I titoli di oggi a Piazza Affari: focus su Prysmian, Stellantis e big oil con Eni
Partenza in rialzo per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa, in una seduta ricca di dati. L’agenda macro odierna vede in primo piano il Pil della zona euro e in Italia ma anche il dato sull’inflazione dell’eurozona e sempre dell’Italia per il mese di ottobre. Gli investitori continuano a guardare anche alla stagione delle trimestrali Usa ed europea, ma anche alla Federal Reserve (Fed) che si riunirà oggi per la due giorni di riunioni del Fomc (la decisione sui tassi arriverà domani sera).
In questo contesto anche Piazza Affari sale, con il Ftse Mib che avanza dell’1,1% a quota 27.651,62 punti.
Tra le storie di giornata Stellantis (+2,2%), Prysmian (+2,7%) e le big del comparto oil con Eni sul fondo con un calo dello 0,7% circa.
Prysmian corre con nuova commessa
Tra i migliori titoli del listino milanese spicca Prysmian che sale di quasi il 3%. Ieri il big italiano attivo nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, ha annunciato di avere firmato un accordo del valore di circa 900 milioni di euro con Clean Path New York per fornire sistemi in cavo sottomarino e terrestre per uno dei più grandi progetti di infrastrutture di trasmissione negli Stati Uniti.
In base all’accordo, Prysmian si occuperà della progettazione, realizzazione, installazione e collaudo di un sistema in cavo unipolare ad alta tensione in corrente continua (HVDC) da 400 kV con isolamento in XLPE, a condizione che Clean Path New York emetta la sua notice to proceed nella primavera del 2024.
Intanto il Dipartimento dell’Energia USA (DOE) ha fatto sapere che sta avviando negoziati contrattuali di capacità attraverso il Transmission Facilitation Program, con un impegno fino a 1,3 miliardi di dollari in tre progetti di trasmissione che coinvolgono sei stati, con l’obiettivo di aggiungere 3.5GW di capacità di rete aggiuntiva e pubblica un nuovo studio che identifica le criticità della rete elettrica.
“A nostro avviso, gli annunci del DOE vanno nella riduzione di ridurre il rischio complessivo dei grandi progetti infrastrutturali nelle reti in Usa – sottolineano da Equita -. Si tratta di una notizia positiva per Prysmian (divisione Projects rappresenta 24% dell’EBITDA rettificato di gruppo del 2024) e Nexans (divisione G&T 26% dell’EBITDA)”.
Stellantis, ricavi trimestrali oltre le attese
Per Stellantis in primo piano i risultati del terzo trimestre in termini di fatturato. In particolare, il big europeo dell’auto ha archiviato il penultimo trimestre del 2023 con ricavi netti in crescita del 7% a 45,1 miliardi di euro grazie “ai maggiori volumi con prezzi stabili, in parte compensati dall’impatto dei cambi”. Un risultato superiore al consensus Bloomberg che indicava un fatturato di 43,3 miliardi. Le consegne consolidate sono, invece, aumentate dell’11% a 1,427 milioni di vetture, con miglioramenti anno su anno in Europa allargata, Medio Oriente & Africa, Nord America e Sud America.
“Oggi, la nostra priorità è mantenere questo slancio raggiungendo valori di redditività e flussi di cassa ai vertici del settore, affrontando le sfide cruciali dell’industria a breve termine e proseguendo con l’elettrificazione e la trasformazione tecnologica. Questa crescita sta dando impulso all’attuazione della nostra strategia Dare Forward 2030”, ha sottolineato il Cfo di Stellantis, Natalie Knight.
Oggi a partire dalle è prevista la conference call con gli analisti. Secondo gli esperti della sim milanese, tra “gli elementi più importanti da approfondire riguardano l’impatto del nuovo contratto di lavoro, la visibilità del mercato, l’impatto dell’inflazione e la tenuta dei prezzi”.
Energetici sotto pressione
Seduta sotto pressione per il comparto oil a Piazza Affari nonostante i rialzi del petrolio, con il Wti e il Brent che avanzano di circa l’1%. Tra i titoli in rosso Eni , Saipem e Tenaris che cedono rispettivamente lo 0,7%, lo 0,2% e lo 0,15%.
Per Tenaris si avvicina l’appuntamento con i conti del terzo trimestre (Calendario delle trimestrali delle big del Ftse Mib) che verranno annunciati il primo novembre. Secondo le attese degli analisti di Intesa Sanpaolo, “i volumi dovrebbero crescere di circa il 13% nel terzo trimestre, con un calo medio dei prezzi di circa il 13% rispetto al passato trimestre e di circa il 7% rispetto al terzo trimestre del 2022, a causa dei prezzi più bassi negli Stati Uniti. Questi andamenti dovrebbero portare a ricavi pari a circa 3,2 miliardi di dollari”.
Nei giorni scorsi anche Eni aveva alzato il velo sui conti del terzo triemstre, chiuso con un utile netto rettificato pari a 1,82 miliardi di euro (-51% rispetto all’anno precedente), ma superiore alla stima di 1,61 miliardi del consensus di Bloomberg. L’utile operativo rettificato è invece salito a 3,01 miliardi di euro, con un ribasso del 48% su base annua, ma al di sopra della previsione di 2,87 miliardi di euro. L’utile operativo adjusted del segmento E&P è pari a 2,61 miliardi di euro, con una riduzione del 39%, ma anch’esso oltre le attese (2,54 miliardi).