Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: occhi su piano Hera

I titoli del giorno a Piazza Affari: occhi su piano Hera

23 Gennaio 2025 12:17

Seduta positiva ma senza particolari sussulti per le principali Borse europee, che sono in attesa di spunti. Tra i più attesi della giornata l’intervento del neo eletto presidente degli Usa, Donald Trump, che si collegherà con Davos alle 17 ora italiana, in una seduta che vede pochi dati macro di rilievo. Gli investitori sono proiettati alla settimana prossima carica di spunti macro e societari (le riunioni di Fed e Bce, ma anche la tornata di trimestrali in arrivo dalle big Usa).

“Prosegue una settimana povera di dati/eventi, ma in questo vuoto i mercati azionari continuano a spingere verso i massimi storici della fine dell’anno scorso, grazie principalmente ad un buon flusso di notizie micro (utili quarto trimestre e spinta sul tema AI)”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services.

A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si muove in rialzo di circa lo 0,4%, avvicinandosi nuovamente alla soglia dei 36mila punti sostenuto dal buon andamento dei bancari e dalle utility come Snam che avanza all’indomani della presentazione del nuovo piano. Sotto la lente il piano industriale di Hera.

Hera e il nuovo piano: ecco i dettagli

Dopo un buon avvio di seduta, Hera sta limando i rialzi nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale al 2028. Poco dopo le 12, il titolo sale ma solo dello 0,3% a 3,462 euro (massimo intraday a 3,52 euro). Un nuovo piano che oltre 5 miliardi di euro di investimenti quinquennali lordi, con il 61% degli investimenti che sarà destinato ai business regolati, mentre il restante 39% sarà riservato ad alimentare la crescita dei business a mercato. Alle reti sarà dedicata oltre la metà degli investimenti (2,5 miliardi pari al 54%). Inoltre, circa l’8% delle risorse servirà per cogliere eventuali opportunità di crescita esterna.

Sotto la lente anche i target relativi alla politica di dividendi, con la cedola prevista in crescita del 21% e un rendimento medio annuo di circa il 5%. A livello finanziario, Hera indica una “crescita strutturale” del Mol a 1,7 miliardi, con un ritorno sul capitale investito netto è visto al 9,5%. L’utile netto per azione è atteso in crescita di circa il 6% medio annuo, sostenendo così l’aumento dei dividendi, per arrivare a 17 centesimi di euro al 2028 (+21% rispetto all’ultimo dividendo pagato).

Migliori delle attese i risultati preliminari per il 2024, con un Mol previsto superiore a 1.550 milioni di euro, rispetto ai 1.495 milioni del 2023. Dati che portano la società a rivedere al rialzo la politica del dividendo: si prevede di proporre al Consiglio di amministrazione una distribuzione del dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto alla cedola di competenza 2023 pagata nel 2024 e che si confronta con la previsione di crescita del 3,5% del precedente Piano industriale (14,5 centesimi).

L’accordo con Aimag

Intanto ieri i cda di Aimag (partecipato da 21 comuni distribuiti nelle province di Modena e Mantova) e Hera hanno approvato la sottoscrizione dell’accordo quadro che darà il via a una nuova fase del progetto di partnership industriale fra le due realtà. Nel dettaglio, l’accordo prevede per i prossimi mesi un aumento di capitale in natura mediante il conferimento ad Aimag, da parte di Hera, di una partecipazione di circa il 45% di una newco che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Modena attualmente di competenza Hera. A seguito dell’aumento di capitale in natura, precisa la nota, la partecipazione di Hera in Aimag salirà dall’attuale 25% a circa il 41%, acquisendo il governo industriale utile a realizzare le sinergie attese, mentre i Soci Pubblici manterranno la maggioranza della proprietà di Aimag con il 51%.