I titoli del giorno a Piazza Affari: Tim scatta al rialzo, sale anche Leonardo. Debole Amplifon
Il mese di giugno inizia all’insegna dei rialzi per Piazza Affari. A metà sduta l’indice Ftse Mib viaggia a quota 34.774,34 punti in questo momento a +0,82%, dopo avere chiuso il mese di maggio in crescita. La settimana si apre nel segno della Banca Centrale europea (Bce): è infatti prevista per giovedì 6 giugno la riunione della Bce in cui il mercato si attende il primo taglio dei tassi del 2024 (25 punti base. Grande attesa soprattutto per la conferenza della presidente Christine Lagarde da cui carpire spunti e informazioni sulle prossime mosse.
“Riteniamo che nella riunione di giugno la BCE taglierà i tassi di riferimento di 25 punti base, portandoli al 3,75% sui depositi overnight – segnala Konstantin Veit, portfolio manager di Pimco -. Tuttavia, ciò che sarà più interessante è la traiettoria dopo giugno. Dubitiamo che la Bce fornisca molte indicazioni in proposito e ci aspettiamo che ribadisca il suo approccio “riunione per riunione” in base al flusso di dati dei prossimi mesi”. Secondo l’esperto è poco probabile che l’Eurotower “si impegni circa un particolare percorso per i tassi. Una volta che la Bce inizierà a tagliare i tassi, prevediamo che procederà con cautela, con convenzionali step da 25 punti base”.
Tra i singoli si mette in evidenza Telecom Italia che accelera al rialzo dopo i cali della scorsa settimana, bene anche Leonardo. Sul fondo, invece, Amplifon.
Tim scatta e prende la vetta del Ftse MIb
Scatto rialzista per Tim che si porta in vetta al Ftse Mib. Dopo i cali della scorsa settimana, il titolo del gruppo guidato da Labriola si mette in evidenza con un rialzo di oltre il 4%. La scorsa settimana il gruppo ha alzato il velo sui conti del primo trimestre 2024 e ha annunciato al mercato “l’autorizzazione della Commissione Europea al perfezionamento dell’operazione di cessione di NetCo a Optics Bidco, società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR), notificata dall’acquirente lo scorso 19 aprile”.
“La decisione assunta dalla Commissione Europea in fase 1 consente di confermare che l’operazione verrà perfezionata nelle tempistiche previste”, ha precisato Tim in una nota diffusa sul finire della passata ottava. Adesso tutti gli occhi sono sul closing dell’operazione Rete, che dovrebbe avvenire entro la fine di questo mese.
Intanto oggi si guarda anche alle dichiarazioni del ceo Pietro Labriola in un podcast di Bloomberg News. Telecom Italia sarà pronta per nuovi deal una volta completata la vendita da 22 miliardi di euro di Netco, una mossa che le permetterà di ridurre il fardello del debito. “La riduzione del debito e quindi la possibilità di tornare a investire ma al tempo stesso, soprattutto nel contesto italiano, la cosiddetta disintegrazione verticale permetterà di poter essere parte attiva in un processo consolidamento di mercato che certamente avverrà nei prossima anni”, ha dichiarato l’a.d. di Tim sottolineando che si tratta di un consolidamento non solo legato al mercato italiano ma a in generale a quello europeo.
Leonardo, ancora rialzi
Ancora rialzi in avvio d’ottava e di mese per Leonardo. E questo nonostante “Il Corriere della Sera” riporta la notizia dell’annuncio ai sindacati da parte di Leonardo di sospendere per 4 mesi circa l’attività presso lo stabilimento di Grottaglie (divisione aerostrutture del gruppo). Lo stop, che non è stato ancora avviato, sarebbe stato deciso per accumulo di fusoliere del 787 non ritirate dall’unico committente Boeing.
“Le Aerostrutture negli ultimi 4 anni hanno perso oltre 600 milioni di euro a livello di Ebita e l’obiettivo di break-even nel 2025 verrebbe centrato con l’aumento di prezzi concordato al raggiungimento di determinati volumi di produzione che a questo punto non verrebbero raggiunti. La conferma è una notizia negativa anche se riteniamo possa essere gestibilese si tratta solo di un temporaneo rallentamento delle consegne”, segnalano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy e il target price di 23,5 euro.
Amplifon sul fondo dopo recente corsa
Amolifon è invece il peggior titolo del FTSE Mib. Il titolo cede circa il 2%, allontanandosi dai massimi dell’anno toccati lo scorso 16 maggio. Da aprile in poi Amplifon ha accelerato in Borsa, una corsa che l’ha portato a varcare la soglia dei 34 euro per azione (massimo a 34,75 euro il 16 maggio).
Lo scorso 6 maggio il gruppo ha annunciato ai mercati i risultati del primo trimestre 2024 che vedono i ricavi consolidati pari a 573,1 milioni di euro, in crescita dell’8,8% a cambi costanti e del 6,1% a cambi correnti rispetto al primo trimestre del 2023. Nel trimestre l’Ebitda ricorrente si è attestato a 136,8 milioni, +10,7% rispetto al primo trimestre del 2023, mentre il risultato netto su base ricorrente, pari a 35,7 milioni, ha mostrato un aumento rispetto ai 34,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2023 nonostante i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e l’incremento degli oneri finanziari.
Con uno sguardo positivo per l’intero 2024. “Grazie a questi risultati, siamo molto fiduciosi di poter proseguire il nostro percorso di significativa crescita anche nell’intero 2024”, commenta il ceo Enrico Vita.