I titoli del giorno a Piazza Affari: sale ancora Buzzi, focus su Tim

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Movimenti in lieve rialzo per le principali Borse europee in attesa degli annunci della Bce tirano il fiato sul fronte della guerra dazi. I mercati sono alla finestra in attesa delle mosse dell’istituto guidato da Christine Lagarde che dovrebbe tagliare nuovamente i tassi di 25 punti base e rivedere le proiezioni economiche, con gli investitori a caccia di indizi sulle future mosse di politica monetaria.
“La Bce dovrebbe ammorbidire nel comunicato il riferimento alla politica monetaria restrittiva – segnalano da Mps Capital Services -. Tuttavia, la Presidente Lagarde potrebbe lasciare la porta aperta ad un’ulteriore riduzione dei tassi in futuro, alla luce anche del recente rialzo dei rendimenti che comporterà un inasprimento delle condizioni finanziarie. Visto il contesto di forti vendite sui bond, potrebbe bastare poco per supportarli e far rientrare soprattutto il movimento di questa mattina”.
Si guarda poi al rinvio di un mese dei dazi sulle automobili, nell’ambito delle tariffe contro Messico e Canada, che ha parzialmente alleviato le tensioni sul commercio. Oggi è in calendario anche un summit dell’Unione europea sulla guerra in Ucraina.
A Piazza Affari, anche oggi spazio alla volatilità. Dopo un buon avvio, l’indice Ftse Mib sta limando i guadagni e ora segna solo un +0,03% a 38.531,50 punti. Tra le migliori del listino milanese anche oggi c’è Buzzi Unic, bene anche i finanziari. Giù Brunello Cucinelli.
Ancora rialzi per Buzzi
Non molla la vetta del Ftse Mib Buzzi. Dopo il rally di ieri, il titolo sale oggi del 5,2 euro e si avvicina alla soglia dei 52 euro beneficiando ancora della notizia del bazooka tedesco che prevede un maxi investimento sulle infrastrutture.
La CDU/CSU (il partito vincitore delle ultime elezioni tedesche) e la SPD (il partito al governo attualmente in carica fino al 25 marzo) hanno annunciato la più grande svolta nella politica fiscale della Germania degli ultimi decenni. Intendono, infatti, approvare importanti misure, tra cui appunto il lancio di un fondo di investimento infrastrutturale da 500 miliardi di euro da distribuire nell’arco di 10 anni.
“Sia i numeri che il cambiamento di atteggiamento sono significativi – sottolinea Felipe Villarroel, portfolio manager di TwentyFour Asset Management, una boutique di Vontobel-. Come abbiamo sostenuto in passato, la Germania deve investire di più e risparmiare di meno e, rispetto ai suoi pari del G7, si trova nella rara posizione di avere ampio margine di manovra per farlo. Sebbene siano necessari maggiori dettagli per valutare adeguatamente quale impatto potrebbero avere i cambiamenti sull’economia e quale potrebbe essere il deficit fiscale, a prima vista sembra che la maggior parte del potenziale impatto sulla crescita si farà sentire con un certo ritardo, poiché gli investimenti richiedono tempo per materializzarsi. Una stima approssimativa di JP Morgan di mercoledì mattina suggeriva che il deficit potrebbe raggiungere il 5,5% del PIL, anche se ancora una volta questo non è necessariamente il loro scenario di base, poiché sono necessarie maggiori informazioni”.
Tim tonica: ecco i temi caldi
Titolo Telecom Italia sotto la lente in Borsa dopo i conti e il ritorno all’utile. L’azione sale di quasi il 2% a quota 0,2631 euro (massimo intraday a 0,2711 euro).
Ieri il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato i risultati 2024 che confermano i dati preliminari di febbraio a livello operativo, con un importante segnale nella seconda parte del 2024 (si tratta del primo semestre post cessione della rete). Ovvero, il ritorno all’utile pari a 139 milioni di euro.
“Il gruppo conferma i risultati esaminati dal cda in sede di preconsuntivo e il miglioramento del business, post cessione di NetCo, che ha portato un significativo aumento della marginalità operativa e un ritorno all’utile consolidato nel secondo semestre dell’esercizio“, si legge nella nota del gruppo guidato da Labriola.
Nel dettaglio, per Telecom Italia il 2024 è stato archiviato con ricavi di Gruppo pari a 14,5 mld (+3,1% YoY), Ebitda AL a 3,7 mld (+10,1% YoY), Ebit di gruppo per 1,5 mld (+15,1% YoY) e con una posizione finanziaria netta after lease a 7.266 milioni. “Il risultato netto consolidato nella seconda metà del 2024, che rappresenta il primo semestre post cessione di NetCo, è stato positivo per 139 milioni di euro. Su base annua si registra una perdita che, per l’intero esercizio, è in calo del 67% anno su anno a 364 milioni”, sottolinea la società.
Intanto in settimana la società ha confermato lo slittamento dell’assemblea a fine giugno. Il cda ha, infatti, deciso di posticipare l’assemblea ordinaria degli azionisti, già programmata per il 10 aprile, al 24 giugno 2025. “Lo spostamento si rende necessario per aggiornare e completare le attività di engagement verso i soci alla luce delle recenti evoluzioni della compagine azionaria, con l’obiettivo di valorizzare al meglio l’efficienza e la completezza del confronto assembleare”, spiega Tim.