I titoli del giorno a Piazza Affari: in luce le banche, Enel debole
Parte all’insegna dei rialzi una settimana cruciale per i mercati finanziari che attendono la riunione della Banca centrale europea (Bce) in calendario giovedì e il dato sull’inflazione Usa in uscita il giorno prima, l’11 settembre. I listini europei ha aperto in rialzo (Piazza Affari compresa), provando a gettarsi le spalle alle deboli performance della prima settimana di settembre (mese storicamente debole e volatile).
Come Gabriel Debach, market analyst di eToro, “settembre si conferma un mese impegnativo per i mercati finanziari. Negli ultimi quattro anni, questo mese ha segnato correzioni significative, con una media di perdite del 5,7%” e ricorda che “la settimana sarà particolarmente importante per i mercati, con una serie di eventi chiave che potrebbero influenzare il sentiment degli investitori. Negli Stati Uniti, i riflettori saranno passeranno dal mercato del lavoro all’inflazione. Le aspettative indicano un tasso annuale in discesa per il quinto mese consecutivo, al 2,6%, che rappresenterebbe il livello più basso da marzo 2021”. Tra i temi chiave, come detto, il meeting Bce con “la decisione di politica monetaria in arrivo sarà fondamentale per capire la direzione futura della politica monetaria dell’Eurozona”.
Guardando alle performance di Piazza Affari, l’indice Ftse Mib sale dello 0,7% circa a 33.520,17 punti. Tra i migliori titoli del listino milanese alcune big del settore bancario, come Bper Banca e UniCredit. Sul fondo, invece, alcune big del settore dell’energia, come Enel dopo i guadagni della passata ottava.
Banche in primo piano, con Bper e UniCredit tra le migliori
Recupera terreno il settore bancario a Piazza Affari, dopo le opache performance dell’ultima settimana. L’indice Ftse Italia Banks è in deciso rialzo, mostrando in questo momento un +1,2%. Tra i singoli titoli in evidenza UniCredit, Bper e Banca popolare di Sondrio.
Per UniCredit tengono banco alcuni rumors in tema di riorganizzazione del personale. Stando a quanto riportato da “Il Messaggero” nel fine settimana il gruppo guidato da Andrea Orcel avrebbe avviato un processo di riorganizzazione del personale che prevede circa 1.000 uscite volontarie e la riconversione di 600 persone dall’impiego nelle sedi centrali alle filiali.
“La riorganizzazione è coerente con le indicazioni fornite dalla società con la presentazione dei risultati del secondo trimestre 2024, in cui UniCredit, nel confermare la guidance di utile netto superiore agli 8,5 miliardi di euro, aveva specificato di conservare margini di “flessibilità ad ulteriore protezione delle ambizioni di lungo termine””, segnalano da Equita che nelle stime per il 2024 ha incluso oneri di integrazione superiori a 350 milioni.
Enel nelle retrovie
Dopo le buone performance della passata ottava, Enel è nelle retrovie. Il titolo del big dell’energia guidato da Cattaneo cede circa lo 0,7% in compagnia di alcuni titoli del settore dell’energia, come Erg, Snam e Italgas.
Dalla cornice di Cernobbio sono tornate in primo piano le discussioni sul nucleare. A rilanciarle il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha rimarcato dalle pagine de “Il Corriere della Sera” che il governo intende presentare entro fine anno un disegno di legge con le norme per reintrodurre il nucleare in Italia, con l’obiettivo di approvare la legge entro il 2025.
Intanto circolano anche le indicazioni di alcune agenzie che vedono sotto i riflettori proprio Enel. Secondo quanto riporta Bloomberg il gruppo energetico avrebbe avviato le trattative con Ansaldo Nucleare e Newcleo per uno dare vita a una società per la creazione di small nuclear reactor. Si tratterebbe di una mossa importante e che “rappresenterebbe un cambiamento epocale per il paese, che ha abbandonato l’energia nucleare”.
Reuters ha invece messo in evidenza le dichiarazioni del responsabile di Enel Grids, Gianni Vittorio Armani, che sottolinea l’interesse del gruppo a studiare il potenziale del nucleare compresi i small modular reactors