I titoli del giorno a Piazza Affari: Tim svetta sul Ftse Mib, male Stellantis
Dopo una partenza debole, il Ftse Mib ha accelerato al ribasso con vendite in particolare su Saipem e Stellantis. In controtendenza Telecom Italia, dopo l’offerta per Sparkle. Fra le altre società di Piazza Affari, perdono terreno Stmicroelectronics e Campari mentre resistono Bper Banca e Unicredit nel settore del credito.
Tim in vetta dopo offerta Mef-Retelit per Sparkle
Le azioni Telecom Italia svettano sul Ftse Mib dopo l’arrivo dell’offerta per Sparkle. In una nota diffusa ieri, Tim ha annunciato di avere ricevuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze e da Retelit, società controllata dal fondo Asterion, un’offerta non vincolante per l’acquisto dell’intero capitale dell’operatore di cavi sottomarini.
“La proposta riconosce per Sparkle un enterprise value di 700 milioni di euro, avrà validità fino al 15 ottobre e verrà sottoposta all’esame del Cda di Tim al termine delle attività istruttorie propedeutiche alla valutazione dell’offerta”, si legge nel comunicato.
La nuova proposta va a migliorare la precedente, avanzata soltanto dal MEF, che metteva sul piatto circa 625 milioni di euro, più altri 125 milioni di earn out. Ora la palla passa a Tim, che dovrà decidere se accettare l’offerta, grazie alla quale potrebbe ridurre ulteriormente l’indebitamento dopo la cessione della rete a KKR.
Stellantis frena con vendite Usa e downgrade Barclays
Tra le peggiori di giornata Stellantis, dopo i numeri deludenti sulle vendite negli Stati Uniti. Nel terzo trimestre, la casa automobilistica ha registrato 305.294 immatricolazioni, in calo del 19,8% rispetto al corrispondente periodo del 2023 e dell’11,5% rispetto ai tre mesi precedenti di quest’anno.
I dati arrivano a pochi giorni di distanza dal taglio della guidance 2024, legato in gran parte agli elevati livelli di inventario negli Usa, e dal richiamo di 194 mila modelli Jeep ibridi a causa dei rischi di incendio.
Nel frattempo, Barclays ha tagliato la raccomandazione sul titolo a equalweight (da overweight) e ha ridotto il target price da 23 a 12,5 euro, in seguito al profit warning. Per gli analisti, Stellantis è stata “troppo lenta a riconoscere il problema dell’inventario negli Stati Uniti e l’erosione di quote di mercato in Europa e negli Usa”.