I titoli del giorno a Piazza Affari: occhi puntati su Saipem, Generali e Ferrari
Fino a qui seduta in verde a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che, nonostante il timido progresso di oggi (+0,3%), permane da oltre un mese e mezzo in un ristretto trading range di circa 600 punti.
Il sentiment degli operatori sta beneficiando della seduta della vigilia a Wall Street, con l’indice S&p 500 che ieri ha chiuso gli scambi aggiornando nuovamente i suoi massimi storici (4.927 punti), ma anche da alcuni dati macroeconomici e conti trimestrali sopra le attese.
Intanto, tra gli operatori cresce l’attesa per il meeting della Fed di domani, con le aspettative del mercato che non si attendono alcuna variazione sui tassi di intesse, mentre per la riunione di marzo le attese sono per una probabilità superiore al 45% di vedere già a un primo taglio dei tassi.
Tra i titoli da monitorare per la seduta di oggi troviamo i titoli del comparto industriale e petrolifero. In particolare, occhi puntati su Generali, Ferrari e Saipem.
Saipem crolla dopo incidente in Australia
A Milano, seduta in profondo rosso per Saipem che dall’avvio degli scambi è stato affossato dalle vendite e adesso mostra un calo di oltre il 10% a quota 1,35 euro ad azione.
Le vendite di oggi arrivano in scia all’incidente che si è verificato in Australia, dove la multinazionale dell’energia Woodside, nelle scorse ore ha interrotto l’installazione di un importante gasdotto offshore per il suo progetto sul gas di Scarborough da ben 18 miliardi di dollari. L’interruzione dei lavori è arrivata dopo che “lunedì si è verificato un grave incidente che ha provocato un buco nel gasdotto”.
L’incidente, come riferisce WAtoday, sarebbe stato provocato dalla nave installatrice del gasdotto Castorone (controllata da Saipem) che avrebbe perso il controllo del gasdotto che stava installando al largo della costa di Pilbara (Australia), costringendo l’evacuazione dei lavoratori e danneggiando il gasdotto.
Queste news sono bastate per scatenare le vendite sul titolo, con il suo andamento grafico che ha subito una brusca sterzata. In particolare, come vediamo dal grafico su time frame daily (qui sotto), Saipem dopo aver archiviato gli scambi ieri a quota 1,5 euro ad azione, questa mattina ha avviato la seduta con un gap down aprendo gli scambi già in rosso di circa il 4% a 1,45 euro, per poi proseguire la debolezza fino ad essere anche sospesa per eccesso di ribassi.
Dal punto di vista tecnico, questa mattina, il titolo ha rotto al ribasso le aree di supporto dinamico offerte prima dalla media mobile a 50 giorni (linea blu sul grafico) e poi quella data dalla media mobile di più lungo respiro a 200 giorni (linea arancione sul grafico).
Ma non solo, i prezzi hanno proseguito ulteriormente al ribasso giungendo così fino al test dell’area supportiva a quota 1,26 euro (linea verde sul grafico), un livello che come vediamo dal grafico anche nella seconda metà dello scorso anno ha permesso ai prezzi di rimbalzare. Ecco che la tenuta di quest’ultima area di supporto potrebbe favorire un rimbalzo tecnico dei prezzi con target al rialzo inizialmente posto sopra a 1,4 euro, livello da cui transita la media a 50 giorni.
In ogni caso, al momento debolezza su tutto il comparto oil (Brent sotto 82 dollari al barile), con particolare ribassi su Tenaris ed Eni.
Genarali annuncia un buyback da mezzo miliardo
Seduta volatile e al momento sotto la parità per Generali Assicurazioni con il Gruppo, che in occasione dell’Investor day, ha annunciato un buyback pari a € 500 milioni, aggiornando anche la comunità finanziaria sulle recenti acquisizioni, sul business puro rischio e malattia e sulla gestione della cassa e del capitale del Gruppo.
Nel dettaglio, il piano di riacquisto azioni proprie sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti di aprile e, una volta ricevute tutte le autorizzazioni, partirà durante il 2024.
Dal punto di vista grafico, il titolo Generali Assicurazioni, dopo aver raggiunto in intraday nella seduta di ieri il massimo di periodo sopra a quota 20,6 euro ad azione, questa mattina ha invertito la direzione rompendo al ribasso il supporto statico di breve periodo a quota 20,5 euro, e mettendo così a segno una configurazione grafica chiamata Bearish Engulfing (non ancora confermata).
In caso di proseguimento della debolezza di breve periodo, sarà da monitorare la tenuta della successiva area di supporto a quota 20,2 euro, in quanto se ciò si dovesse realizzare allora il titolo potrebbe tornare nei pressi dell’area supportiva psicologica a 20 euro ad azione.
Come vediamo infatti dal grafico su time frame giornaliero qui sopra, l’area dei 20 euro è un livello che una volta che è stato rotto al rialzo e con volumi di contrattazione in aumento a metà gennaio di quest’anno, ha dato ulteriore spinta rialzista al titolo che è tornato così nelle scorse sedute sui livelli di prezzo massimi dall’aprile 2022.
Ferrari rialza la testa e mette nel mirino i 325$
A Piazza Affari, occhi puntati anche su Ferrari, con il titolo che al momento si trova tra i best performer dell’indice Ftse Mib con un progresso di circa un punto percentuale. Gli acquisti di oggi potrebbero beneficiare anche dell’indiscrezione riportata da MF secondo cui il cavallino rampante starebbe pensando di riportare la sede legale in Italia, abbandonando così l’Olanda, Paese che la ospida dallo scorso anno.
Dal punto di vista tecnico, con gli acquisti messi a segno dalla seduta di venerdì scorso e amplificati con gli acquisti di oggi, è migliorato il quadro grafico, con il titolo che ha messo a segno un rimbalzo tecnico dall’area supportiva a 305 dollari ad azione, giungendo così in prossimità dell’area di resistenza dinamica data dalla media a 50 giorni (linea blu sul grafico).
In tal senso, un deciso breakout di tale livello, unito ad un eventuale breakout rialzista della resistenza statica a 325 dollari ad azione potrebbe favorire ulteriori acquisti sul titolo che metterebbe così nel mirino l’area di resistenza a 346 euro, livello che coincide con i massimi storici raggiunti a metà dicembre dello scorso anno.
La tendenza sul titolo è ampiamente positiva, con i prezzi che sono ancora distanti oltre l’8% dalla media mobile principale a 200 giorni (linea arancione sul grafico), con l’indicatore di direzione Parabolic Sar che oggi ha virato in direzione long.
Intanto, gli investitori sono già in attesa dei conti trimestrali di Ferrari che saranno pubblicati il prossimo primo di febbraio prima dell’apertura degli scambi. Da questo punto di vista, le attese degli analisti riportate da Bloomberg, per il 2023 vedono ricavi per il 2023 ricavi per €5,95 miliardi, in aumento del 16,7% rispetto al 2022, con un Ebitda di €2,28 miliardi (+28,5%), un Ebit di €1,61 miliardi (+31%) e un EPS adjusted di 6,71 euro per azione (+32%).
In particolare, il quarto trimestre dovrebbe evidenziare entrate per 1,5 miliardi di euro, in crescita del 10% su base annua.