I titoli del giorno: banche, Leonardo e STM in evidenza

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Seduta positiva per Piazza Affari, nonostante la chiusura incerta di Wall Street che ha dovuto fare i conti con una certa debolezza per il Nasdaq. Alla vigilia della pubblicazione dell’attesa trimestrali di Nvidia, ieri il comparto tecnologico è finito sotto pressione per i timori legati agli investimenti in AI di Microsoft.
C’è poi l’onnipresente oramai questione dazi che detta il ritmo sui mercati, con le dichiarazioni e le decisioni di Trump continuano a tenere gli operatori con il fiato sospeso.
“Si avvicina la scadenza della decisione sui dazi per Canada e Messico ed il presidente americano ha affermato che sarà rispettata. Allo stesso tempo non perde di vista la Cina – segnalano gli strategist di Mps Capital Services -. L’amministrazione Trump sta infatti delineando versioni più severe delle restrizioni sui semiconduttori introdotte da Biden e sta facendo pressioni sugli alleati come Giappone ed Olanda affinché anch’essi intensifichino le loro restrizioni sull’industria cinese dei chip, così come intende ridurre gli investimenti cinesi in energia ed altri settori strategici”.
Tornando a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib è in recupero e ora sale dello 0,5% circa a quota 38.672,54 punti in un contesto in cui i bancari sono tonici con Mps che sale di quasi il 4%. Giù invece STM che perde il 2 per cento
STM e Saipem sul fondo
Dopo i recenti rialzi, innescati dalla promozione di Jefferies, oggi il titolo STM si posiziona sul fondo del Ftse Mib con un ribasso del 2%. Oltre alla debolezza per il settore tech europeo, l’azione del big italo-francese dei semiconduttori risente anche delle indiscrezioni in arrivo da “Les Echos“, secondo cui il Governo italiano vorrebbe un cambio al vertice e l’arrivo di un nuovo ceo al posto del francese Jean-Marc Chéry.
Sotto pressione anche oggi Saipem all’indomani dell’annuncio dell’accordo per la fusione con la norvegese Subsea7 (ieri il titolo ha chiuso in calo dello 0,4%). In attesa dei conti 2024 che verranno esaminati oggi dal consiglio di amministrazione della società guidata da Puliti e illustrati domani al mercato, il titolo cede l’1,64%.
Banche e Leonardo in prima fila
Bancari in evidenza sul Ftse Mib, con Mps che è la migliore del listino con un aumento del 3,75%. Bene anche Mediobanca e Bper che avanzano rispettivamente del 2,26% e dell’1,9%.
I titoli del comparto sono sostenuti da un report dal titolo “Adjusting Engines into FY25, Waiting for M&A Fuel” che analizza il comparto firmato da Morgan Stanley. Gli analisti della banca d’affari Usa hanno aggiornato le stime per le banche italiane (sotto la loro copertura) “per tenere conto degli sforzi fatti dal management nel mantenere la redditività attraverso una serie di leve, tra cui la generazione di commissioni, l’efficienza dei costi e la qualità dell’attivo”.
Anche oggi sale Leonardo (+2%). A supportare il titolo dell’ex Finmeccanica l’indicazione riportata da Bloomberg secondo la quale la Germania starebbe discutendo circa uno stanziamento di spesa straordinario per la difesa da 200 miliardi di euro.
Restando sempre su Leonardo, oggi analisti di Equita si soffermano sulle dichiarazioni di ieri del presidente Pontecorvo che ha dichiarato che la ricerca di un partner industriale/finanziario per la divisione aerostrutture potrebbe concludersi positivamente entro la fine di marzo.
“Facendo seguito alla recente firma del memorandum of understanding tra Leonardo e il ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita, nei prossimi giorni sarebbe attesa la visita di una delegazione saudita”, ricordano gli esperti rimarcando che “qualunque soluzione che possa portare la divisione a break-even (l’anno scorso ha perso altri 168 milioni di euro a livello di EBITA) rappresenta un catalyst positivo“.