmian svetta a Piazza Affari
Il titolo avanza del 4,5% a 37,28 euro, in vetta al Ftse Mib, portando la performance da inizio anno a +7,6%. La panoramica dei giudizi sul titolo raccolti da Bloomberg indica 9 Buy, 3 Hold e 3 Sell, con un target price medio pari a 44,54 euro. Questo implica un upside potenziale del 19,5% rispetto alle quotazioni attuali. A seguito della presentazione degli obiettivi, gli analisti di Morgan Stanley, Citi, Intesa, Equita e Banca Akros hanno confermato i rispettivi prezzi target.
Saipem festeggia il nuovo contratto
Il mercato premia anche la società energetica dopo la sottoscrizione di una Letter of Award con ADNOC per un nuovo contratto, in consorzio con National Petroleum Construction Company (NPCC), relativo al Pacchetto 1 del progetto di sviluppo di Hail e Ghasha negli Emirati Arabi Uniti.
La commessa, del valore di circa 4,1 miliardi di dollari, mira a sviluppare le risorse di gas naturale nei giacimenti situati al largo di Abu Dhabi, focalizzando il progetto sulla tutela della biodiversità e sulla gestione responsabile dell’ambiente.
Il piano di lavoro include ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC) di quattro centri di perforazione e un impianto di trattamento su isole artificiali, oltre a diverse strutture offshore e oltre 300 km di condotte sottomarine. Con questo contratto, Saipem rafforza la sua presenza ad Abu Dhabi, dove ha un centro di ingegneria ed esecuzione progetti, e una nuova base logistica offshore nel porto di Zayed.
Analisti fiduciosi su Saipem
Le azioni del colosso energetico guadagnano il 2% a 1,397 euro, incrementando la performance da inizio anno a +24%. Le raccomandazioni degli analisti si suddividono in 17 Buy e 3 Hold, con un target price medio pari a 2,12 euro e un rialzo potenziale del 51,4% rispetto ai corsi attuali. In scia alla commessa, gli analisti di Morgan Stanley, Jefferies e Banca Akros hanno ribadito i loro prezzi target. Secondo Banca Akros, la commessa odierna consolida il posizionamento competitivo di Saipem e fornisce prospettive positive per il comparto.
Tim frenata dal nodo rete nel giorno del vertice governo-Vivendi
Dall’altra parte del listino di Piazza Affari, Telecom Italia sconta l’incertezza sul futuro della rete nel giorno dell’incontro fra il ministro Giancarlo Giorgetti e i rappresentati di Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75% del capitale sociale. Per i transalpini dovrebbero presenziare il presidente Yannick Bollorè e il Ceo Arnaud De Puyfontaine.
Il vertice, richiesto poche settimane fa dalla media company francese, si tiene a pochi giorni dalla scadenza, fissata per 15 ottobre, entro cui il fondo americano KKR dovrà presentare l’offerta per NetCo, la società della rete che nascerà dalla separazione delle attività.
I punti chiave dell’incontro su NetCo
L’incontro odierno verterà su alcuni punti chiave di scontro. Innanzitutto, la valutazione di 23 miliardi di NetCo effettuata da KKR e ritenuta troppo bassa da Vivendi, che ha sempre richiesto un importo intorno ai 30 miliardi.
Da smarcare anche il punto legato alla sostenibilità di ServiceCo, la società dei servizi che nascerebbe dopo la riorganizzazione e che dovrebbe sopportare il peso di 8.000 dipendenti e 5 miliardi di indebitamento.
Da capire anche la questione legata a un’eventuale operazione di fusione della rete di Netco con quella di Open Fiber, che susciterebbe problematiche concorrenziali. Infine, non è del tutto chiaro se la cessione della rete sia possibile con il solo parere positivo del Cda, come affermato da alcuni pareri legali raccolti dal board stesso, o se sia necessario convocare un’assemblea straordinaria, il che rafforzerebbe di molto la posizione di Vivendi.
Ricordiamo che il governo rappresenta un attore protagonista della trattativa, in quanto il Mef ha espresso l’intenzione di investire fino a 2,5 miliardi e acquisire una quota fino al 20% di NetCo per proteggere gli interessi strategici nazionali.
Tim riduce i guadagni da inizio anno
Le azioni Tim viaggiano in ribasso del 2% a 0,284 euro, riducendo il guadagno del 2023 al 31,3%. In questo caso, gli analisti sono principalmente divisi tra giudizi neutrali e positivi: 8 Buy, 11 Hold e 2 Sell. Il prezzo obiettivo medio di 0,32 euro esprime un rendimento potenziale del 14% rispetto al prezzo di mercato attuale. Deutsche Bank ha tagliato la raccomandazione da Hold a Sell, abbassando il target da 0,3 a 0,23 euro.