I titoli del giorno a Piazza Affari: Nexi debole, Mfe corre
Seduta all’insegna della cautela per Piazza Affari. Dopo un avvio positivo, l’indice Ftse Mib indietreggia ora dello 0,13% circa a quota 33.185,16 punti in una giornata in cui gli investitori sono alle prese con l’analisi dei numeri trimestrali di Nvidia.
Il colosso Usa dell’intelligenza artificiale ha annunciato ieri a mercati chiusi i conti del terzo trimestre fiscale 2025, con utili e ricavi in forte crescita e migliori delle attese. Anche la guidance per il trimestre in corso ha battuto le attese ufficiali, ma non sembra avere appagato le elevate aspettative degli analisti che continuano ad alzare l’asticella sempre più quando si parla di Nvidia, i cui risultati sono considerati un vero e proprio termometro dello stato di salute dell’industria dei chip.
“L’evento maggiormente atteso della settimana, ossia la trimestrale di Nvidia, per il momento non ha prodotto movimenti di rilievo sul mercato dato che le quotazioni sono calate in after-hour di poco più del 2% (le opzioni prezzavano un movimento implicito dell’8%). Il ribasso delle quotazioni è da imputare a risultati che, pur battendo il consenso di mercato per il trimestre passato e quello corrente, non hanno superato la parte alta delle stime degli analisti. Tuttavia, il messaggio che giunge dal colosso tecnologico è che la domanda di chip legata all’intelligenza artificiale resta robusta”, commentano gli strategist di Mps Capitala Services.
Tra i singoli di Piazza Affari, attenzione a Nexi e Leonardo rispettivamente la peggiore e migliore del Ftse Mib. Fuori dall’indice principale, corre Mfe all’indomani dei conti.
Nexi sul fondo, tra i migliori Leonardo
Scambi in rosso per Nexi che cede circa il 3% a Piazza Affari. Secondo quanto riportato da Radiocor, che cita un analista, il comparto dei pagamenti digitali è in panne sui mercati europei. Lo dimostra l’andamento della francese Worldline sta perdendo quasi il 5% sul listino francese. L’esperto spiega che “il settore soffre sia il fattore congiunturale di rallentamento dell’economia e dei consumi, ma anche l’aspetto strutturale del rischio dell’aumento della concorrenza dei mezzi di pagamento alternativi”.
Tra gli spunti rialzisti c’è Leonardo ma anche Saipem che salgono dello 0,9% circa. Ques’ultima è supportata dalle positive performance del petrolio Brent che sale sopra la soglia dei 74 dollari al barile.
Mfe protagonista
Fuori dal paniere principale, il mercato plaude ai conti di Mfe (Mfe A +4,7% e Mfe B +4,16%). Il gruppo televisivo guidato da Piersilvio Berlusconi ha annunciato stamattina i conti dei primi nove mesi del 2024 che vedono i ricavi oltrepassare la soglia dei 2 miliardi di euro (+7,7%), con i ricavi pubblicitari lordi che hanno raggiunto 1,943 miliardi (+6,5%). Il risultato operativo (Ebit) ha mostrato una crescita del 28,7% a 126,6 milioni e l’utile netto si è attestato a 88,7 milioni (escludendo il contributo di ProsiebenSat), con un incremento del 38,7% rispetto ai primi nove mesi 2023. Indicazioni positive anche in termini di debito, con l’indebitamento finanziario netto che è passato da 902,8 milioni a 718,6 milioni, “nonostante la distribuzione di 140 milioni di dividendi nel mese di luglio”.
“I ricavi pubblicitari complessivi del Gruppo nel quarto trimestre sono attesi in territorio positivo, con una crescita di fine anno di circa il 5%, significativamente superiore alle aspettative”, si legge nella nota di Mfe.