I titoli del giorno a Piazza Affari: sotto la lente Leonardo, Intesa Sanpaolo e Interpump
Segno positivo a Piazza Affari, con il Ftse Mib che viaggia in questo momento a 31.010,18 punti (+0,19%). A Milano come nel resto d’Europa la stagione delle trimestrali è entrata nel vivo con i risultati finanziaria delle principali banche europee. Oggi sono usciti i conti della svizzera Ubs e in giornata sono attesi quelli di Intesa Sanpaolo, FinecoBank e Anima. Ieri la scena è stata dominata dai numeri record di UniCredit.
Intanto oggi a Piazza Affari si mettono in luce Leonardo, Generali e Interpump.
Leonardo corre in vetta al Ftse MIb
Leonardo è il miglior titolo del Ftse Mib, registrando un rialzo di oltre il 3%. Ieri l’ex Finmeccanica ha annunciato un accordo con l’Arabia Saudita per una collaborazione nell’aerospzio e difesa. Nel dettaglio, la nota recita così:
“Il ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita (MISA), l’Autorità Generale per l’Industria militare (GAMI) e Leonardo hanno annunciato ieri la firma di un Memorandum of Understanding (MoU) che ha l’obiettivo di discutere, sviluppare e valutare una serie di investimenti e opportunità di collaborazione nei settori dell’aerospazio e della difesa. L’annuncio è stato fatto in occasione del World Defence Show, in svolgimento a Riad fino all’8 febbraio”.
La società italiana precisa che “il MoU copre ampi settori nei quali Leonardo vanta consolidate competenze tecnologiche, inclusi spazio, elicotteri, sensori ed elettronica, combattimento aereo, integrazione multi-dominio, sistemi a pilotaggio remoto, tecnologie digitali, servizi e processi di industrializzazione”.
“Non ci sono ipotesi sul fatturato generabile e relativa tempistica, ma riteniamo che potenzialmente possa essere significativo data l’ampiezza dell’accordo”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy e target price di 16,10 euro su Leonardo. Da Intesa Sanpaolo sottolineano che “il MoU dovrebbe rafforzare ulteriormente i rapporti di Leonardo con l’Arabia Saudita e spianare la strada a nuovi possibili contratti e collaborazione, rilanciando così la visibilità di medio termine sull’area”.
Intesa Sanpaolo, in arrivo i conti
E dopo i numeri di UniCredit, c’è attesa a Piazza Affari per la carrellata di trimestrali del comparto finanziario prevista oggi e nei prossimi giorni. In particolare, oggi si attendono i risultati finanziari di Intesa Sanpaolo (la conference call è attesa a partire dalle ore 15). Secondo le stime degli analisti interpellati da Bloomberg indicano per il gruppo guidato da Carlo Messina un calo dell’utile netto GAAP dagli 1,9 miliardi del terzo trimestre del 2023, a 1,556 miliardi nell’ultimo trimestre dello scorso anno. In termini di ricavi complessivi per Intesa Sanpaolo sono stimati da Bloomberg pressocché stabili, a 6,346 miliardi, con l’utile operativo visto a 3,048 miliardi, rispetto ai 2,780 miliardi del trimestre precedente.
A livello di margine netto di interesse NII, la stima di Equita è di un valore di 3,8 miliardi, piatto su base trimestrale e in crescita del 25% su base annua. Uno dei capitoli più attesi è quello dividendo, dal quale potrebbero arrivare, secondo gli analisti, sorprese positive.
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Interpump, giù di oltre il 4% dopo valutazioni analisti
Seduta tinta di rosso per Interpump che cede oltre il 4% in Borsa e si muove poco sopra la soglia dei 45 euro. A frenare l’azione le valutazioni degli analisti, in particolare quelli di Intermonte che hanno tagliato la raccomandazione da outperform a neutral con target price a 51,5 euro. Anche gli esperti di Equita Sim, in vista dei conti che verranno diffusi il prossimo 14 febbraio, hanno limato “le stime di margini 2023-24 per mix di ricavi su water jetting e frenata nell’agro nell’idraulica”. Inoltre, hanno rivisto al ribasso anche il prezzo obiettivo che passa a 53 da 54 euro.
“A differenza di quanto recentemente riportato da Parker nel settore industriale, e più coerentemente con i messaggi di player come Bucher, abbiamo invece ridotto le stime di margini per entrambe le divisioni, ipotizzando ora un 24% sull’anno (+30bps a/a da +70bps precedente) e 21,7% sul quarto trimestre (-210bps a/a da -60bps precedente) per tenere conto di un mix di vendite nel water jetting più spostato sui sistemi (oltre alla diluizione della recente acquisizione) e della frenata organica nell’olio in particolare in end-markets come l’agro”, segnala ancora la sim milanese che aggiunge: “Questo ci porta a limare l’Ebitda 2023 del 2% a 540 milioni di euro (consensus 553 milioni). Sotto l’Ebitda non ci aspettiamo sorprese particolari ma incorporiamo un impatto non-cash dalla rivalutazione delle put option più simile al quarto trimestre 2022, riducendo l’utile netto del 4% a 297 milioni e l’Eps adjusted del 2% a 2,72 euro”.
Infine, Equita conferma per il 2024 le attese di un organico negativo a -2%, con olio -5% e water +6%, con un Ebitda margin che possa rimanere vicino ai livelli del 2023 (-20bps a/a al 23,8%), con una revisione dell’Ebitda del -3% a 526 milioni (consensus 551 milioni) e dell’Eps rettificato del -5% a 2,55 euro.