I titoli del giorno a Piazza Affari: lusso e UniCredit corrono, in rosso Saipem ed Eni
Seduta positiva per i listini europei, Piazza Affari compresa, che avanzano grazie alle buone performance dei listini asiatici in scia alle misure di stimolo all’economia. A Milano, l’indice Ftse Mib avanza dell’1,3% circa a 34.285,56 punti, tra i migliori del Vecchio continente in compagnia del Cac40.
Una giornata in cui si mette in evidenza il comparto del lusso, con Moncler che sale di quasi il 6%. Nelle retrovie due big del comparto oil di Piazza Affari come Saipem ed Eni.
Lusso ancora in evidenza, allunga il passo UniCredit
Con rialzi di quasi il 6% Moncler e Brunello Cucinelli si prendono la vetta del Ftse Mib. I due titoli italiani spingono sull’acceleratore in scia alle misure di sostegno all’economia cinese in compagnia di altre big del comparto in Europa, come le francesi Kering e Lvmh che salgono rispettivamente de. I titoli del lusso, legati all’andamento della domanda cinese, stanno così recuperando terreno dopo le recenti deboli performance in Borsa.
Come sottolineava ieri Gabriel Debach, market analyst di eToro:
“è stato il mercato europeo a beneficiare maggiormente dei venti favorevoli provenienti dalla Cina, grazie alla forte esposizione delle aziende europee, soprattutto nei settori del lusso e dell’automotive. Per la seconda giornata consecutiva, lo Stoxx 600 ha sovraperformato l’S&P 500 americano, un segnale di solidità che però sembra in contrasto con i dati più recenti provenienti dall’economia reale europea”.
UniCredit avanza, domani incontro con vertici Commerzbank
Tra i migliori titoli del Ftse Mib si fa largo anche Unicredit. A dare gas all’azione della banca italiana le dichiarazioni di Bettina Orlopp, ceo designata di Commerzbank, che ha fatto sapere che domani si terrà la prima tornata di colloqui con UniCredit. Si tratta dei primi annunci da quando è stata nominata alla guida della banca tedesca, entrata nelle mire del gruppo guidato da Andrea Orcel.
Ricordiamo che a settembre sono arrivati i primi annunci di UniCredit sulla banca tedesca: il primo passo è stato l’acquisto di una quota del 9% della banca tedesca, annunciato lo scorso 11 settembre, il secondo (arrivato lo scorso 23 settembre) vede UniCredit incrementare la sua partecipazione nell’istituto tedesco al 21% con la sottoscrizione di strumenti finanziari aventi oggetto una partecipazione pari all’11,5% che va a sommarsi al 9% comunicato in precedenza. Non solo, la banca italiana ha presentato alla Bce l’istanza per salire fino al 29,9%.
“Manterremo un atteggiamento aperto e valuteremo tutte le opzioni che abbiamo sul tavolo”, ha dichiarato Orlopp.
Il consiglio di sorveglianza e il comitato esecutivo di Commerzbank hanno aggiornato la strategia al 2027. L’istituto bancario tedesco spiega che nei prossimi anni la profittabilità migliorerà ulteriormente, con un aumento degli utili. Più nel dettaglio, vede “Return on Tangible Equity (RoTE) di oltre il 12% nel 2027” e “una decisa crescita degli utili oltre la soglia dei 3 miliardi di euro”.
Big oil in affanno a Milano, petrolio in rosso con rumors Arabia
Titoli petroliferi in sofferenza oggi in Borsa. Tra tutti spiccano i cali di Saipem ed Eni che cedono in un contesto in cui il petrolio ha innescato la retromarcia.
Il petrolio Brent indietreggia di oltre il 2% e si muove poco sopra i 71 dollari al barile in scia alla notizia che l’Arabia Saudita starebbe valutando un aumento della produzione da dicembre. Secondo quanto anticipato da “The Financial Times“, l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, intende allontanarsi dal suo obiettivo di prezzo di 100 dollari al barile, ponendo le basi per un aumento della produzione.
“Le notizie suggeriscono che il petrolio libico potrebbe presto tornare sul mercato, aumentando ulteriormente l’offerta. Allo stesso tempo, i mercati sono sempre più scettici sull’efficacia delle misure di stimolo di Pechino nel rilanciare l’economia cinese in difficoltà, il che ha smorzato le speranze di una ripresa della domanda globale di greggio. Con l’aumento dell’offerta e l’incertezza della domanda, i prezzi del petrolio potrebbero subire ulteriori pressioni al ribasso nel breve periodo“, commenta Ricardo Evangelista, analista senior di ActivTrades.