I titoli del giorno a Piazza Affari: rally di Iveco, focus su trimestrali banche con Banco Bpm e Mediobanca
Trimestrali ancora sotto la lente d’ingrandimento a Piazza Affari. Dopo la carrellata di numeri delle principali banche italiane, che restano protagoniste (ieri sono arrivati i conti di Banco Bpm, e stamattina quelli di Mediobanca), spazio anche alle indicazioni in arrivo dal comnparto industriale/automotive con la pubblicazione dei risultati finanziari al 31 dicembre 2023 di Iveco. Proprio dopo la pubblicazione dei conti il titolo Iveco è schizzato in Borsa e ora guadagna oltre il 7%.
Intanto a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si muove senza verve, registrando un +0,08 quota 31.089,09 punti.
Iveco, titolo balza in Borsa post conti. Prossimo test CMD di marzo
Iveco corre dopo la pubblicazione dei conti. Il titolo segna una crescita del 7,5% e si mantiene sopra i 10 euro per azione. Iveco prosegue così la sua corsa rialzista che lo vede tra le protagoniste del del Ftse Mib in questo primissimo scorcio di 2024 (quasi +30% da inizio anno, in base ai dati pubblicati da Borsa Italiana “maggiori performance dal 29/12/2023 “).
Per il gruppo, nato dalla scissione delle attività Commercial & Specialty Vehicles (Veicoli Commerciali e Speciali), Powertrain e dei relativi Servizi Finanziari di Cnh Industrial, il quarto trimestre del 2023 è stato archiviato con una perdita netta di 20 milioni di euro rispetto all’utile di 91 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, è sceso a 49 milioni, al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano un utile di 111 milioni. Questo risultato è stato principalmente attribuito all’impatto negativo della svalutazione valutaria in Argentina nel mese di dicembre.
In termini di ricavi consolidati, Iveco Group ha visto un incremento del 10,4%, raggiungendo i 4,877 miliardi di euro. I ricavi netti delle attività industriali sono cresciuti del 9,5%, totalizzando 4,77 miliardi di euro, superando le aspettative di 4,47 miliardi.
Indicazioni positive per l’Ebit adjusted pari a 264 milioni, in aumento di 58 milioni rispetto al quarto trimestre del 2022, con un margine del 5,4%. L’Ebit adjusted delle Attività Industriali è salito a 238 milioni dai 187 milioni di euro nel quarto trimestre del 2022) e margine del 5%, con un forte miglioramento dei prezzi durante il trimestre.
Numeri che hanno sorpreso positivamente gli analisti in termini operativi, in particolar modo l’Ebit rettificato per le attività industriali che è risultato migliore delle attese. In particolare, gli operatori guardano già al prossimo catalizzatore che sarà il Capital market day (CMD) del gruppo previsto per il prossimo 14 marzo
Capitolo cedola e buyback: ecco gli annunci della società
Sul fronte cedola, il consiglio di amministrazione di Iveco Group intende proporre agli azionisti il pagamento di un dividendo annuo di 0,22 euro per azione ordinaria, per un totale di circa 59 milioni di euro. Il dividendo proposto, precisa la società, rimane soggetto alla formale approvazione del Consiglio e all’approvazione da parte dell’annuale Assemblea degli Azionisti che si terrà il 17 aprile 2024. Se gli azionisti approveranno il dividendo annuo durante l’Assemblea, si prevede che la data di legittimazione a percepire il dividendo (record date) sarà il 23 aprile 2024, con stacco cedola (ex-dividend date) il 22 aprile 2024 e pagamento il 24 aprile 2024.
Inoltre il board sottoporrà alla stessa ai soci anche l’autorizzazione al riacquisto di azioni ordinarie fino a 10 milioni per un importo totale fino a 130 milioni di euro, subordinato alle condizioni di mercato e di business, anche a servizio dei piani di incentivazione in azioni della Società. Il programma sostituirà quello esistente (la cui scadenza è prevista per ottobre 2024) e sarà finanziato dalla liquidità del Gruppo; avrà una durata di 18 mesi a partire dall’approvazione degli Azionisti. I dettagli del programma saranno divulgati in conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti.
Banco Bpm e la sorpresa dividendo
Banco Bpm è stata una delle ultime grandi banche del Ftse Mib a comunicare i conti finanziari. Sono arrivati ieri sera mercati chiusi, con un utile netto a 1,264 miliardi di euro, in crescita dell’85% su base annua. Il margine di interesse è salito del 42% a 3,289 miliardi, mentre i proventi operativi hanno evidenziato una crescita del 14% a 5,341 miliardi.
Nel solo quarto trimestre del 2023, l’utile netto di Banco Bpm è ammontato a 321,1 milioni, stabile rispetto ai 319 milioni del trimestre precedente. Su base adjusted, gli utili sono saliti a 437,4 milioni (+27,6% a/a).
Per quanto riguarda la sorpresa cedola il board intende proporre alla prossima assemblea dei soci il pagamento di un dividendo cash per azione di 0,56 euro, al lordo delle ritenute di legge, per un ammontare complessivo di 848,5 milioni.
Conti Mediobanca, accoglienza tiepida dei mercati
Accoglienza fredda da parte dei mercati ai conti record di Mediobanca che indietreggia di quasi l’1,5%. . Il gruppo bancario guidato da Alberto Nagel ha presentato stamattina i conti relativi al primo semestre dell’esercizio archiviato a fine 2023 che vedono l’utile netto in rialzo del 10% a 611 milioni e ricavi per 1,731 miliardi di euro (+4% a/a), con un Rote 13,3% (+60bps da giugno). Il gruppo, si legge in una nota, prosegue così il suo percorso di crescita chiudendo il semestre con risultati ai livelli massimi storici. Nel semestre il margine di interesse ha sfiorato il miliardo (+18,2%, a 996,5 milioni, con l’ultimo trimestre che supera i 500 milioni, +1% t/t), e le commissioni nette si sono attestate a 422,1 milioni con una buona ripresa nell’ultimo trimestre (+35%, da 179,8 a 242,3 milioni).
La banca di piazzetta Cuccia ha inoltre messo in evidenza che “la remunerazione degli azionisti è confermata in crescita a seguito di un payout ratio del 70% cash cui si sommerà il completamento dell’esecuzione del piano di riacquisto di azioni proprie per 200 milioni”.
“Guardando ai prossimi mesi, i principali business beneficeranno di un posizionamento favorevole in una fase di inversione del ciclo dei tassi e delle nuove iniziative strategiche volte ad implementare la vision del Piano ‘One Brand-One Culture’ che vede il gruppo affermarsi come Wealth Manager”, ha dichiarato Alberto Nagel, ceo di Mediobanca.
Gli analisti di Equita segnalano che “Mediobanca resta ben posizionata in un contesto di tassi d’interesse in diminuzione, poiché le attività di Wealth management, CIB e Consumer hanno tutte un impatto positivo da questo contesto” e ricordano che “per il 2024, il Cet1 è confermato solidamente intorno al 15,5%. Sul 2024, i ricavi sono attesi confermare tasso di crescita previsto a Piano (Cagr triennale +5%), con un NII in crescita grazie al Consumer Finance, dove i margini beneficeranno della riduzione del costo del funding. Le commissioni sono attese continuare a crescere, sostenute dall’aumento del Wealth management e ripresa dell’attività di CIB”.