I titoli del giorno a Piazza Affari: Tenaris e Iveco le migliori, deboli Terna e Cucinelli
Seduta all’insegna della volatilità per Piazza Affari nell’ultima giornata del semestre. Quando sono trascorse quasi tre ore dall’avvio delle contrattazioni, l’indice Ftse Mib mostra una crescita dello 0,5% a quota 33.353,10 punti.
Il mercato guarda all’appuntamento con le elezioni politiche in Francia di domenica (con lo spread BTP-Bund che al momento è in rialzo a quota 160 punti base) e ai dati macro di giornata, con gli aggiornamenti sul fronte inflazione. Dopo le 11 l’Istat ha pubblicato il dato preliminare di giugno, con l’inflazione che si mantiene sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8%).
Sono arrivati gli aggiornamenti della Bce con le aspettative d’inflazione a 1-3 anni. Su quest’ultimo fronte a maggio le aspettative di crescita dei consumatori sui prezzi per il prossimo anno sono scese al 2,8% dal 2,9% di aprile mentre le proiezioni per i tre anni successivi sono passate al 2,3% dal 2,4% del mese passato. Sempre in ottica sviluppi inflazione, nel primo pomeriggio italiano sono attesi i dati americani con l’andamento nel mese di maggio atteso in rallentamento.
Tornando alla Borsa di Milano, tra i titoli che si mettono maggiormente in evidenza oggi al rialzo ci sono Iveco Group e Tenaris, sul fondo Brunello Cucinelli che oggi riprende fiato dopo la corsa della vigilia.
Tenaris e Iveco, le migliori del Ftse Mib
Tra le migliori del listino spiccano in questo momento Iveco e Tenaris che avanzano di oltre il 2,5%. Sul titolo del comparto oil ieri gli analisti di Mediobanca Research hanno mantenuto la raccomandazione neutral in vista dei risultati del secondo trimestre che verranno pubblicati il prossimo 31 luglio. La conference call è prevista per il giorno successivo, il primo agosto. Per Iveco, invece, l’appuntamento con i conti trimestrali è previsto per il 24 luglio.
Cucinelli e Terna sul fondo
Scambi in calo oggi per Brunello Cucinelli che riprende fiato dopo il rally della vigilia. Ieri il titolo era stato guidato al rialzo dalle indicazioni positive arrivate dagli analisti di Stifel, ma anche dall’intonazione positiva del big francese del lusso Kering.
Tra i titoli sul fondo del Ftse Mib oggi staziona anche Terna che cede circa un punto percentuale. A pesare sul titolo il downgrade di Goldman Sachs che ha abbassato il rating a “Sell” da “Neutral”, con prezzo obiettivo ridotto a 7,6 da 7,95 euro. Nel report dal titolo “Stock picking for “Electrification Compounders” la banca d’affari Usa ha rivisto al ribasso anche le previsioni sull’Eps 2024-2028 in media del 3% l’anno.
Intanto, secondo Quotidiano Energia, che si sofferma sul tema dei tempi di consegna per cavi sottomarini, per Terna non ci sarebbero problemi per il Tyrrhenian Link, mentre qualche incertezza potrebbe esserci per l’Adriatic Link, elettrodotto da 1,3 miliardi dovrebbe entrare in esercizio nel 2028. Il bando di gara per la fornitura dei cavi di questo interconnector è stato aggiudicato a Prysmian nel settembre 2023. “Dalla tavola rotonda è emerso che, secondo Marzia Mangoni di Prysmian, arriveranno tutte assieme le richieste per i cavi (incluso l’eolico floating) – rciordano gli analisti di Equita – La complessità non sarebbe nella tecnologia dei cavi ma legata alla supply chain degli accessori e comunque il gruppo è pronto a coprire la domanda sia a livello italiano che globale di cavi per i vari scopi”.