I titoli del giorno a Piazza Affari: sotto la lente Pirelli, STM e i bancari con Banco Bpm
Prevale la cautela a Piazza Affari, come nel resto d’Europa. Sotto il peso dei bancari, l’indice Ftse Mib indietreggia dello 0,16% a quota 30.520,38 punti poco prima delle 12, in un contesto di cali in Europa. Gli operatori restano alla finestra in attesa del dato sull’inflazione americana in uscita giovedì e dell’avvio della stagione delle trimestrali a Wall Street con alcune tra le principali banche che comunicheranno i risultati finanziari venerdì 12 gennaio.
Tornando a Milano, tra le equity story di oggi c’è Pirelli, ma anche STMicrolectronics. In rosso i bancari guidati da Banco Bpm.
Pirelli, corre dopo la mossa di Tronchetti Provera
Rally di Pirelli a Piazza Affari, con il titolo del big italiano degli pneumatici che è in vetta al Ftse Mib con un rialzo di quasi il 4% a 5,168 euro sui massimi di giornata. A guidare gli acquisti la mossa di Marco Tronchetti Provera che, attraverso la sua holding Camfin, e con due operazioni distinte, ha portato la partecipazione detenuta nella società della Bicocca dal 124,1% a circa il 20,58% del capitale.
Ieri a mercati chiusi è arrivata la nota di Camfin e Mtp dalla quale si apprende che i cda di Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. (Mtp Spa), di Camfin S.p.A., di Camfin Alternative Assets (CAA), di Longmarch Holding S.r.l. e di Longmarch Holding Hongkong Ltd riuniti in data odierna, “hanno deliberato due operazioni che portano Camfin e MTP SpA a rafforzare la partecipazione in Pirelli”.
“In seguito a tali operazioni la catena di controllo che fa capo a MTP SpA – indica il comunicato – detiene una quota complessiva pari a circa il 20,58% di Pirelli, rinsaldando così il ruolo di Camfin e MTP SpA qualiazionisti stabili e ribadendo la fiducia e l’impegno nel sostenere i progetti industriali di Pirelli”.
Come sottolineano gli analisti di Equita, che confermano la raccomandazione di acquisto su Pirelli, “la sorpresa riguarda il 2,8% comprato sul mercato in quanto consideravamo già il 3,68% detenuto da Longmarch come allineato alle posizioni di MTP“. E spiegano: “Interpretiamo queste mosse come un rafforzamento del controllo diretto e indiretto su Pirelli della cordata italiana che arriva al 26,6% (sommando il 6% detenuto da Brembo, con cui permane un patto di consultazione), in attesa di capire le mosse di Sinochem (37%) e Silk Road Fund (9%).
Inoltre, sottolineano ancora gli esperti della sim che in base agli accordi al termine del lock up di 2 anni è previsto che, in assenza di proroga, MTP e Camfin possano esercitare il diritto di prelazione sulle quote di Longmarch. In caso di vendita senza prelazione resterebbe comunque il controllo di MTP SpA almeno fino al 30 giugno 2030. In caso di recesso, possibile a partire dal 30 giugno 2030, da entrambi i veicoli Camfin potrà corrispondere una somma di denaro o, in alternativa, una porzione di azioni Pirelli.
STM in panne con il settore, dopo Samsung e Microchip
Ribassi superiori al 2% per STMicroelectronics che si posiziona sul fondo del Ftse Mib. Dopo la debolezza della scorsa settimana in scia alla guidance di Mobileye anche oggi il titolo del big italo-francese di chip indietreggia sotto il peso del debole outlook del big tech asiatico Samsung. Quest’ultimo ha annunciato che l’utile operativo del quarto trimestre 2023 scenderà di circa il 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, deludendo le aspettative.
Non solo, anche Microchip, società di semiconduttori che produce microcontrollori (Mcu) per il mercato industriale, ha presentato ieri al mercato i risultati preliminari per il trimestre al 31 dicembre. L’azienda ha anticipato di attendersi un calo del 22% dei ricavi, in peggioramento rispetto alle indicazioni fornite lo scorso novembre in cui si indicava una flessione del 15%-20%. A impattare, come spiega la società, è stata una minore domanda da parte dei distributori che nel contesto economico attuale riducono ulteriormente il livello di scorte.
“Fra i titoli sotto copertura quello maggiormente esposto ai microcontrollori venduti tramite il canale distributivo per il mondo industriale è STM che è #1 nel mercato dei microcontrollori (17% share) seguito da Renesas e NXP – segnalano da Equita -. Stimiamo che per STM il business Mcu valga circa 1/4 dei ricavi di cui la maggioranza è nel mondo industriale (mentre per Infineon l’esposizione Mcu è principalmente nel mondo auto dove ha una share del 23% vs STM al 9%).
Bancari in rosso, controcorrente Mediolanum
Bancari in rosso a Piazza Affari. Come dimostra l’andamento dell’indice FTSE Italia All Share Banks che indietreggia di oltre l’1%. Tra i peggiori del comparto Bper Banca e Banco Bpm che cedono oltre il 3%, con Mps che indietreggia del 2,7%. Il tutto in un contesto in cui lo spread BTP-Bund punta nuovamente verso quota 170 punti base. In questo momento il differenziale del Btp a dieci anni e il Bund viaggia in area 168,5 punti base rispetto ai 164 punti registrati a inizio anno. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario è in salita al 3,87%.
Bisogna inoltre ricordare che per i bancari sarà una settimana ricca di spunti: venerdì verranno pubblicati i risultati finanziari di alcune big del settore Usa, tra cui JP Morgan, Bank of America e Citigroup. Il 16 gennaio verranno, invece, comunicati i numeri di Goldman Sachs e Morgan Stanley.
Mediolanum sale all’indomani dei numeri della raccolta di dicembre
Si muove controcorrente oggi Banca Mediolanum che strappa un segno positivo. Il titolo del gruppo guidato dalla famiglia Doris sale dello 0,6% circa e ha sempre nel mirino i 9 euro all’indomani dei dati di raccolta per il mese dicembre che sono stati positivi e migliori delle attese. Nel dettaglio, il mese di dicembre è stato archiviato con una raccolta netta totale di 1,22 miliardi di euro (7,13 miliardi ytd) e una raccolta netta in risparmio gestito per 655 milioni.
“La raccolta di dicembre si conferma eccellente con 1,22 miliardi di flussi totali e 655 milioni di risparmio gestito, portando la chiusura dell’anno a 7,13 miliardi di raccolta totale. Inoltre, sono particolarmente soddisfatto per i 4 miliardi raggiunti nel risparmio gestito, che a livello di settore ha visto uno degli anni più complessi del recente passato”, ha commentato Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, sottolineando come “questi risultati siano un chiaro segnale di come in questi mesi abbiamo saputo modulare la nostra offerta di prodotti amministrati e di investimento calandola in maniera ottimale per i clienti nel contesto dei tassi di interesse attuali. Ciò ha consentito, tra l’altro, di accelerare ulteriormente la crescita della base clienti, circa 185 mila i nuovi acquisiti, il 10% in più del 2022”.