I titoli di oggi a Piazza Affari: tra le osservate speciali Nexi, Tim e Saipem
L’ultima seduta della settimana parte con il freno a mano tirato per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa. L‘indice Ftse Mib, che si muove in linea con il Dax, indietreggia dello 0,9% circa in attesa del giudizio sul debito sovrano dell’Italia che arriverà stasera da parte di Standard and Poor’s (il rating attuale è BBB, con outlook stabile). A pesare anche lo scenario internazionale che vede in primo piano le tensioni geopolitiche ma anche i rendimenti in crescita.
Tra i titoli da monitorare oggi i finanziari, sotto pressione anche oggi Saipem che cede oltre il 2%. Tra i titoli in rialzo Nexi e alcune big dell’energia come Eni. Sotto la lente ancora Tim che indietreggia all’indomani delle indicazioni arrivate da Vivendi.
Nexi, ancora sotto i riflettori
Nexi resta sotto i riflettori fuori e dentro Piazza Affari. Nei giorni scorsi il titolo era volato in scia ai rumors di Bloomberg i quali il fondo di private equity CVC starebbe valutando una potenziale offerta su Nexi. Secondo nuove e più recenti indiscrezioni non ci sarebbe solo l’interesse di CVC per la big italiana dei pagamenti. Sul dossier, stando a quanto si legge su “Il Corriere della Sera“, ci sarebbero almeno altri tre 4 nomi di fondi, tra cui il canadese Brookfield.
“Oltre al tema golden power, a nostro avviso un tema importante da verificare circa la fattibilità della possibile operazione è la disponibilità ed il costo del financing che il private equity riuscirà ad ottenere”, segnalavano ieri gli analisti di Equita che hanno raccomandazione buy e un target price di 10 euro sulla paytech italiana.
Intanto Nexi, come altre big del Ftse Mib, si prepara ad affrontare la stagione delle trimestrali. Il gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo presenterà i risultati finanziari del terzo trimestre e dei primi 9 mesi del 2023 il prossimo 9 novembre. Secondo gli analisti di Banca Akros, Nexi dovrebbe registrare nel terzo trimestre ricavi pari a 864 milioni di euro contro gli 830 milioni dell’analogo periodo nel 2022, mentre l’Ebitda dovrebbe salire del 6,5% a 489 milioni. Gli esperti si attendono che il debito netto resterà elevato e stabile su base trimestrale a 5,4 miliardi di euro.
“Riteniamo che il titolo sia sottovalutato di 6 volte rispetto all’ebitda 2024 e ribadiamo rating di acquisto con un prezzo obiettivo di 9 euro, con le voci di un takeover in testa che rafforzano la nostra posizione positiva”, concludono da Akros.
Tim, Vivendi vuole un’assemblea
Resta nel radar Tim. Il mercato si sta soffermando sulle indicazioni arrivate ieri da Vivendi, soci con una quota di quasi il 24%, in Tim che in occasione della conference call sui risultati terzo si sono soffermati sull’operazione Netco. Equita ha evidenziato i messaggi principali che sono emersi: ovvero l’apprezzamento per il dato che sia arrivata un’offerta vincolante, la volontà dei francesi, come azionista rilevante, di essere chiamati a esprimersi in merito a un’operazione così significativa “in un’assemblea degli azionisti o in un’assemblea straordinaria” e infine sono aperti a valutare tutte le opzioni sulla partecipazione in Tim.
“Non vediamo un cambiamento sostanziale nella posizione di Vivendi, ma i toni ci sembrano fermi ma non aggressivi e tali quindi da lasciare aperti i tavoli negoziali in corso“, commentano da Equita. “Rispetto alle dichiarazioni passate, il tono del commento di Vivendi su Tim e NetCo è stato più cauto e conciso. Inoltre, per la prima volta, l’azienda non ha ribadito di essere azionista di lungo termine di Tim, ma che valuterà tutte le opzioni sulla sua partecipazione“, sottolineano invece da Intesa Sanpaolo.
Saipem, ancora vendite
Ancora vendite su Saipem a Piazza Affari. Dopo i ribassi della viglia, anche oggi il titolo del big italiano attivo nel settore dei servizi petroliferi si muove nelle retrovie del Ftse Mib con un calo del 2,5% a 1,506 euro. Non trova sponda nemmeno dai rialzi del petrolio, visti stamattina. Per Saipem uno degli imminenti appuntamenti è la presentazione dei risultati del terzo trimestre, in calendario il prossimo 25 ottobre.
JP Morgan vede target price a 3 euro
Intanto ieri in vista dei conti Saipem è finita sotto la lente di JP Morgan che ha confermato la raccomandazione overweight, con un target price rivisto al rialzo da 2,75 euro a 3 euro. La banca d’affari Usa ha sottolineato nuovamente l’importanza del recente contratto di Saipem che, in consorzio con National Petroleum Construction Company (NPCC), ha sottoscritto una Letter of Award con ADNOC per un nuovo contratto relativo al pacchetto 1 del progetto Hail and Ghasha Development Project negli Emirati Arabi Uniti. Il valore della quota di competenza di Saipem è pari a circa 4,1 miliardi di dollari.