I titoli del giorno a Piazza Affari: scatta Fineco con raccolta record, KO Campari
Seduta in altalena per Piazza Affari, con il Ftse Mib che poco dopo le 12 si muove in rialzo dello 0,04% a 30.421 punti. Prevale una certa cautela sui mercati in vista dell’appuntamento con l’inflazione americana previsto per domani pomeriggio, un dato che gli verrà passato al setaccio per formulare delle ipotesi sulle tempistiche dei tagli dei tassi da parte della Fed. Alle porte anche l’avvio ufficiale della stagione delle trimestrali a Wall Street (venerdì in calendario i conti di alcune big bank Usa).
Tra i singoli titoli del Ftse Mib oggi si mette in luce tra i migliori Fineco dopo i dati sulla raccolta, sotto la lente anche STMicroelectronics che ha annunciato una nuova organizzazione e nelle retrovie Campari tra i peggiori del listino milanese dopo il collocamento di nuove azioni e bond per finanziare l’acquisizione di Courvoiser.
Fineco è la migliore del Ftse Mib dopo la raccolta record
Sale di circa il 2% Fineco a Piazza Affari, con il titolo che si avvicina a grandi passi alla soglia dei 14 euro. Rialzi sostenuti dai positivi dati della raccolta di dicembre che ha raggiunto quota 1,2 miliardi, rappresentando il miglior mese del 2023.
Stando ai dati diffusi oggi, la società guidata da Foti ha registrato a dicembre una raccolta netta è stata particolarmente solida a 1.226 milioni, confermando il crescente utilizzo di Fineco come piattaforma di riferimento per tutte le necessità finanziarie, mentre l’accelerazione del numero di nuovi clienti si mantiene su livelli molto elevati raggiungendo il nuovo record da inizio anno a oltre 119mila.
L’asset mix, segnala una nota, evidenzia una componente gestita positiva per 184 milioni, favorita da 232 milioni di raccolta retail di Fineco Asset Management e nonostante i deflussi dall’assicurativo (-447 milioni). La raccolta amministrata è stata pari a -233 milioni, mentre la diretta è positiva per 1.275 milioni. Allargando lo sguardo all’intero 2023, la raccolta netta ha raggiunto 8,8 miliardi, con la componente gestita a 2,7 miliardi e l’amministrata a 8,3 miliardi. I ricavi del brokerage nel mese di dicembre sono stimati a 14 milioni (+24% rispetto alla media del periodo 2017/2019), confermandosi solidi in un mese caratterizzato dalla consueta stagionalità e da volumi particolarmente bassi. Nel 2023 la stima dei ricavi è di circa € 186 milioni, con 38,5 milioni di ordini eseguiti.
STM, al via a febbraio la nuova organizzazione: ecco i dettagli
Scambi positivi per STM dopo i recenti ribassi in Borsa in scia alle debolezza del settore tech. Oggi la società ha annunciato alcune novità in termini organizzati che entreranno in vigore dal prossimo 5 febbraio, la settimana successiva alla presentazione dei conti al 31 dicembre 2023.
Una nuova organizzazione che punterà a rafforzare l’innovazione e l’efficienza nello sviluppo di prodotto, il time-to-market e il focus sui clienti per mercato finale. Il big italo-francese dei chip precisa che verrà riorganizzata in due gruppi di prodotto (in precedenza erano tre), suddivisi in quattro segmenti di cui verranno pubblicati i risultati. I due nuovi gruppi di prodotto comprenderanno “Analog, Power & Discrete, MEMS and Sensors (APMS)“, guidato da Marco Cassis, President e membro dell’Executive Committee; e “Microcontrollers, Digital ICs and RF products (MDRF)“, guidato da Remi El-Ouazzane, President e membro dell’Executive Committee.
“Stiamo riorganizzando i gruppi di prodotto per accelerare ulteriormente il nostro time-tomarket e la velocità di innovazione ed efficienza nello sviluppo di prodotto. Ci permetterà di estrarre più valore dal nostro ampio e unico portafoglio di prodotti e tecnologie. Inoltre, stiamo avvicinandoci ulteriormente ai nostri clienti con un’organizzazione di marketing applicativo per mercato finale che aumenterà la nostra capacità di completare la nostra offerta di prodotti con soluzioni di sistema complete”, ha detto Jean-Marc Chery, President & CEO di STMicroelectronics. “Si tratta di un passo importante nello sviluppo della nostra strategia consolidata, in linea con la nostra value proposition per tutti gli stakeholder e con le ambizioni di business e finanziarie che abbiamo fissato nel 2022.”
La società ha inoltre annunciato che Marco Monti, responsabile della precedente divisione Automotive e Discrete, lascerà il suo incarico.
“Riteniamo che la nuova organizzazione possa contribuire a migliorare l’efficienza, anche se al momento è difficile quantificarne l’impatto”, commentano gli analisti di Equita che giudicano però “negativa la perdita di Marco Monti, dato che è stato determinante per il successo di STM nel settore automobilistico, anche se l’azienda dispone di un ampio team di manager per presidiare le varie aree di business”.
Campari nelle retrovie del Ftse Mib
Forti cali per Campari dopo il collocamento di azioni e bond: il titolo del big italiano del beverage cede oltre il 5%. Prima dell’avvio delle contrattazioni, Campari ha annunciato (dopo l’acquisizione di Courvoisier) l’intenzione di offrire: nuove azioni ordinarie del valore nominale di €0,01 ciascuna per un controvalore di circa €650 milioni con un collocamento riservato tramite bookbuilding accelerato e l’emissione di un importo nominale complessivo di obbligazioni convertibili senior unsecured con scadenza nel 2029 di circa €500 milioni.
La società ha precisato che i proventi netti “saranno utilizzati per finanziare l’acquisizione di Courvoiser, annunciata il 14 dicembre del 2023, e per rafforzare la posizione finanziaria, al fine di consentire una ulteriore crescita”. Il collocamento, si legge nella nota, migliorerà la struttura patrimoniale pro-forma del Gruppo accelerando il processo di deleverage e allungherà la scadenza media delle passività del Gruppo, così rafforzando ulteriormente il profilo finanziario dell’Emittente, consentendo un’ulteriore crescita.
“Secondo i nostri calcoli l’acquisizione di Courvoisier nel breve avrebbe portato la leva vicino ai livelli che il management considera come tetto massimo (3,5 volte); pertanto riteniamo che il razionale di questa operazione di financing possa essere quello di acquisire flessibilità finanziaria, eventualmente anche in vista di una possibile nuova acquisizione, come anticipato anche dal CEO in una recente intervista dopo l’acquisizione di Courvoisier”, commentano da Equita.
(In fase di scrittura)