I tre titoli di oggi a Piazza Affari: occhi puntati su Banca Mps, Bper Banca e Tim
Avvio di settimana tonico per Piazza Affari, in un contesto di positività generalizzata per i principali listini europei. Al momento, l’indice Ftse Mib mostra un rialzo di oltre l’1% tornando così sopra quota 28.800 punti. Seduta all’insegna degli acquisti in particolar modo per il comparto bancario con Banca Mps che mostra un rialzo del +8,7%, seguito da Bper Banca (+6,13%) e Banco Bpm (+5%). Al contrario, vendite sui titoli petroliferi in scia alla debolezza del petrolio.
Intanto, a Piazza Affari prosegue la tornata di conti trimestrali e oggi saranno pubblicati i risultati di Banca Generali ed Erg.
Tra i titoli da monitorare per la seduta di oggi troviamo in primo luogo Banca Mps (+8,7%) dopo che venerdì scorso l’agenzia di rating Fitch ha portato il suo rating sulla banca da B+ a BB con un outlook stabile. Da seguire anche la seduta di Bper Banca che con il progresso di oggi ha rotto al rialzo un importante livello di resistenza, tornando così sui livelli del 2017.
Occhio anche sulla seduta di Banco Bpm che è tra i titoli best permormer di oggi, ma anche su Tim e Cnh Industrial con quest’ultimo in sofferenza dopo l’ufficialità del delisting da Piazza Affari.
Banca Mps (+8%) dopo upgrade di Fitch e Deutsche Bank
A Milano, andamento sostenuto per Banca Monte dei Paschi di Siena che al momento mostra un progresso di oltre il 8% dopo la promozione da parte di Deutsche Bank che ha cambiato il giudizio sulla banca da “hold” a “buy”. I rialzi odierni di Banca Mps sono sostenuti anche dalla positività generalizzata sui titoli finanziari (anche in Europa), che sono al centro dell’attenzione dopo la conferma dell’outlook di venerdì scorso da parte di Fitch.
Secondo gli analisti di Deutsche Bank, Banca Mps è “sovracapitalizzata ma sottoprezzata” e per questo motivo è stato aumentato anche il prezzo obiettivo da 3 euro a 4,10 euro ad azione.
Ma non solo, Mps beneficia in Borsa anche della promozione Fitch. In particolare, venerdì scorso, Fitch ha migliorato il rating sulla banca di Siena portandolo a “BB” da “B+”, riflettendo il successo del processo di ristrutturazione, che “ha consentito alla Banca di ricostituire in modo strutturale solidi buffer di capitale e di rafforzare la redditività operativa”. Inoltre, Fitch ha evidenziato che “il completamento con successo dell’aumento di capitale e del piano di esodi incentivati, consentono alla Banca di essere ben posizionata per preservare la propria posizione sul mercato italiano.
Intanto, il presidente di Unipol, Carlo Cimbri in una recente intervista al Sole24Ore ha sottolineato che il futuro della banca non è con Siena.
Mps verso i massimi da inizio anno
Dal punto di vista grafico, il titolo Banca Mps con il balzo di oggi ha rotto al rialzo l’area di resistenza a quota 2,8 euro, un’area di prezzo il cui test aveva respinto i prezzi ad agosto e a settembre di quest’anno. Adesso il titolo sta puntando verso la successiva ed importante area di resistenza statica a quota psicologica dei 3 euro, livelli massimi di febbraio di quest’anno.
Ecco che se il titolo dovesse compiere il breakout di tale area con volumi di contrattazione in aumento, allora il prossimo target al rialzo diventerebbe quota 3,5 euro, prezzi mai più raggiunti da ottobre 2022.
Al contrario, al ribasso le aree di supporto più importanti sono al momento a quota 2,8 euro e poi verso 2,5 euro, livello da cui transita anche la media mobile a 50 periodi (linea blu).
La fase di positività di Banca Mps (+48% da inizio anno) è riflessa anche dalla posizione dei prezzi al di sopra delle principali medie mobili, con i prezzi al di sopra della trendline rialzista (linea trattegiata blu) costruita dai minimi dello scorso anno e la posizione long dei principali indicatori di direzione (es. Parabolic Sar).
Intanto, l’oscillatore di momentum Rsi è entrato in area di ipercomprato trovandosi al momento sopra area 80.
Bper Banca (+6%) di nuovo sopra i 3 euro
Molto positiva la seduta anche per Bper Banca che al momento avanza di oltre il 6%, sui massimi pluriennali. Intanto, nell’intervista il Presidente di Unipol ha ribadito il ruolo di Unipol come azionista di riferimento di Bper Banca e di Banca Popolare di Sondrio, per supportare queste banche in modo da favorire un’efficace distribuzione di polizze sia nel P&C che nel Life. In tal senso, le dichiarazioni di Cimbri hanno confermato ancora una volta il ruolo strategico della bancassurance per accelerare e incrementare il collocamento dei prodotti assicurativi dell’intero gruppo, in ottica di consolidamento bancario.
Bper torna sui livelli del 2017
Intanto, dal punto di vista tecnico, con gli acquisti di oggi il titolo Bper Banca è tornato sui livelli di prezzo del lontano 2017. In particolare, con le sedute in verde di venerdì scorso, Bper ha violato al rialzo, e con volumi di contrattazione in aumento, l’area di resistenza a 3,2 euro ad azione (linea rossa orizzontale). Ora il titolo si trova a quota 3,5 euro ad azione e in caso di proseguimento della forza, i successivi livelli di resistenza sono prima a quota 3,6 euro e poi verso i 4 euro ad azione.
Al contrario, al ribasso sarà da monitorare la tenuta dell’area supportiva a quota 3,2 euro e poi l’area psicologica dei 3 euro.
La tendenza di Bper è rialzista, con il titolo che da inizio anno mostra un progresso di quasi l’80%, +84% rispetto i prezzi di un anno fa. A conferma della fase di positività in atto sul titolo, Bper si trova al di sopra delle medie mobili principali a 50 (linea blu) e 200 periodi (linea arancione), con la posizione long dei principali indicatori di direzione.
Tim tonica (+3,4%) dopo il parere favorevole di Fitch
Positività anche sul titolo Tim, che al momento mostra un progresso di oltre il 3% a quota 0,261 euro ad azione. Gli acquisti della seduta di oggi arrivano in scia alle indicazioni dell’agenzia di rating Fitch che ha posto il rating di Tim in credit watch positivo dopo che il Cda del gruppo ha approvato la scorsa settimana un accordo per la vendita della rete fissa nazionale (NetCo) al fondo Kkr.
Intanto, secondo gli analisti di Equita, che mantengono su Tim un rating “Buy” con prezzo obiettivo a 0,4 euro, i risultati trimestrali di Tim “rendono quindi ancora più evidente a nostro avviso la necessità per il gruppo di procedere con la cessione di NetCo, come deciso dal CdA settimana scorsa”.
Al momento, “(pre-cessione di NetCo) Equita ha alzato le stime di ricavi ed Ebitda del 1% sul 2023-24, riducendo invece la FCF a causa di maggiori oneri finanziari (e tasse)”. “Rimaniamo convinti però che l’operazione di cessione di NetCo (e di Sparkle) sarà realizzata e quindi valutiamo il gruppo nell’ottica della nuova TIM post cessione“.