I titoli del giorno a Piazza Affari: in luce STM e Saipem, nuovi rumors su Nexi
Giornata di rialzi in Europa, con gli indici del Vecchio continente che salgono con l’idea che la Federal Reserve (Fed) possa interrompere il ciclo di rialzi dei tassi. Una idea che ha preso forza ieri dopo la pubblicazione dell’inflazione americana di ottobre che ha mostrato un rallentamento superiore alle attese. Intanto oggi si guarda all’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e quello cinese Xi Jinping.
Un sentiment positivo che si respira anche a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che resta ben saldo sopra i 29 mila punti e avanza dello 0,5% circa.
Tra le storie di giornata a Piazza Affari c’è STMicroelectronics (+3,8%) che sale grazie all’effetto Infineon, Saipem (+2,1%) e Nexi.
STM e l’effetto Infineon
A metà seduta resta la protagonista di oggi sul Ftse Mib. Si tratta di STM che resta in testa al listino milanese con un guadagno di quasi il 4%. A sostenere il titolo del big italo-francese dei chip le indicazioni arrivate stamattina dai risultati finanziari della tedesca Infineon che ha registrato ricavi migliori delle attese. Nel quarto trimestre fiscale, archiviato lo scorso 30 settembre 2023, il gruppo teutonico ha visto il fatturato attestarsi a quota 4,149 miliardi di euro, superiore al consensus che era pari a 4,058 miliardi. Anche nell’intero esercizio il fatturato ha battuto le attese: i ricavi di Infineon sono saliti del 15% a 16,31 miliardi rispetto ai 16,22 miliardi indicati dagli analisti.
“Nell’anno fiscale 2023, Infineon ha registrato nuovi record sia in termini di fatturato sia di redditività. I risultati rappresentano una prima conferma del nostro percorso più ambizioso che abbiamo intrapreso un anno fa“, afferma Jochen Hanebeck, ceo di Infineon, ammettendo che il contesto continua a presentare delle sfide. Aggiunge una ulteriore precisazione sui diversi comparti: “La crescita strutturale dei semiconduttori nei settori delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica – soprattutto in Cina – e dei microcontrollori per l’industria automobilistica non si arresta”.
Quanto alle prospettive, la società si attende nel complesso che la crescita dei ricavi continui seppure a “un ritmo più lento, nell’anno fiscale 2024”.
Saipem e l’operazione in Guyana
Seduta positiva anche per Saipem a Piazza Affari. La società attiva nel settore dei servizi petroliferi ha “raggiunto un nuovo traguardo di progetto”, contribuendo all’avviamento della produzione nel giacimento di olio di Payara, situato nell’offshore della Guyana. Questa operazione è gestita da un consorzio formato da ExxonMobil, Hess e CNOOC.
Saipem ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del progetto, occupandosi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione delle strutture sottomarine. In particolare, l’azienda ha installato oltre 130 km di condotte rigide di grosso spessore, immerse a circa 2000 metri di profondità sottomarina.
Il punto tecnico su Saipem
(analisi a cura di Giulio Visigalli)
Intanto a livello tecnico prove di forza per Saipem che con gli acquisti di oggi si è riportato nei pressi della media mobile a 50 periodi (linea blu). Il titolo ha così confermato il rimbalzo messo a segno da fine ottobre, riportandosi anche al di sopra della fondamentale media mobile a 200 periodi (linea arancione). Da inizio anno, Saipem mostra un progresso di oltre il 30% e in caso di proseguimento della forza di breve periodo i livelli di resistenza da monitorare sono a quota 1,59 euro e poi a 1,6 euro, massimi di metà settembre. Al contrario, sarà da monitorare la tenuta dell’area supportiva a 1,35 euro.
Nexi, nuovi rumors sul tavolo
Poco mosso oggi il titolo Nexi in Borsa, mostrando solo un lieve ribasso dello 0,14%. Ancora una volta tengono banco i rumors sul futuro della paytech italiana. Questa volta è Bloomberg News a fornire nuove anticipazioni circa l’ipotesi di una cessione degli asset della divisione digital banking. Secondo Bloomberg Nexi avrebbe iniziato il percorso di valorizzazione dei vari asset della divisione Digital Banking (DBS) che includono servizi di Clearing, Digital Corporate Banking, ma anche i servizi di rete e di gestione di terminali ATM.
Nello specifico, Nexi starebbe trattando con il fondo F2i per la cessione del business ACH e del corporate banking per una cifra di 800 milioni di euro e con altri soggetti per la gestione della rete ATM delle banche per un valore di 100 milioni.
“Se le negoziazioni fossero confermate e concluse per un totale vicino a 900 milioni sarebbe una notizia positiva in quanto tali asset, nonostante secondo le nostre stime abbiano crescita e margini inferiori a quelli di gruppo, sarebbero monetizzati ad un multiplo simile a quello a cui il gruppo tratta in borsa liberando risorse utili per ridurre il debito o un possibile buyback/dividendo”, segnalano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione di acquisto su Nexi.