I titoli di oggi a Piazza Affari: occhi puntati su Nexi, Italgas e Tim
Seduta in rosso a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che, in scia alla debolezza generalizzata in Europa, mostra al momento un calo vicino all’1% trovandosi così a quota 27.260 punti.
Le vendite di oggi hanno colpito in particolare Nexi che in avvio di seduta è stata sospesa per eccesso di ribasso e al momento si trova in perdita di oltre il 20% a quota 5 euro ad azione. Seduta all’insegna delle vendite per il comparto bancario, con Unicredit e Monte dei Paschi di Siena che mostrano un ribasso di oltre il 3%.
Al contrario, tra i pochi titoli che resistono sopra la parità troviamo al momento Italgas, in cima al listino principale (+0,8%) dopo i buoni conti trimestrali. Sopra la parità anche Amplifon (+0,3%) ed Eni (+0,2%).
Tra i titoli da seguire per la seduta odierna troviamo Nexi, Italgas, Tim. Occhi puntati anche su Eni (in attesa dei conti trimestrali di venerdì) e su Unicredit dopo i risultati trimestrali oltre le attese della vigilia.
Nexi a picco (-20%) dopo il crollo di Wordline
Seduta da dimenticare per Nexi (-20%), in rosso in scia alle vendite nel settore dei pagamenti digitali e dopo il crollo odierno della concorrente francese Wordline, che è arrivata a perdere oltre la metà del proprio valore (-57%).
Il ribasso di Worldine arriva dopo che il gruppo francese ha tagliato la guidance 2023 a causa del “deterioramento della congiuntura mondiale”, in particolare in Germania. Il gruppo ha inoltre annunciato un piano di riduzione dei costi da 200 milioni, abbassando anche i target sui margini e di cassa.
Come vediamo dal grafico giornaliero (qui sotto), sono sedute estremamente volatili per Nexi, che dopo il balzo (+17%) di settimana scorsa, in questa ottava ha invertito bruscamente la direzione, mettendo così a segno nuovi minimi storici in area 5 euro.
In particolare, con la seduta di oggi (-20%) il titolo ha bucato al ribasso tutti i principali livelli di supporto (6,2 euro e 5,8-6 euro), chiudendo il Gap Up che si era formato settimana scorsa.
Ma non solo, il titolo ha rotto al ribasso anche i precedenti minimi di periodo a quota 5,3 euro, registrando così nuovi minimi storici.
Italgas bene dopo i conti trimestrali
Seduta positiva per Italgas che in avvio delle contrattazioni è arrivato a guadagnare quasi il 2%, per poi ritracciare e trovarsi al momento in rialzo vicino al punto percentuale. La società ha pubblicato i conti del terzo trimestre, risultati che hanno battuto le attese degli analisti, con ricavi per 438 milioni, +15% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso e superiori alle stime ferme a 426,7 milioni.
Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato 304 milioni, in “aumento del +11% principalmente grazie alle attività non regolate ed il consolidamento della Grecia”, commenta Equita che mantiene rating Hold (mantenere in portafoglio) su Italgas e target price a 6,2 euro.
Il management non ha modificato le guidance per l’anno in corso e quindi Equita si aspetta che la società chiuda il FY con un Ebitda attorno al 1.18 miliardi di euro (+9%).
Tim debole in attesa del Cda
Ennesima seduta in rosso per Tim, che dai massimi di periodo raggiunti a fine settembre ha già perso quasi il 27%. Al momento mostra un calo di oltre il 4,5%, con i prezzi che hanno bucato al ribasso l’area supportiva a quota 0,74 euro, prezzi che avevano sorretto efficacemente Tim tra maggio e agosto di quest’anno.
Ecco che i successivi livelli di supporto che potrebbero sorreggere i prezzi sono verso 0,22 euro e poi 0,2 euro. La debolezza è evidenziata anche dalla posizione dei prezzi al di sotto delle principali medie mobili a 50 e 200 periodi.
Intanto, per quanto riguarda il dossier sulla rete unica, Vivendi, azionista di rilevanza di Tim, ribadisce al CdA del gruppo ex monopolio delle telecomunicazioni, la sua posizione sulla necessità di sottoporre un’eventuale decisione su NetCo a un’assemblea straordinaria.
In tal senso, secondo alcune fonti di stampa, Vivendi avrebbe inviato una nuova lettera al CdA di TIM ribadendo di esser pronta ad impugnare l’eventuale decisione del CdA su NetCo nel caso in cui questa non venisse sottoposta all’approvazione di un’assemblea straordinaria.