I titoli del giorno a Piazza Affari: Tim scatta al rialzo, deboli le utility
Piazza Affari e le principali Borse europee salgono nel giorno della Banca centrale europea (Bce). L’attenzione è tutta rivolta agli annunci (atteso un taglio dei tassi di 25 punti base e alle nuove proiezioni macroeconomiche) e alle dichiarazioni della presidente Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa che seguirà la pubblicazione del comunicato ufficiale.
Nell’attesa i listini europei si muovono in territorio positivo, con l’indice Ftse Mib che avanza di oltre l’1,2% a quota 33.576,53 punti.
Tra le storie di giornata c’è Telecom Italia che avanza di oltre il 7%. Nelle retrovie le utility, con Hera che cede lo 0,8%.
Tim balza del 7%, migliore del Ftse Mib con BoFA
Seduta da incorniciare fino a questo momento per Tim a Piazza Affari. Il titolo del gruppo guidato da Pietro Labriola segna un rialzo di oltre il 7% a quota 0,2413 euro. Una sponda per Tim è arrivata dalla valutazione positiva di BofA che ha confermato la raccomandazione di acquisto (rating buy) ma ha alzato il target price da 0,26 a 0,34 euro. In particolare, gli esperti della banca d’farri Usa si sono soffermati sulle prospettive del gruppo dopo il closing del dossier Rete, con il closing ufficiale della vendita a KKR a inizio luglio: le attese si concentrano su una ripresa della crescita a livello domestico, e con le prospettive in Brasile che rimangono interessanti.
Intanto oggi per il comparto delle tlc europee ci sono anche le vicende legate all’affaire Swisscom-Vodafone. Ieri l’autorità antitrust italiana (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha annunciato di avere avviato un’indagine approfondita (Fase II) sull’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom ai sensi delle norme italiane in materia di controllo delle operazioni di concentrazione.
“Le indagini di Fase II non sono inusuali nel settore delle telecomunicazioni. Swisscom ritiene che l’operazione non leda la competitività. Continueremo a lavorare a stretto contatto e in modo costruttivo con l’autorità antitrust italiana per ottenere un’autorizzazione nei tempi previsti. Swisscom informerà opportunamente non appena ci saranno degli sviluppi significativi”, si legge in una nota di Fastweb che indica che “nel complesso, l’acquisizione di Vodafone Italia procede conformemente ai tempi prestabiliti”.
“A seguito del comunicato del 15 marzo 2024 in cui annunciava l’acquisizione di Vodafone Italia, Swisscom si è assicurata il finanziamento del prezzo di acquisto pari a 8 miliardi di euro nel maggio 2024. In aggiunta, ha ricevuto il via libera incondizionato sia dalla Presidenza del Consiglio dei ministri italiano (legislazione sul golden power) che dalla Commissione della concorrenza svizzera. Conformemente al nostro annuncio originale del 15 marzo 2024, prevediamo che la transazione si concluda nel primo trimestre del 2025”, conclude la nota.
“Come segnalato da Swisscom nel comunicato stampa, un’analisi approfondita nei deal delle telecomunicazioni non è rara. Pertanto, non vediamo un aumento sostanziale del rischio di fallimento dell’accordo – segnalano gli analisti di Intesa Sanpaolo -. Allo stesso tempo, in caso di trattative su potenziali rimedi, l’attuale deadline per la chiusura dell’accordo potrebbe essere a rischio”.
Debolezza per le utility
Debolezza diffusa per il settore delle utility a Piazza Affari. Tra i maggiori ribassi (seppur contenuti) del listino milanese spiccano i titoli Hera, Terna A2A e Snam (i cali restano sotto l’1%). Nei giorni scorsi i titoli del comparto si erano messi in evidenza in attesa degli annunci dei tagli dei tassi da parte di Bce e Fed. Una sponda era arrivata anche dal rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea. Tra i settori di intervento per rilanciare la crescita europea, l’ex numero uno della Bce ha indicato come ” seconda area di azione un piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività”.
“Se gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa saranno accompagnati da un piano coerente per raggiungerli, la decarbonizzazione sarà un’opportunità per l’Europa – si legge nel testo dell’intervento di Draghi -. Nel medio termine, la decarbonizzazione aiuterà a spostare la produzione di energia verso fonti energetiche pulite sicure e a basso costo”.