I titoli di oggi a Piazza Affari: occhi puntati su Tim, Eni e Nexi
Seduta poco mossa al momento a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che si muove sulla parità poco sotto a quota 27.400 punti. Tra i titoli in rialzo troviamo quelli bancari, con Bper Banca e Unicredit con rialzi rispettivamente del +2,3% e del +1%. Al contrario, vendite su Nexi che al momento cede oltre il 4%, ma anche su Inwit in flessione di oltre il 3.
Tra i titoli da monitorare per la seduta odierna troviamo Eni che al momento mostra un timido progresso dello 0,3%, dopo aver siglato un importante contratto con il Qatar. Sotto la lente degli investitori anche Tim, che al momento mostra un calo del 3% mentre la società sta valutando l’offerta di Kkr.
Eni sigla accordo con QatarEnergy
Occhi puntati su Eni che ha comunicato di essersi aggiudicato un contratto di fornitura di gas naturale liquefatto con Qatar. In particolare, il cane a sei zampe si è assicurato la fornitura fino a 1,5 miliardi di metri cubi l’anno di gas naturale liquefatto (gnl) con QatarEnergy Lng Nfe, la joint venture con QatarEnergy per lo sviluppo del progetto North Field East in Qatar. Grazie a questo nuovo contratto Eni si è assicurata la fornitura di gnl per molti anni, infatti, l’accordo avrà una durata di 27 anni e prevede le prime consegne a partire dal 2026.
Il contratto in questione contribuirà alla sicurezza degli approvvigionamenti in Italia, tramite la diversificazione delle fonti. L’accordo oltre a rafforzare la partnership tra Eni e QatarEnergy, “rappresenta un ulteriore passo nello sviluppo del portafoglio globale integrato di gas naturale liquefatto di Eni”.
Teniamo presente che Eni è dal 2007 che importa gas dal Qatar, ma con questo accordo Eni “aumenta l’import di gas naturale liquefatto dal Qatar di quasi il 50% e rappresenta circa il 16% dell’import annuo del 2022, commentano gli analisti di Intesa Sanpaolo che hanno confermato il rating buy su Eni, con target price a 19,2 euro.
Intanto, il titolo Eni da inizio anno mostra un rialzo di oltre il 15% e si sta riavvicinando all’area di resistenza poco sopra a quota 15 euro ad azione. Ecco che se dovesse rompere al rialzo e con volumi in aumento questo livelli di resistenza, si aprirebbero ulteriori spazi al rialzi per un allungo verso la successiva resistenza statica a quota 16, prezzi di aprile 2019.
Tim in attesa del Cda
Resta sotto i riflettori Tim, che nel fine settimana ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione del gruppo si riunirà il prossimo 3 novembre per esaminare e deliberare sull’offerta vincolante ricevuta dal fondo di private equity americano Kkr. Ricordiamo che l’ex monopolio delle comunicazioni aveva ricevuto lo scorso 16 ottobre l’offerta vincolante da 24 miliardi per la rete fissa, NetCo, e quella non vincolante su Sparkle.
In questo contesto, uno dei nodi da sciogliere è la posizione di Vivendi, soci di Tim con una quota di quasi il 24%. “Non vediamo un cambiamento sostanziale nella posizione di Vivendi, ma i toni ci sembrano fermi ma non aggressivi e tali quindi da lasciare aperti i tavoli negoziali in corso“, hanno commentato settimana scorsa gli analisti di Equita.
Ecco che da questo punto di vista gli investitori sono tutti in attesa di sapere quale sarà il destino del gruppo. Intanto, il titolo Tim da inizio anno mostra un rialzo di quasi il 15%, +33% rispetto i prezzi di un anno fa.
Nexi, scattano le prese di beneficio
Da seguire anche la seduta di Nexi, che al momento cede oltre il 4% trovandosi così a quota 6,3 euro ad azione. Ricordiamo che settimana scorsa il titolo Nexi ha chiuso l’ottava con un rally di oltre il 17%, con gli acquisti trainati dall’indiscrezione secondo cui il fondo di private equity Cvc starebbe valutando un’offerta per la società italiana dei pagamenti.
Nonostante il recente balzo, Nexi si trova ancora molto distante dai massimi di quest’anno e distante ancora il 60% dai massimi storici di luglio 2021 sopra area 19 euro ad azione.
Dal punto di vista grafico (vedi grafico di breve periodo qui sotto), Nexi grazie al rally della seduta di mercoledì (gap up), si è riportato al di sopra della media mobile a 50 periodi (linea blu), e il successivo livello di resistenza da monitorare è quota 7 euro, livello da cui transita anche la media a 200 giorni (linea arancione).
Al ribasso, oggi abbiamo avuto la rottura del supporto a 6,5 euro, e un’eventuale cedimento anche del supporto di breve periodo dato dalla media mobile a 50 periodi (linea blu) è probabile che inneschi ulteriori prese di beneficio su Nexi, con target ribassista verso i 5,7 euro.