I titoli del giorno a Piazza Affari: in rialzo banche con Mps e Intesa, Prysmian in pausa
Seduta di rialzi, seppur moderati, per Piazza Affari che, come gli altri indici europei, mostra una certa cautela in vista dei dati chiave in uscita venerdì 31 maggio. Si tratta in particolare del dato preliminare dell’inflazione della zona euro e del deflatore Pce per gli Stati Uniti. Entrambi i dati rappresentano dati che verranno seguiti da vicino dalla Banca centrale europea (Bce) e dalla Federal Reserve (Fed) in ottica delle future mosse sui tassi.
Intanto la Bce ha pubblicato il sondaggio sulle aspettative d’inflazione 1-5 anni. Dalla pubblicazione è emerso il tasso medio dell’inflazione percepita negli ultimi 12 mesi è rimasto invariato al 5%. Le aspettative mediane sul trend dell’inflazione nei prossimi 12 mesi sono scese al 2,9% dal 3% di marzo (si tratta del livello più basso da settembre 2021)). Allo stesso tempo, le aspettative mediane sull’inflazione a tre anni sono passate al 2,4%, dal 2,5% di marzo.
Tornando a Piazza Affari, in questo momento l’indice Ftse Mib si muove in area 34.825,11 punti (+0,18%). Da monitorare il comparto bancario che sta accelerando, guidato tra gli altri da Monte dei Pachi di Siena, Bper Banca e Intesa Sanpaolo. Debolezza, invece, Prysmian.
Banche tornano a correre, capeggiate da Mps
I titoli del comparto tornano a correre a Piazza Affari, con Mps che guida i rialzi. Il titolo del gruppo bancario senese è in vetta al Ftse Mib, forte di un progresso del 2% e vicina alla soglia dei 5 euro, resta sotto i fari per il tema del consolidamento bancario. Sul podio anche Bper e Intesa Sanpaolo. Per la banca guidata da Carlo Messina sotto la lente l’annuncio dell’avvio del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento, per un valore complessivo massimo di 1,7 miliardi di euro e un numero di azioni ordinarie non superiore a 1.000.000.000. L’operazione di buyback ha ricevuto il via libera della Bce con comunicazione dello scorso 11 marzo.
Buyback Intesa, l’avvio il 3 giugno: i dettagli
Il piano di buyback di Intesa Sanpaolo, che potrà essere effettuato anche in parte e/o in via frazionata, verrà avviato il 3 giugno 2024 e si concluderà entro il 25 ottobre 2024, nel rispetto dei termini autorizzati dall’assemblea, che in particolare prevedono l’acquisto delle azioni proprie e il loro annullamento entro il 25 ottobre 2024.
L’acquisto delle azioni potrà avvenire a un prezzo, al netto degli ordinari oneri accessori di acquisto, individuato di volta in volta, entro un minimo e un massimo determinabili secondo alcuni criteri: il corrispettivo minimo di acquisto non dovrà essere inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto, diminuito del 10%; e il corrispettivo massimo di acquisto non dovrà essere superiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto, aumentato del 10%.
Il prezzo non potrà però essere superiore al più elevato tra quello dell’ultima operazione indipendente e quello corrente dell’offerta in acquisto indipendente più elevata nel mercato.
L’acquisto potrà avvenire in una o più volte. Il numero massimo di azioni che verrà acquistato giornalmente non supererà il 25% del volume medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nel mese di aprile 2024, che è stato pari a 80,3 milioni di titoli.
Prysmian in pausa dopo recente corsa
Giornata di ribassi per Prysmian che si prende una pausa dopo i recenti rialzi. Oggi il titolo cede quasi il 2% e si muove sotto i 60 euro, dopo avere chiuso la scorsa settimana come miglior titolo del Ftse Mib dopo alcune indicazioni positive da parte degli analisti che si sono focalizzati sui conti diffusi a maggio e sull’acquisizione di Encore Wire per 3,9 miliardi di euro annunciata ad aprile. Questi due spunti sono i fattori principali che hanno alimentato la recente accelerazione di Prysmiam.