I titoli del giorno a Piazza Affari: sotto i riflettori il triangolo Unicredit-Mediobanca-Generali
In una giornata generalmente poco mossa per le borse europee, sui massimi dopo il rally alimentato da Nvidia, Piazza Affari spicca nel Vecchio Continente grazie agli acquisti sul settore bancario e assicurativo, che compensano la debolezza delle utilities. Tra i titoli in evidenza oggi si distinguono Mediobanca e Generali Ass, possibili protagoniste di una maxi-operazione a tre con Unicredit. Attenzione anche a Eni, che studia come valorizzare la unit Enilive, mentre Ferrari aumenta il dividendo.
Rumors su M&A tra Unicredit e Mediobanca, Generali
Fari puntati sul comparto finanziario, in scia alle speculazioni su un possibile consolidamento del settore. Stando alle indiscrezioni riportate dal quotidiano “Il Foglio”, due banche di investimento starebbero conducendo studi di fattibilità incentrati su una possibile acquisizione di Mediobanca da parte di Unicredit, attraverso un’offerta pubblica di scambio da 12 miliardi di euro con un premio del 20% per gli azionisti.
L’operazione coinvolgerebbe anche Generali, di cui Mediobanca detiene attualmente circa il 13% del capitale, quota che la rende il maggiore azionista della compagnia assicurativa e che entrerebbe così in possesso dell’istituto guidato da Andrea Orcel.
Uno scenario di questo tipo potrebbe generare reazioni a catena nel settore bancario, con Banco Bpm e Bper Banca tra le possibili protagoniste di altre eventuali aggregazioni. I portavoce di Mediobanca e UniCredit hanno rifiutato di commentare i rumors.
Eni valuta cessione quota Enilive
Poco mosso il titolo Eni, ma il colosso del settore oil & gas è da tenere d’occhio alla luce delle ipotesi in merito alla possibile Ipo, o la cessione di una quota di minoranza, della unit Enilive.
Quest’ultima ha realizzato un Ebitda di €1 miliardo nel 2023 e punta a raggiungere 1,5 miliardi nel 2026, grazie all’aumento della capacità produttiva nella bioraffinazione.
L’eventuale vendita di una partecipazione a un fondo specializzato agevolerebbe il raggiungimento di una valutazione più accurata in vista della futura quotazione.
“Il modello satellitare di Eni prevede la creazione di entità indipendenti, come Plenitude e Enilive e Var Energi, che possono essere valorizzate tramite cessioni di quote di minoranza liberando risorse per accelerare la transizione energetica”, spiega Equita Sim. “I ‘satelliti’ possono mostrare valorizzazioni superiori a quelle implicite all’interno di Eni e permetterebbero l’ingresso di investitori a cui è preclusa la partecipazione nel settore oil & gas.”
Per la Sim, “il processo di valorizzazione può essere un catalyst positivo sul titolo, in quanto Enilive potrebbe ottenere un multiplo mid/high single digit sull’EV/Ebitda, rispetto al 3x circa di Eni”
Ferrai alza il dividendo del 35%
Per finire, Ferrari ha annunciato che nell’assemblea dei Soci, in programma il 17 aprile, proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 2,443 euro per azione. Se approvata dagli azionisti la cedola, in aumento del 35% circa rispetto all’anno precedente, implicherà una distribuzione complessiva di circa 440 milioni.