I titoli del giorno a Piazza Affari: Leonardo guida i rialzi, Mps volatile dopo mossa Mef
Una seduta ad alta volatilità a Piazza Affari, con volumi ridotti in vista del lungo ponte per le festività di Pasqua (Borse chiuse, compresa quella di Milano, nella seduta di venerdì 29 marzo e lunedì primo aprile). A metà seduta l’indice Ftse Mib mostra un moderato rialzo dello 0,15% a quota 34.745,98 punti.
“Continua il clima pre-festivo sui mercati, con i volumi molto contenuti e movimenti che probabilmente sono condizionati dai ribilanciamenti di fine trimestre”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services.
Intanto a Piazza Affari tra i titoli in evidenza oggi c’è Monte dei Paschi di Siena ma anche Leonardo, sul fondo invece staziona Bper Banca.
Leonardo, ancora acquisti
Ancora acquisti sul titolo Leonardo che si posiziona in vetta al Ftse Mib, viaggiando sopra la soglia dei 23 euro. L’azione dell’ex Finmeccanica continua a macinare rialzi, portando il saldo da inizio anno a +56% circa alle spalle di Iveco più distaccata con un +72%. Ieri i big europei del settore della Difesa, tra cui Leonardo, hanno beneficiato delle positive indicazioni sul comparto arrivate da JPMorgan. In un report a cura dell’analista David Perry si attende una forte crescita degli utili, ma anche un potenziale rialzo delle stime da parte del consensus e re-rating delle azioni. Non bisogna dimenticare poi che il comparto resta sotto i riflettori in scia alle tensioni geopolitiche: la settimana è, infatti, iniziata all’insegna degli acquisti per i titoli della Difesa dopo l’attentato a Mosca.
Mps in altalena dopo collocamento Mef
Seduta decisamente volatile per Mps in Borsa che, dopo un avvio in profondo rosso, ha risalito la china e adesso cede solo lo 0,33%. Sotto la lente la notizia del nuovo collocamento da parte del Tesoro. È di ieri sera la nota del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) in cui comunica al mercato di avere perfezionato la vendita di 157.461.216 azioni ordinarie della banca senese, pari al 12,5% del capitale sociale attraverso un “accelerated book building – ABB” riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri. La domanda raccolta è stata pari a oltre tre volte l’ammontare iniziale.
Stando ai numeri principali del nuovo blitz del Tesoro, il corrispettivo per azione è stato di 4,15 euro per un controvalore complessivo pari a circa 650 milioni di euro, con uno sconto pari al 2,49% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della banca registrato ieri. Un’operazione che porta così la partecipazione del Tesoro dal 39,23% al 26,73% del capitale.
Gli analisti di Equita rimarcano come il piazzamento di un’ulteriore quota di Mps “non sia inatteso”. In generale, gli analisti della sim mettono in evidenza che la riduzione della partecipazione da parte del governo “rende teoricamente Mps maggiormente contendibile, tuttavia non escludiamo che – in assenza di compratori interessati – il Mef possa negoziare con Ue un’uscita completa dopo il 2024“.
Bper, oggi ritraccia
Sul fondo del listino c’è in questo momento Bper che ritraccia dopo i rialzi della vigilia. Il titolo della banca emiliana cede, infatti, l’1,6% circa. Ieri la società ha comunicato che, in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione per il prossimo triennio (deliberato dall’Assemblea dei soci del 19 aprile 2024), sono state depositate tre liste. Quella presentata da Unipol Gruppo (titolare di una quota pari al 10,533% del capitale) è composta da 7 candidati, tra cui Gianni Franco Papa che potrebbe essere il futuro nuovo ceo. A quella di Unipol si aggiunge anche la lista depositata da Fondazione di Sardegna (titolare di una quota pari al 10,199% del capitale sociale), composta tra gli altri da Antonio Cabras.
La terza lista è quella presentata congiuntamente da un gruppo di investitori istituzionali e gestori di attivi, titolari complessivamente di una quota pari all’1,1536% del capitale sociale, composta da 3 candidati: ossia Silvia Elisabetta Candini, Andrea Mascetti, e Piercarlo Giuseppe Italo Gera.