I titoli del giorno a Piazza Affari: Leonardo sale, debolezza per Prysmian
Sale l’attesa sui mercati per l’Election Day di domani 5 novembre. Gli investitori hanno gli occhi puntati sugli Stati Uniti, e attendono il nome del nuovo inquilino della Casa Bianca tra la dem Kamala Harris e il Repubblicano Donald Trump. In attesa della lunga notte elettorale, c’è anche un altro tema: il nome potrebbe non arrivare subito (come avvenne nel 2000 o nel 2020, quando Joe Biden sconfisse Trump), con un esito che in ogni caso tiene tutti con il fiato sospeso.
“Oggi la seduta sarà ancora caratterizzata dagli ultimi aggiustamenti del posizionamento in vista di conoscere le prime indicazioni da alcuni Stati chiave, quali Georgia e Nord Carolina, che saranno i primi a chiudere i seggi questa notte all’una ora italiana. Il tema elezioni sarà naturalmente quello dominante, ma nel pomeriggio il mercato guarderà con attenzione anche alla pubblicazione dell’ISM servizi, che rappresenta il settore che finora ha sostenuto la crescita USA“, segnalano oggi gli strategist di Mps Capital Services.
In questo clima Piazza Affari è al palo, con l’indice Ftse Mib che è fermo al momento a quota 34.538,75 punti. Tra i titoli in evidenza sul listino Leonardo, debolezza per Prysmian.
Leonardo in vetta al Ftse Mib
Leonardo sale in Borsa in attesa della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre previsti per il prossimo 7 novembre. Il titolo del gruppo della Difesa segna in questo momento un rialzo di oltre il 2%. Con un rialzo di quasi il 50% il titolo Leonardo è tra i migliori dieci titoli del Ftse Mib da inizio anno.
In vista del test conti di giovedì, il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg si attende ricavi in crescita dell’11,6% a 3,77 miliardi di euro, con un Ebitda di 382 milioni (-11,2%) e un Ebit di 228 milioni (+6,7%). Il margine Ebita è previsto pari al 6,4%.
Per il full year 2024, le stime indicano un giro d’affari di 16,89 miliardi, un margine Ebita dell’8,6% e un utile operativo di 1,32 miliardi.
Prysmian debole, arriva downgrade di Morgan Stanley
Seduta all’insegna della debolezza per Prysmian che ha incassato il downgrade di Morgan Stanley, con il titolo che cede solo lo 0,06% a 63,8 euro in recupero rispetto alle prime battute di giornata quando è scivolato sotto la soglia dei 63 euro. Gli analisti della banca d’affari Usa hanno tagliato la raccomandazione su Prysmian da overweight a equal-weight, dando anche una sforbiciata al target price che passa da 70 a 66 euro.
“Prysmian è ben preparata per il 2025, in scia ai ‘venti positivi’ derivanti dalla nuova capacità, dalle sinergie di acquisizione e dalla ripresa del settore telecomunicazioni – scrivono gli esperti nel report odierno dal titolo “As good as it gets. Downgrade to Equal-weight” -. Tuttavia, prevediamo un rallentamento della crescita dell’Ebitda nel periodo 2026-27″. Morgan Stanley ricorda che Prysmian annuncerà i conti 2024 il prossimo 25 febbraio, con la nuova guidance per il 2025. “Il nostro scenario base è che la società porti verso un Ebitda 2025 di 2,3-2,4 miliardi di euro”, segnalano gli esperti.
Presentando i conti trimestrali, Prysmian ha annunciato al mercato che il prossimo Capital Markets Day si terrà a New York il prossimo 26 marzo, con nuovi obiettivi per il 2028. La società ha inoltre posto l’accento nel corso dell’ultima conference call relativa ai risultati per il terzo trimestre che sta valutando una doppia quotazione negli Stati Uniti e che avrebbe preso una decisione sull’argomento entro i prossimi due mesi. “La doppia quotazione potrebbe essere un catalyst modestamente positivo per il titolo se andasse avanti, ma non così sorprendente poiché è stato ampiamente annunciato”.
Sempre oggi il titolo Prysmian è finito sotto la lente di Barclays che ha migliorato il target price a 76 da 74 euro, mantenendo il rating overweight. Gli analisti inglese pongono l’accento “sulla agilità strategica” di Prysmian” e vedono “un ulteriore potenziale di rivalutazione e una crescita interessante”.