I titoli di oggi a Piazza Affari: ancora nel radar Tim, Mps e Italgas
Giornata all’insegna della volatilità a Piazza Affari, con il Ftse Mib che si muove poco sotto la parità. Tra gli spunti di giornata c’è la stagione delle trimestrali che negli Stati Uniti vede ancora i bancari in prima fila (oggi ci sono i conti di Goldman Sachs e Bank of America) ma l’attenzione è rivolta anche alle questione geopolitiche che sembrano allentarsi un po’. Si cerca una strada diplomatica e in questa direzione è fondamentale il viaggio di domani del presidente Usa Joe Biden in Israele.
Tornando a Piazza Affari, tra le storie di giornata c’è ancora Tim dopo la conferma dell’offerta vincolante da parte del fondo Usa KKR ma anche i bancari capeggiati da Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps).
Tim e il dossier Rete in primo piano
Dopo i riìbassi di ieri, oggi Tim torna a percorrere la strada rialzista (+0,8%). Ieri il mercato si è concentrato sulle notizie relative al dossier Rete dopo l’ufficializazione dell’arrivo dell’offerta vincolante da parte del fondo Usa per NetCo. In particolare, ieri mattina Tim ha annunciato di avere ricevuto da KKR due offerte: la prima, vincolante per NetCo (rete fissa inclusa FiberCop ma esclusa Sparkle), con scadenza 8 novembre, estendibile fino al 20 dicembre; la seconda, non vincolante per le attività di Sparkle, con la richiesta di un periodo di esclusiva fino al 20 dicembre per condurre una due diligence e presentare un`offerta vincolante entro 4/8 settimane.
Analisti, ecco cosa dicono sull’offerta su Netco
“La tempistica dell’offerta è ragionevole”, segnalano gli analisti di Banca Akros che si soffermano poi sulla reazione negativa (di ieri) del mercato azionario. “I dettagli forniti dall’azienda sono ancora molto limitati, e le probabilità effettive che la vendita venga finalizzata sono solo marginalmente migliorate (pochi avrebbero dubitato che l’offerta venisse presentata)”.
Anche gli esperti di Equita sostengono che “la reazione negativa del titolo ieri sia legata alle incertezze ancora insite nell`operazione, sia sugli aspetti valutativi che sul percorso per arrivare al completamento dell`operazione, come evidenziato anche dal ministro Giorgetti che ha parlato di un`operazione complessa, su cui il governo intende procedere ed è ora in attesa di verificare la posizione della società, senza essere disponibile a ‘fare regali a nessuno'”. Secondo Equita, “i tempi per un chiarimento su NetCo ci sembrano coerenti con la complessità del dossier per cui rimaniamo fiduciosi che l`operazione possa progredire“. Ribadiscono che il punto principale di incertezza rimane quindi, a loro avviso, la posizione di Vivendi sull`operazione e sulla strategia di Tim.
Per Intesa Sanpaolo la tabella di marcia per l’offerta vincolante sulla rete fissa appare compatibile con una decisione del board entro l’8 novembre e con la convocazione dell’assemblea
a dicembre. “Se quest’ultima debba essere ordinaria (e meramente consultiva) o straordinaria rimane al momento un punto controverso”, aggiungono gli esperti della banca italiana.
Mps e le parole di Giorgetti
In vetta al Ftse Mib c’è Mps che sale di quasi il 2 per cento. Sotto la lente del mercato le parole del ministro dell’Economia e delle Finanze (Mef), Giancarlo Giorgetti, che ha confermato la possibilità di uscita dal capitale di Mps entro il 2024 (il Tesoro è azionista di maggioranza della banca senese con una quota del 64%). Una posizione ribadita nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra di bilancio durante la quale il ministro ha spiegato come il Governo abbia un programma ambizioso di privatizzazioni. Nei giorni scorsi, in una nota ufficiale il Mef aveva indicato di mantenere amplia flessibilità nella definizione delle modalità di cessione della partecipazione nella banca, che potrebbe avvenire in una o più fasi.
Secondo la view di Equita, “la riduzione del petitum sui rischi straordinari ed eventuali rilasci di riserve rappresentano potenzialmente catalyst molto positivi a riduzione del gap valutativo con i peers. Dall`altro lato continuiamo a vedere un rischio di overhang legato ad un eventuale piazzamento della quota dello Stato e non consideriamo l`M&A necessariamente come uno scenario di breve termine”.
Italgas e l’operazione con Veolia nell’idrico
Movimenti positivi per Italgas, con il titolo che oggi guadagna oltre l’1 per cento. La società ieri ha fatto sapere di avere concluso l’acquisizione dal Gruppo Veolia Environnement del ramo d’azienda cui fanno capo le concessioni detenute in Italia nel settore idrico. L’acquisizione, annunciata lo scorso 14 marzo, è stata perfezionata a seguito del nulla osta degli Enti Concedenti.
E’ stata così avviata la strategia per lo sviluppo della presenza nel settore idrico; ora il Gruppo serve – direttamente e indirettamente – 6,2 milioni di persone, corrispondente a circa il 10% della popolazione italiana.
“Riteniamo che la notizia abbia un impatto neutro sul titolo, dal momento che la transazione era già nota al mercato. Tuttavia, vediamo spazio per una ripresa del titolo dopo la recente performance negativa“, commentano gli esperti di Intesa Sanpaolo che mantengono la raccomandazione hold su Italgas.