I titoli del giorno a Piazza Affari: Poste Italiane sale post conti, sbanda Campari
A Piazza Affari domina la stagione delle trimestrali, con numerose big del Ftse Mib che sono alle prese con la pubblicazione dei conti del secondo trimestre. Prima dell’avvio delle contrattazioni sono arrivati i numeri di Poste Italiane che hanno convinto il mercato, il titolo sta, infatti, salendo di oltre il 3% e ha rimesso nel mirino i 13 euro. Focus in giornata sui conti di Intesa Sanpaolo, ma anche su quelli di Leonardo in arrivo a mercati chiusi.
Intanto Piazza Affari prevale anche oggi una certa cautela, con l’indice Ftse Mib che sta tornando a guardagnare terreno e ora si muove in area 33.839,43 punti (+0,6%).
Poste corre post conti
Poste Italiane si mette oggi in evidenza tra i migliori titoli del Ftse Mib, forte di una crescita di quasi il 4%. A guidare i rialzi del gruppo i solidi risultati finanziari e la decisione di rivedere al rialzo la guidance del risultato operativo (Ebit) adjusted a 2,8 miliardi di euro.
“Da inizio anno, la performance continua ad essere solida in tutti i settori, con un’ulteriore accelerazione dei trend positivi nel secondo trimestre del 2024. Come sempre, rimaniamo concentrati sul mantenere la disciplina nell’esecuzione del piano strategico Connecting Platform”, ha commentato l’a.d. del gruppo Matteo Del Fante che ha poi aggiunto: “I solidi risultati del primo semestre insieme alla maggiore visibilità sull’evoluzione della base dei costi, supportano la rivisitazione al rialzo della guidance del Risultato operativo (Ebit) adjusted per l’intero anno 2024 a 2,8 miliardi”.
Entrando più nel dettaglio dei conti della prima parte dell’anno, Poste Italiane ha archiviato il primo semestre del 2024 con un utile netto superiore a 1 miliardo di euro.
Nel secondo trimestre del 2024 l’utile netto è stato pari a 525 milioni. I ricavi di gruppo sono ammontati nella prima parte dell’anno a 6,2 miliardi, con una crescita underlying del 7,3% su base annua. Nel solo secondo trimestre il fatturato si è attestato a a 3,1 miliardi, con un rialzo underlying dell’8,7% su base annua, “trainati da una solida performance di corrispondenza e pacchi, dal margine di interesse e dai pagamenti”.
Fioccano post conti i commenti degli analisti. Tra cui quelli di Equita che mantengono la raccomandazione buy su Poste e commentano così i conti: “Solidi risultati secondo trimestre complessivamente migliori delle nostre attese. Guidance Ebit 2024 rivista leggermente al rialzo”. E poi ricordano: “la comparazione su base annua è influenzata: dal secondo trimestre 2023 che aveva beneficiato da un capital gain relativo a Sennder per 109 milioni di euro e l’impatto per 37 milioni rispetto ai 40 attesi dalla contribuzione al Fondo di garanzia assicurativo. Al netto di questi elementi, l’Ebit risulterebbe in crescita di oltre 13% su base annua”.
Gli esperti di Jefferies scrivono: “Spunti interessanti dalle diverse divisioni. Servizi finanziari e assicurativi hanno superato ampiamente le aspettative del consensus. Inoltre, i ricavi sono stati superiori alle aspettative grazie alla buona tenuta dei volumi della posta e ai volumi dei pacchi più forti delle attese”.
Anche Citi si sofferma sui conti del gruppo guidato da Del Fante e, in particolare, sottolinea come Poste abbia “registrato un utile netto migliore del previsto (+5% rispetto al consenso) ma anche un Ebit (+10% rispetto al consenso principalmente su ricavi migliori e costi in linea)”. Gli esperti della banca Usa, che confermano la buy e il target price di 13 euro sul gruppo, vedono tre aspetti positivi chiave nel set di risultati presentati oggi. “L’accordo con il sindacato sul nuovo contratto collettivo di lavoro (che si traduce in stipendi più alti e maggiore flessibilità, favorendo la trasformazione logistica come pianificato), miglioramento delle performance della divisione servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione e ancora una volta una revisione al rialzo delle previsioni”, indicano da Citi.
Campari sbanda dopo semestrale
Brusca accelerazione ribassista per Campari dopo la pubblicazione dei risultati semestrali inferiori alle attese in termini di Ebitda. Il titolo cede ora oltre il 7%, fallendo un tentativo di rimbalzo.
Il primo semestre 2024 è stato archiviato con vendite nette in aumento del 3,8% a 1,52 miliardi di euro, mentre l’Ebit rettificato è stato di 360 milioni (+0,1%, con una crescita organica del +2,1% e l’Ebitda rettificato ha raggiunto quota 418,8 milioni (+1,9%. organicamente +3,5%). Nel semestre in esame l’utile netto di Gruppo è stato di 219,7 milioni, in aumento con una variazione totale del +1,3%. Il consensus Bloomberg indicava un Ebitda rettificato semestrale di 426,4 milioni e un Ebit adj. di 361,1 milioni.
“Nella restante parte dell’anno, ci aspettiamo di continuare a sovraperformare facendo leva sulla forza dei nostri brand che competono in categorie in crescita. Il settore sta attualmente registrando un’attenuazione delle dinamiche di mercato con un aumento della pressione competitiva sui prezzi nei mercati principali, mentre la situazione macroeconomica rimane volatile. Ci aspettiamo che su base annuale la nostra capacità di espandere il margine lordo sia influenzata da alcune condizioni temporaneamente sfavorevoli (come il meteo avverso che impatta gli aperitivi con elevata marginalità e l’effetto del rinnovo dei contratti dell’agave) generando da un lato un mix delle vendite svantaggioso dall’altro uno spostamento dei benefici attesi relativi ai costi di produzione nel prossimo anno. Per il medio termine, rimaniamo fiduciosi sulla nostra capacità di mantenere uno slancio positivo dei brand e una crescita profittevole con costante espansione del margine operativo”, commenta Matteo Fantacchiotti, ceo di Campari.